mercoledì 31 dicembre 2008

建長寺の鐘楼 (Kenchō-ji: il campanile). Cenni di architettura Giapponese

Rieccoci a 鎌倉(Kamakura): stiamo visitando il complesso Zen chiamato 建長(Kenchō-ji), che si trova nella zona di 鎌倉(Kita Kamakura - Kamakura nord), circoscrizione di (Yamanouchi), 鎌倉(Kamakura-shi - Città di Kamakura), 神奈川(Kanagawa-ken - prefettura di Kanagawa). Pochi metri a sud rispetto al 三/山(San-mon) c'è il 鐘楼(Shōrō - campanile), che protegge un'enorme 梵鐘(Bonshō - campana) che misura 208.8 cm di altezza e 124.3 cm di diametro. E' seconda come dimensioni solo alla campana che sta affianco al 弁天(Benten-) del 円覚(Engaku-ji).
Anche questa è designata come tesoro nazionale: il suo completamento risale al 22 febbraio 1255 ad opera di 物部重光(Mononobe Shigemitsu), un famosissimo forgiatore dell'era di mezzo del 鎌倉時代(Kamakura-jidai - Periodo Kamakura)(1185-1333), al quale alcuni attribuiscono la forgiatura della famossissima statua gigante in bronzo del 大仏(Dai-Butsu - Grande Buddha), che sta vicino al mare, nella circoscrizione di 長谷(Hase), sempre a 鎌倉(Kamakura). La campana non fu mai spostata dal suo campanile, e per questo motivo non fu mai possibile rilevarne il peso effettivo, stimato dagli studiosi secondo accurati calcoli dimensionali in circa una tonnellata: nell'estate del 2003 la campana fu spostata per la prima volta dal tempio al 東京国立博物館(Tōkyō Kokuritsu Hakubutsukan - Museo Nazionale di Tokyo), a 上野(Ueno), 台東(Taitō-ku - circoscrizione speciale di Taito): in occasione di questo spostamento venne effettuata una pesatura che rivelò il reale peso della campana, 2,7 tonnellate. Il maestro 蘭渓道隆(Rankei Doryu), abate fondatore del complesso ne fu committente e convinse ben 1000 finanziatori a contribuire al progetto, e di suo pugno è la calligrafia incisa sulla campana che dice, nella parte finale, 建長禅寺(Kenchō Zen-ji): è importante dire che è la prima volta nella storia che appare la dicitura 禅(Zen-Ji - Tempio Zen). La campana è estremamente fragile vista la sua età, e viene suonata solo in occasione delle celebrazioni del capodanno, e il battacchio la colpisce solo 18 volte (tradizionalmente la campana si colpisce 108 volte)...

La campana è appesa all'interno di una struttura che si chiama 鐘楼(Shōrō): normalmente queste strutture sono molto più grandi, anche a più piani, questa tipologia più semplice fu introdotta nel tredicesimo secolo nel fantasmagorico 鐘楼(Shōrō) del 東大(Tōdai-ji), a 奈良(Nara): il campanile del 建長(Kenchō-ji) non ha nulla della magnificenza di quello del tempio di Nara, anch'esso tesoro nazionale, ma ne riprende i canoni distintivi: architettura aperta, quattro pilastri portanti chiamati 柱(Hashira) e posti agli angoli, a volte (ma non in questo caso) rinforzati da travi orizzontali chiamati 貫(Nuki) che li penetrano a mezza altezza (vedi il campanile del 円覚(Engaku-ji)). Spesso i pilastri sono sistemati con una rastrematura verso l'alto, chiamata 転(Uchi-korobi), con valenza sia di rinforzo strutturale che di amplificazione prospettica (un pò come facevano gli antichi greci con le colonne dei loro templi), elemento utilizzato spesso anche nei 鳥居(Torii). Il tetto dello 鐘楼(Shōrō) è solitamente un semplice 切妻屋根(Kirizuma-yane) a doppio spiovente, ma soprattutto nei capanili a pianta quadrata appare l'入母屋屋根(Irimoya-yane), che è un tetto a due falde spioventi che nella parte inferiore si trasforma in un tetto a quattro falde spioventi lasciando così due luci triangolari nei lati o nelle facciate a seconda della sua disposizione. Questo campanile in particolare ha un tetto ricoperto in paglia.

domenica 28 dicembre 2008

Scherzi* Incredibili!! (in Giappone)


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Siamo nell'isola di 四国(Shikoku), sulla strada da 高松(Takamatsu) a かずら(Kazura-bashi). Non ci sono parole, dovete solo vedere il filmato... (scusa Shiho ma era uno scherzo perfetto, non potevo farne a meno...!!)

*idiozia pura...

mercoledì 24 dicembre 2008

風さわやかに8 (Vento Rinfrescante, parte ottava): スキー教室1 (Lezione di sci, parte prima), バスで歌う (Cantando sul bus)


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Ottava parte di さわやかに(Kaze sawayaka ni - Vento rinfrescante), il filmato scolastico incredibilmente rimediato dal sottoscritto. Si tratta del filmato celebrativo di fine anno scolastico 1997 o 平成9(Heisei kyū nen - nono anno Heisei) secondo il calendario Giapponese, della 富士学校(Koshigaya-shi ritsu Fuji Chū-gakkō - Scuola media Fuji), nella 埼玉(Saitama-ken - prefettura di Saitama).

E per dare un contributo alla guerra tra scuole Giapponesi e scuole Italiane, cominciata in sordina su questo blog e continuata sul blog di Marco, ecco un punto pieno per le scuole Giapponesi!! Le lezioni invernali di sci!! Si perchè una delle città di questa zona della 埼玉(Saitama-ken - prefettura di Saitama) possiede una struttura sulle pendici del 安達太良(Adatara-san - Monte Adatara), che in realtà non è un monte ma un vulcano, anzi voglio esagerare, uno strato-vulcano che sta nella 福島(Fukushima-ken - Prefettura di Fukushima), a circa 15 kilometri a sud-ovest della 福島(Fukushima-shi - città di Fukushima) e ad est del 磐梯(Bandai-san - monte Bandai), un altro vulcano. Questa struttura si chiama あだたら高原少年自然の家(Adatara kōgen shonen shizen no ie - centro giovanile dell'altipiano di Adatara). Questo centro, costruito nel 1981 ha diverse finalità didattiche oltrechè ricreative: il sito internet ufficiale dice: "Il centro ricreativo di Adatara, costruito in mezzo da un incantevole ambiente naturale stimola il gruppo alle salutari attività fisiche all'aria aperta e prepara i giovani alla vita assegnando loro la responsabilità di gestirsi da soli e di lavorare come un gruppo indissolubile in una fraterna collaborazione". Anche qui si va giù pesante con la storia del gruppo! Nei periodi primaverili vi sono addirittura delle classi all'aperto, mentre d'inverno si tengono lezioni di sci per gli alunni delle scuole medie inferiori e superiori di questa città: gli impianti utilizzati appartengono al vicino あだたら高原スキー(Adatara kōgen sukii-ba - Stazione sciistica dell'altipiano di Adatara).

(Picture from here) Ecco una mappa dell'impianto...

In questo breve video, i nostri amici sono sul bus che li conduce alla stazione sciistica, tutti con la canadese d'ordinanza, si divertono a cantare una canzone per bambini "istigati" dal professore che si diverte al microfono. La canzone s'intitola のくまさん(Mori no kuma-san - Signor Orso della foresta), una specie di storia di cappuccetto rosso in miniatura con anzichè un lupo un orso abbastanza depravatamente affannato e una fanciulla che scappa. La canzone è veramente idiota... questo il testo...

(by nicolacassa) e questa la traduzione: Un giorno, nella foresta, incontrai il signor Orso / Una strada nella foresta con i fiori che germogliavano, incontrai il signor Orso / Il signor Orso disse queste parole :"Scappi, piccola fanciulla" / Il signor Orso mi veniva dietro, intanto. Vorrei chiarire una cosa: le strofe con "SUTAKORA SASSASSA NO SA SUTAKORA SASSASSA NO SA" e "DOKODOKO DOKKODOKKO DOKODOKO DOKKODOKKO" non hanno un significato particolare: la prima è l'onomatopea del rumore dei passi della fanciulla che scappa, la seconda è l'onomatopea dei passi dell'orso che le va dietro (e anche sulle onomatopee giapponesi ci sarebbe un sacco da dire...).

Sarebbe divertente cercare d'interpretare cosa si nasconde dietro questo oscuro testo: la vorrà violentare, o forse mangiare? Oppure vuole scappare da qualcosa di terribile e mettere in salvo anche la fanciulla? Misteri giapponesi.

Seguiranno altre puntate sulla trasferta sciistica a Fukushima...

Qui la prima, la seconda, la terza, la quarta, la quinta, la sesta, la settima, la nona, la decima, l'undicesima, la dodicesima, la tredicesima, la quattordicesima, la quindicesima, la sedicesima, la diciassettesima, la diciottesima, la diciannovesima e la ventesima parte.

domenica 21 dicembre 2008

Le ragazze Giapponesi mi amano...

Totalmente off topic ma imperdibile. Questa proprio non me l'aspettavo! Su soffiata di Dany ho scoperto che in Giappone viene pubblicata una rivista per ragazzine che si chiama "Nicola"! Cose incredibili! E' un mensile edito dalla 新潮社(Shinchōsha), il primo numero è uscito nel luglio del 1997, e ci sono varie sotto-riviste ad essa connesse e alcune hanno nel nome il suffisso "Niko", come ニコ☆プチ(NikoPuchi), illustrata qui sotto...

Devo dire che vedere il mio nome a caratteri cubitali nel titolo di una rivista fa un certo effetto, anche perchè "Nicola" è tutto tranne che un buon titolo per una rivista!! Penso derivi dal viziaccio che i Giapponesi hanno nel dare nomi Italiani e "Italianeggianti" a qualsiasi cosa, creando dei veri e propri mostri, nel mondo automobilistico soprattutto: ci sono camion della Mitsubushi che si chiamano "Fuso", automobili che si chiamano "Cima", "Avanzato" o "Cefiro", e pure le riviste femminili non sono da meno, addirittura ce n'è una che s'intitola "Nonno"...

E qui in copertina c'è la fantastica Namie Amuro.

Ho chiesto a Shiho di portare alcune copie di questa rivista mia omonima, cosi avrò dei memorabilia incredibili e potrò farmi bello con gli amici!! :)

mercoledì 17 dicembre 2008

建長寺の三門 (Kenchō-ji: il San-Mon). Cenni di architettura Giapponese

Rieccoci a 鎌倉(Kamakura): stiamo visitando il complesso Zen chiamato 建長(Kenchō-ji), che si trova nella zona di 鎌倉(Kita Kamakura - Kamakura nord), circoscrizione di (Yamanouchi), 鎌倉(Kamakura-shi - Città di Kamakura), 神奈川(Kanagawa-ken - prefettura di Kanagawa). Una volta entrati all'interno del 建長(Kenchō-ji), è impossibile non rimanere impressionati dal cancello monumentale che, maestoso, osserva il cammino del visitatore. Cosiccome i cristiani avevano inventato il Gotico o il Romanico per creare mirabolanti opere che in qualche modo potessero incutere un rispettoso timore e riverenza ai fedeli, i costruttori Giapponesi inventarono i 三/山(San-mon), chiamati raramente anche 三解脱(Sangedatsu-mon - porta dell'illuminazione). Pur avendo lo Zen una fortissima influenza politica e psicologica, come d'altronde tutte le religioni dell'umanità sfruttate dai loro vertici soprattutto come sistema di controllo e di influenza psicologica, mai la progettazione di simili strutture fu rivolta all'incutere lo stesso terrore o paura sui quali è sempre stato basato il cristianesimo. Personalmente penso che l'obbiettivo fosse di dimostrare l'esistenza di un'istituzione stabile e ferrea nella sua enormità, ma aperta nella sua dottrina anche al piccolo essere umano che aveva un contatto con essa e portatrice di sapere e saggezza, più che di terrore e penitenza. I cancelli monumentali (questo è il secondo che vediamo, dopo l'omonimo a guardia del complesso 円覚(Engaku-ji), sono aperti, non reggono enormi e pesanti portali, se non ci vuoi passare sotto in qualche caso li puoi pure aggirare, talvolta infatti non ci sono recinti o muri a delimitare il territorio del quale sono a perenne guardia.

Come ho già consigliato nel post sul 山(San-mon) del 円覚(Engaku-ji), se proprio volete passare sotto il cancello, non calpestate nè toccate coi piedi l'enorme trave a sezione quadrata che troverete a sbarrarvi la strada sotto il cancello, ma semplicemente saltatelo: nei cancelli dei templi, come questo, nelle soglie delle porte delle stanze interne dei templi e nelle aperture in generale ci sono sempre o un listello o un grosso trave di legno, per terra, ed è assolutamente VIETATO calpestarli! Dovete agilmente saltarli in caso l'altezza non vi consenta di effettuare un passo normale, o semplicemente oltrepassarli senza sfiorarli. Sono completamente all'oscuro del motivo di tutto ciò, cosiccome sono all'oscuro di altri aspetti della vita del povero turista-fai-da-te all'interno dei templi Giapponesi, come ad esempio del perchè non si possa utilizzare il cavalletto in un certo tempio a 京都(Kyōto) (ma questa è un'altra storia)...

Qui il 山(San-mon) è posizionato a circa 70 metri a nord-est del 総(Sō-mon - cancello So), cioè l'entrata del complesso. E' una costruzione immensa alta 30 metri, costruita completamente in legno e senza l'ausilio di chiodi, ma solo con un ingegnoso gioco d'incastri, come vuole la tradizione. La sua (ri)costruzione risale al 1754, ad opera dell'Abate Bansetsu (1697-1769) che in quel tempo era il 201° Abate del tempio. Bansetsu fu aiutato finanziariamente da tutta la popolazione della regione del Kantō per la (ri)costruzione del cancello. La leggenda dice che un 狸(Tanuki) contribuì alla causa trasformandosi in un monaco (i Tanuki, animali dell'iconografia mitologica Giapponese, sono in grado di assumere la forma che vogliono...leggi anche qui) per ripagare la gentilezza e la forza di volontà dell'Abate, per questo ancora oggi questo cancello viene chiamato 狸(Tanuki-mon - il cancello del Tanuki).

Vorrei precisare innanzitutto che il termine non è un nome proprio di luogo, ma un nome comune architettonico di edificio. Esistono tanti tipi di 三/山(San-mon) in Giappone: questo in particolare è un 二重(Nijuu-mon), cioè un cancello a due livelli con un falso tetto inferiore che circonda la struttura in corrispondenza della separazione dei due livelli, e come copertura un 入母屋屋根(Irimoya-yane), che è un tetto a due falde spioventi che nella parte inferiore si trasforma in un tetto a quattro falde spioventi lasciando così due luci triangolari nei lati o nelle facciate a seconda della sua disposizione (nel San-Mon ad esempio le luci sono posizionate nei fianchi). Questo tipo di copertura, tipica degli edifici 入母屋造(Iri-moya zukuri) fu introdotta in Cina, assieme al Buddismo stesso, all'incirca nel sesto secolo, e in giappone ebbe una eccezionale popolarità e diffusione durante il 鎌倉時代(Kamakura-jidai - Periodo Kamakura) che va dal 1185 al 1333. Nelle costruzioni religiose Giapponesi solitamente la parte a doppio spiovente della copertura sovrasta il nucleo centrale, chiamato 母屋(Moya), mentre la parte inferiore a quattro spioventi sovrasta il corridoio anulare esterno, chiamato 廂(Hisashi): Nei cancelli monumentali, vista la tipologia di edificio, non c'è un corridoio anulare esterno, e le falde del tetto sporgono anche per alcuni metri al di fuori dei muri perimetrali. Questo 三/山(San-mon) non è un elemento di recinzione, quindi ai suoi lati non vi sono i muri di recinzione classici per questi cancelli, gli 塀(Hei). La principale anomalia del soffitto (perlomeno per quanto riguarda riguarda i 三/山(San-mon) del periodo Kamakura) è l'inusuale "abbaino" in facciata, all'interno del quale è contenuta l'enorme placca di legno:

(Picture from WikiKorea, all rights reserved) Ripropongo questi prospetti: l'elemento che interessa il nostro tetto è il 破風(Nori-Karahafu), cioè quello disegnato nella parte superiore dell'immagine qui sopra (Per maggiori info sul Karahafu leggi pure qui)...

Come i può vedere da questo crop della foto precedente, anche qui sono rispettati tutti i canoni del 唐破風(Nori-Karahafu): vi è un unico pesantissimo architrave portante ondulato, dotato di cuspidi decorative 茨(Ibara) e del comune "pendente" centrale 懸魚(Gegyo) installato sui Karahafu e chiamato 兎毛通(Unokedōshi - Copertura di pelle di coniglio) o 唐破風懸魚(Harahafu gegyo). A proposito di questi pendenti, c'è da dire che gli 兎毛通(Unokedōshi) sono gli unici a non avere sigilli o ornamenti metallici, ma sono costruiti completamente in legno.

La placca appesa riporta la scritta 建長興国禅(Kenchō Kokoku Zen-ji), che è una parte del nome completo del comlpesso che è 巨福山建長興国禅寺(Kofuku-san Kenchō kōku zen-ji). Si dice che riporti la calligrafia del 後深草天皇(Go-Fukakusa-tennō - Imperatore Go-Fukakusa)(1243-1304) in persona.

Il "piano terra" del cancello è completamente aperto e non contiene ambienti, ma solo colonne, che formano in pianta una "scacchiera" 3x2 con una sola entrata nella "bay" centrale del lato lungo: un modulo indentificato come 間一戸(Sangen-ikko - tre spazi, un'entrata).

(Pictures from here...) Ho trovato questi rendering in 3D del San-mon del 建長(Kenchō-ji), sono utilissimi soprattutto per capire la complessità della struttura lignea...

Il secondo piano contiene le statue dei 五百羅漢(Gohyaku Rakan - cinquecento Arhat), cioè dei Buddha che hanno raggiunto il Nirvana non attraverso una dottrina sviluppata autonomamente, ma attraverso l'insegnamento di un altro Buddha vivente o passato. Per l'esattezza sono presenti 489 statuette di bronzo raffiguranti 阿羅漢(Arakan - Arhat), delle dimensioni variabili dai 15 ai 30 centimetri di altezza, e a loro volta raffiguranti ognuna diversi tipi di emozioni, come gioia, tristezza, rabbia, pietà etc. Nel centro c'è una statua costruita tra il 1830 e il 1860, raffigurante il Buddha 釈迦牟尼(Shakamuni) o Siddharta, cioè il fondatore del Buddhismo. Purtroppo questa parte è chiusa al pubblico.

Visto da dentro, il cancello è sempre di un'enormità disarmante, è una struttura di costruzione talmente mirabile che resistette addirittura al 関東大震災(Kantō daishinsai - Grande terremoto del Kanto) del 1923. Da vedere assolutamente!!

martedì 16 dicembre 2008

建長寺の創造 (La creazione del Kenchō-ji)

(Picture from Kencho-ji official website) Il complesso 建長(Kenchō-ji) può vantare diversi primati: è il primo tempio zen costruito a 鎌倉(Kamakura); è il primo centro di studi Zen in Giappone; è il primo tempio in Giappone ad essere stato ufficialmente designato come 禅(Zen-ji - tempio Zen); è il più importante tempio zen in Giappone ed è a capo della nutrita schiera di 500 sotto-templi sparsi per il Giappone e affiliati alla 建長寺(Kenchō-ji ha - Scuola Kencho-ji), nell'ambito più vasto della 臨済(Rinzai-shu - Setta Rinzai); è, come già citato nel post precedente, il primo in classifica dei templi di 鎌倉(Kamakura) nell'ambito del 刹制度(Gozan Jissetsu Seido - Sistema delle cinque montagne e dei dieci monasteri).

Il complesso sorge in quella che prima della sua fondazione era chiamata 地獄谷(Jigokudani - La Valle Infernale): era infatti un luogo utilizzato per le esecuzioni capitali. Nel luogo del patibolo sorgeva un 地蔵(Jizō-), un tempietto dedicato al 菩薩(Bosatsu -
Bodhisattva) chiamato 地蔵(Jizō), una delle divinità più amate dai giapponesi, soccorritore dei morti e in particolare dei bambini morti o di coloro che sono morti prima dei loro genitori. Il tempietto rimase anche dopo la costruzione del complesso Zen, ma agli inizi del secolo fu "smontato" e trasferito nel parco 三渓園(Sankeien) che sta a 横浜(Yokohama), esattamente nella circoscrizione di 本牧(Honmoku), 中(Naka-ku - circoscrizione speciale di Naka), e la statua contenuta al suo interno fu posizionata nell'edificio principale del complesso.

Il completamento del 建長(
Kenchō-ji) risale al 1253: l'ordine di costruzione fu dato dal 後深草天皇(Go-Fukakusa-tennō - Imperatore Go-Fukakusa)(1243-1304) al reggente in persona. L'anno di fondazione, secondo il sistema di conteggio Giapponese fu il 建長5年(Kenchō go-nen - quinto anno dell'era Kenchō), da qui deriva il nome del tempio (Kenchō-ji = tempio Kenchō).

A quel tempo, a 鎌倉(
Kamakura) c'era lo 鎌倉幕府(Kamakura bakufu - shogunato Kamakura), il reggente quell'anno era 北条時頼(Hōjō Tokiyori)(1227-1263), il quinto 執権(Shikken - reggente) del periodo Kamakura. Tokiyori era spiritualmente vicino alla pratica Zen e si fece patrono della costruzione e dello sviluppo del tempio, sua "creatura". Come prima cosa, volle con sè un "abate fondatore", e la scelta cadde sull'eminente maestro della setta Rinzai chiamato 蘭溪道隆(Lanxi Daolong)(1213-1278), nome al quale al quale venne data la lettura Giapponese 蘭渓道隆(Rankei Doryu). Questo signore, maestro Zen sotto la dinastia Sung e nato nella provincia dello Zhejiang, vicino Shanghai, in realtà era in Giappone già dal 1246, ben sette anni prima del completamento del 建長(Kenchō-ji), e prima di stabilirvicisi aveva viaggiato dall'isola di 九州(Kyūshū) sino al Kansai, esattamente a 京都(Kyōto), per spostarsi poi in questa zona dove risiedette prima al 寿福(Jufuku-ji) e poi al 常楽(Joraku-ji), sempre a 鎌倉(Kamakura). Per renderci conto del periodo storico, tutto ciò accadde una trentina di anni prima il completamento del vicino 円覚(Engaku-ji), e 時宗北条(Tokimune Hōjō)(1251-1284), di fatto il dominatore del Giappone degli anni a venire era ancora in fasce. Rankei arrivo quando i lavori erano in piena attività, e volle dare alla pianta del complesso un'impronta decisamente cinese, progettando una certa assialità nella disposizione degli edifici. Dopo il completamento stabilì la sua scuola di Zen basata sui ferrei metodi d'insegnamento Cinese. La morte del suo "committente" nonchè discepolo Hojo Tokiyori lo riportò in Cina, nonostante lì infuriasse ancora la guerra contro i Mongoli invasori e le conseguenti difficoltà dei monaci Zen costretti dagli stessi invasori a terribili restrizioni ideologiche. Abate in quel periodo fu il cinese 兀菴普寧(Wuan Puning)(1197–1276), il cui nome aveva la lettura Giapponese 兀菴普寧(Gottan Funei). Passarono pochi anni e Rankei tornò al 建長(Kenchō-ji) come terzo abate. Al contrario di Gottan, egli aveva imparato il Giapponese in una maniera così perfetta da essere sospettato di essere una spia dei Mongoli, e nel 1271 in occasione di una visita di emissari mongoli a Kamakura, fu addirittura spedito per ben due volte in una remota cittadina sulle pendici del monte Fuji. Solo alla fine della sua vita l'accusa di spionaggio cadde e dopo la sua morte gli venne assegnato in assoluto il più importante titolo religioso mai assegnato in tutta la storia della civiltà Giapponese: 大覚禅師(Dai-gaku Zen-Ji - Maestro Zen della Grande Realizzazione). E' arrivata sino ai giorni nostri la Guida per i discepoli Zen scritta di suo pugno, e venerata come tesoro nazionale.
Il titolo di 禅師(Zen-Ji - maestro Zen) fu dato negli anni a venire a dei giganti della cultura Zen come ad esempio 無学祖元(Mugaku Sogen)(1226-1286), conosciuto anche come 仏光国師(Bukko Kokushi), il mentore di 時宗北条(Tokimune Hōjō).
Il tempio crebbe sino a contare più di mille persone in attività, sette edifici principali e 49 sotto-templi, diventando il punto di riferimento dello Zen in Giappone, e purtroppo a causa del 制度(Gozan Jissetsu Seido - Sistema delle cinque montagne e dei dieci monasteri), uno strumento di controllo politico nel 鎌倉時代(Kamakura-jidai - periodo Kamakura), e uno strumento di sterminio etnico-religioso nel 江戸時代(Edo-jidai - periodo Edo), quando fu creato il 檀家制度(Danka seido - sistema Danka), una forma di schedatura della cittadinanza volta allo sradicamento del cristianesimo nel paese e alla ricerca dei cristani, attuata dalle stesse sette buddhiste che per l'appunto si avvalevano della fitta rete di templi sparsa uniformemente nel territorio.

sabato 13 dicembre 2008

風さわやかに7 (Vento Rinfrescante, parte settima): 合唱コンクール1 (Gara di cori, parte prima): 夜汽車(Treno Notturno)


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Settima parte di さわやかに(Kaze sawayaka ni - Vento rinfrescante), il filmato scolastico incredibilmente rimediato dal sottoscritto in un angolo nascosto della videoteca di Shiho. Si tratta del filmato celebrativo di fine anno scolastico 1997 o 平成9(Heisei kyū nen - nono anno Heisei) secondo il calendario Giapponese, della 富士学校(Fuji Chū-gakkō - Scuola media Fuji), nella 埼玉(Saitama-ken - prefettura di Saitama).

Questo video in particolare è stato girato nel 1996, come dice il titolo in sovrimpressione all'inizio: 平成8度(Heisei hachi nen-do - l'Anno 8 dell'era Heisei) infatti è il 1996. Nelle scuole Giapponesi si usa istituire le 合唱コンクール(Gasshō konkuuru - gare di cori): tutte le classi della scuola partecipano, ci sono le eliminatorie e le finali. Innanzitutto bisogna dire che le classi in Giappone sono raggruppate non in sezioni, come in Italia, ma in "gradi", come in America: quindi se in una scuola media Italiana ci sono 8 sezioni con 3 classi ognuna, in Giappone ci sono 3 gradi con 8 classi ciascuno. Le eliminatorie delle 合唱コンクール(Gasshō konkuuru - gare di cori) si svolgono internamente ad ogni grado. Nella scuola Fuji nel 1997 c'erano 8 classi per ogni grado: le eliminatorie della gara di cori selezionavano le migliori 3 classi (prima, seconda e terza classificata), e la finale era tra i tre gradi, rappresentati ognuno da gruppi di 3 classi. Il video mostra il gruppo del 第2学年(dai ni gaku-nen - secondo grado), nel quale c'è anche Shiho, che sta a sinistra, nella terza fila, ed è la quarta da sinistra!! L'espressione 第2年(dai ni gaku-nen) è abbastanza formale e si utilizza in occasioni importanti come le cerimonie scolastiche: la maniera usuale per definire il "grado" scolastico in Giapponese è ~生(~Nen-sei - alunno/i appartenente/i all'anno x). I gradi della scuola media in particolare si contano dal primo al terzo, ma alcuni continuano la conta dalle elementari, che hanno 6 gradi, quindi anzichè 1年生, 2年生, 3年生 sono 7年生, 8年生, 9年生.

La canzone s'intitola 夜汽車(Yogisha - Treno notturno), è una delle classiche canzoni da coro scolastico, penso che qualunque giappon6ese l'abbia cantata nella sua vita dall'alto del palco della palestra scolastica. Il testo è abbastanza poetico, nulla a che vedere col linguaggio utilizzato tutti i giorni: questo è il testo in giapponese, con le letture dei kanji in 平仮名(Hiragana) (振り仮名 - furigana) e la sillabazione in Hepburn...

(By nicolacassa, grazie a Marco e a Shiho per aver corretto gli errori!!) E questa è la traduzione (libera) del testo: Nel sogno successivo / presi il treno notturno / io e tutti i miei pensieri /prendemmo il treno notturno / la difficoltà della giovinezza si rifletteva nel vetro del finestrino / il fatto che essa non mi permettesse di vedere fuori non mi fece arrendere/ in un panorama oscuro / nell'intento di cercare qualcosa di nascosto, lì fuori / le memorie del passato non possono essere oneste con me / le abbandonerò ad ogni stazione alla quale giungerò / e quando scenderò all'ultima stazione / spero di sentire finalmente il tepore dell'alba a riscaldarmi.

A seguire gli spartiti della canzone, in caso vogliate suonarla al pianoforte!!






Sono un pò ingialliti ma sono un pezzo unico direttamente dal pianoforte di Shiho...(Grazie al nuovo scanner del padre di Shiho e a Shiho che ha una pazienza enorme con quel fissato del suo ragazzo...)

L'addestramento al canto, sembrerà scontato dirlo, è estenuante (ci sono anche degli sprazzi di pose militaresche, guardate cosa fa questo coro ad esempio...): ci si esercita di solito durante l'ora di educazione musicale, ma la classe di Shiho aveva sogni di gloria e si esercitava prima e dopo lo svolgimento delle lezioni! La classe sceglie tra gli studenti un direttore del coro e un pianista (fin'ora, non ho mai visto in Giappone una casa dove non ci sia il pianoforte...che poi sia lì solo per figura è un altro discorso, ma qualcuno che sa suonare si trova sempre). C'è un sentimento comune che la classe deve possedere per avere successo in una competizione del genere, e si chiama 一致団結する(Icchi danketsu suru), cioè l'agire in gruppo come se si fosse una sola persona. Inutile almeno per ora dilungarsi sui profondissimi significati sociali (giapponesi) di questo fatto, ma si può dire che quest'attività corale, come moltissime altre, proviene da un tempo assai remoto e fa parte di un immenso sistema che continua a formare i Giapponesi non come "individui indipendenti" ma come "parte di qualcosa senza la quale sarebbero nullità". Il primo premio della competizione infatti va al gruppo più coeso "nell'agire nella stessa direzione".

Qui la prima, la seconda, la terza, la quarta, la quinta, la sesta, l'ottava, la nona, la decima, l'undicesima, la dodicesima, la tredicesima, la quattordicesima, la quindicesima, la sedicesima, la diciassettesima, la diciottesima, la diciannovesima e la ventesima parte.

mercoledì 10 dicembre 2008

建長寺の総門(Kenchō-ji: il Sō-mon)[UPDATED]

Ed eccoci al 建長(Kenchō-ji). Seguendo il percorso descritto qui e qui dalla 鎌倉(Kita-Kamakura eki - Stazione di Kamakura-nord) o dal complesso precedentemente visitato, cioè il 円覚(Engaku-ji) arriviamo davanti alla scuola 鎌倉園(Kamakura gakuen): superate l'ingresso adiacente alla scuola, un grande portale chiamato 天下(Tenka-mon - cancello Tenka), conosciuto anche come 西外門(Nishi gemon - Cancello esterno occidentale), il quale architrave è ornato da una placca di legno con incisa la scritta 林禅下天, che come al solito va letta al contrario, quindi 天下林(Tenka Zenrin - Il [primo] tempio Zen del mondo / Il [primo] tempio Zen del paese): questa scrittura è giustificata dal fatto che il 建長(Kenchō-ji) è il primo in classifica dei templi di 鎌倉(Kamakura) nell'ambito del 刹制度(Gozan Jissetsu Seido - Sistema delle cinque montagne e dei dieci monasteri). Se arrivate da 鎌倉(Kamakura) prendete il cancello più a sud e avrete davanti a voi questo:

Una muraglia fittizia (nella foto si vede parte delle due corte sezioni presenti) che si apre su di un enorme portale, il 総(Sō-mon). Questo cancello fu costruito nel 1783 nel tempio 般舟昧院(Hanju Zanmai-in) a 京都(Kyōto), e smontato e ricostruito in questo sito nel 1943.

[UPDATE](Picture from Kazu-san) La placca di legno che orna l'architrave riporta la seguente scrittura: 山福巨, che vista così non significa un bel nulla, ma letta al contrario, cioè così: 巨福, si legge "Kofuku-san": l'iscrizione riporta l'ideogramma 巨(Ko) con un inusuale stroke (colpo di pennello) aggiuntivo impossibile da riprodurre con i database di scrittura attuali...
Questo tipo di aggiunta di strokes agli ideogrammi si chiama 百貫(Hyakkan-ten) , è uno stroke che dà valore al carattere: con questa pennellata in più l'ideogramma acquisisce dignità. La parola 巨福(Kofuku-san) e una parte del nome esteso del complesso 建長(Kenchō-ji), che è 巨福山建長興国禅(Kofuku-san Kenchō kōku zen-ji).

All'ingresso del complesso c'è questa simpatica mappa che mostra la disposizione dei templi...

E ai visitatori anglofoni una vola acquistato il biglietto viene consegnato questo opuscolo in inglese, che riporta in maniera assai sintetica la storia e le caratteristiche delle construzioni all'interno del complesso.

Questa è la parte posteriore (è un pieghevole a sei facce), con una mappa zenitale e le semplici regole da rispettare all'interno del complesso, che sono: 1) State lontani dai cantieri 2) Seguite esclusivamente il percorso designato 3) Non fumate all'interno del complesso 4) Non gettate rifiuti 5) Non deturpate le costruzioni 6) Non entrate nelle aree proibite 7) Attenzione ai vostri passi quando il terreno è bagnato e scivoloso 8) Non correte all'interno del complesso 9) L'acqua del 水屋(Mizuya) non è potabile, è disponibile solo per il lavaggio delle mani 10) Seguite le istruzioni della guida 11) Lasciate il complesso entro le 17:30. La sfilza di "please" iniziali sono un piccolo strascico della formalità giapponese...

Questo è il biglietto, che reca la riproduzione fotografica della placca del 天下(Tenka-mon - cancello Tenka), citata in precedenza, e anche il ricorrente simbolo della 北条(Hōjō-shi - famiglia Hojo), i tre triangoli rettangoli disposti a formarne uno più grande: il costo per un adulto è di 300 yen (al disastroso cambio attuale 2,49 euro)...

E questo è il retro del biglietto. L'indirizzo del complesso è 神奈川鎌倉山ノ内8 (Kanagawa-ken, Kamakura-shi, Yamanouchi, 8 - Prefettura di Kanagawa, Città di Kamakura, circoscrizione di Yamanouchi, numero 8), codice avviamento postale 247-8525, telefono (0081) 0467-22-0981.

domenica 7 dicembre 2008

成田から東京へ車で5 (In macchina da Narita a Tokyo, parte quinta): フジテレビと東京港トンネル(La Fuji Television e il tunnel del porto di Tokyo)


Se non riuscite a vedere il video su questo blog, cliccate qui!!

Per la quinta volta è' il 19 gennaio 2007: sono appena arrivato al 東京国際空港成田(Shin-Tōkyō Kokusai Kūkō Narita - Nuovo aeroporto internazionale di Tokyo Narita), nella 千葉(Chiba-ken - prefettura di Chiba), i miei amici sono venuti a prendermi con una Toyota Sienta noleggiata poco prima, e dopo aver guadagnato l'uscita dell'immenso parcheggio multipiano (qui e qui i relativi video-post), abbiamo percorso la 関東自動車道(Higashi Kantō Jidōsha-dō - Autostrada del Kanto orientale)(qui per maggiori info), gestita dalla 東日本高速道路株式会社(Higashi Nippon Kōsoku-dōro Kabushiki Gaisha - East Nippon Expressway Company Limited): quest'autostrada costeggia 成田(Narita), è lunga 74,5km, e corre da 市川(Ichikawa), nella 千葉(Chiba-ken - prefettura di Chiba), a 茨城(Ibaraki) diventando la 関東自動車道(Kita-Kantō Jidōsha-dō - Autostrada del Kanto settentrionale). A Ichikawa, verso Tokyo, diventa una 首都高速道路(Shuto Kōsoku Dōro - Metropolitan expressway). Quarta puntata di cinque, sempre contrassegnate dalla tag "Il Video Automobilista In Giappone" (cliccate sul link per vedere anche le altre!).

(Signs from Wikipedia) Continuano le meraviglie della metropolitan expressway radiale "B" o 首都高速道路湾岸(Shuto Kōsoku dōro Wangan-sen - Metropolitan expressway, direttrice costiera della baia), per gli amici più semplicemente 湾岸(Wangan-sen - direttrice costiera della baia), contrassegnata anche come 国道357号(Kokudō 357 gō - strada nazionale 357). Alla nostra destra sfila il palazzo della 株式会社フジテレビジョン(Kabushiki Gaisha Fuji Terebijon - Fuji Television Network, Inc.), per gli amici più semplicemente フジテレビ(Fuji Terebi - Fuji Television), un'opera architettonica di altissimo livello progettata da 丹下健三(Tange Kenzō)...

Geograficamente parlando, l'isola di 台場(Odaiba) è divisa da tre 区(Ku - circoscrizioni speciali): la 港(Minato-ku - circoscrizione speciale di Minato); la 江東(Kōtō-ku - circoscrizione speciale di Koto) e la 品川(Shinagawa-ku - circoscrizione speciale di Shinagawa). Il tratto di strada pecorso in questo video e il palazzo della フジテレビ(Fuji Terebi - Fuji Television) si trovano interamente nella 港(Minato-ku - circoscrizione speciale di Minato), nella circoscrizione di 台場(Daiba), e la Wangan-sen fa da confine con la Koto-ku: superato il ponte della 交通ゆりかもめ(Shinkōtsū Yurikamome - Nuovo transito Yurikamome line) subito prima del tunnel, entriamo nella 品川(Shinagawa-ku - circoscrizione speciale di Shinagawa), esattamente nella circoscrizione di 東八潮(Higashi-yashio)

Il telefono intanto squillava già dal filmato precedente, e tra lo stordimento di 12 ore di rumore di jet nel cervello, le mille luci della mia prima Tokyo e con la mano destra intenta a riprendere in tutta fretta il palazzo della フジテレビ(Fuji Terebi - Fuji Television) che si era materializzato a destra troppo in fretta perchè potessi riprenderlo in maniera decente, con la sinistra rispondevo al telefono. Critico sempre mia madre perchè urla al telefono quando parla con persone geograficamente "lontane", ora che mi rivedo, anzi mi "risento", urlo anche io! La connessione era pessima anche perchè mia madre mi chiamava dall'Italia con il suo diavolo di telefono connesso con Tele-2 che rovina anche le telefonate più chiare. Ecco, se voi foste in quella situazione cosa direste a vostra madre che vi chiama insistentemente e vi sgrida perchè era "tutta la mattina" che tentava di chiamarvi? Potreste dirle che "forse" eravate dentro un aereo, poi "forse" eravate dentro uno degli aeroporti più grandi e sterminati del mondo tentando di trovare la strada giusta verso l'uscita, poi di compilare i moduli di sbarco, poi di convincere un doganiere invadente del fatto che la vostra valigia era pulita; potreste dirle che eravate dentro una macchina giapponese, con dei giapponesi dentro, su una strada giapponese con mille cose incredibili intorno...ma forse la cosa migliore è la furbata che ho scelto di attuare, che spiegherò dopo...

Non sono mai stato alla フジテレビ(Fuji Terebi - Fuji Television), e in attesa di andarci in futuro vi mostro alcune foto che Shiho ha scattato a fine maggio 2008 durante una visita...

Anzi, in verità sono foto che qualcun altro ha scattato! Qui ci sono (da sinistra) la cugina (che aspetta un bambino!! auguri!!), lei, un coso blu col muso enorme, mia suocera Mii-chan e la zia di Shiho nonchè sorella di mamma e madre di cugina. Ho decine di foto di gruppo del simpatico gruppetto, Shiho mi ha detto che per ogni foto fermavano qualcuno che passava nei paraggi e gli chiedevano la cortesia di scattare la foto per loro! Per noi Italiani è strano, ma per i giapponesi è una cosa abbastanza comune, c'è anche una sorta di galateo del "fotografo su commissione": per esempio, dopo lo scatto di solito il "fotografo su commissione" mostra il display con l'anteprima al proprietario della macchina e gli chiede se la foto va bene, e in caso non andasse bene sarà prontissimo a scattarne un'altra...

Questa foto scattata dal palazzo della フジテレビ(Fuji Terebi - Fuji Television) verso nord-ovest, mostra la 鳥の(Tori no shima - isola dell'uccello), quella di forma allungata divisa in due parti in primo piano dietro Shiho; più dietro c'è la 第台場(dai-roku daiba - daiba numero 6), geograficamente individuata come 東京台場1丁目11(Tōkyō-to, Minato-ku, Daiba icchōme 11 - undicesimo isolato del distretto 1 della circoscrizione di Daiba, Circoscrizione speciale di Minato, Tokyo), di forma triangolare (in questa foto sta prospetticamente sotto il Rainbow Bridge): è una delle isole artificiali originali del 江戸時代(Edo-jidai - periodo Edo)(1603 - 1868) e fungeva da fortificazione marina. In questo piccolo tratto di baia, riparato dalle numerose isole artificiali galleggiano le 屋形船(Yakatabune), qui descritte in maniera come al solito fantasmagorica da Kazu-Zen. Penso che il レインボーブリッジ(Reinbō Burijji - Rainbow Bridge), cioè il ponte più famoso di Tokyo non abbia bisogno di presentazioni...mentre in basso nell'angolo a sinistra si può vedere la riproduzione della statua della Libertà, di solito affiancata al Rainbow Bridge per i panorami "New-Yorkeggianti" di Tokyo...

Non conosco i character dell フジテレビ(Fuji Terebi - Fuji Television), ma in questo museo ci sono delle cose veramente incredibili!!

E per finire "tre amiche" di cui una particolarmente contenta sedute su un divano...con dietro mostri incredibili...

La 湾岸(Wangan-sen - direttrice costiera della baia) prosegue fino alla fine dell'isola, e invece che salire su un ponte, va sotto il mare per raggiungere un'altra isola artificiale verso sud-ovest...

Si chiama 東京港トンネル(Tōkyō-kō tonneru - Tunnel del porto di Tokyo), e consente alla Wangan-sen di passare da Odaiba alla grande isola artificiale a sud-ovest spartita tra le circoscrizioni speciali di Ota e Shinagawa: a nord in questa vista satellitare si possono vedere il Rainbow Bridge e le tre sopracitate isole artificiali che stanno subito sotto di esso...

Ecco la mappa della zona. Il tunnel è esclusivamente stradale ed è lungo in tutto 1900 metri, con una parte sommersa effettiva di 1325 metri. La larghezza totale è di 100 metri e vi sono due carreggiate con 3 corsie ciascuna. La velocità massima attuale è di 70km-h, ridotta di 10km-h dalle specifiche di progettazione a causa dei frequenti incidenti causati soprattutto dai mezzi pesanti che accelerano nella discesa iniziale. Vi sono stati degli incidenti mortali che hanno portato ad un potenziamento del sistema d'illuminazione...

Ecco la mappa dettagliata dell'uscita da Odaiba, nel rettangolo rosso c'è la フジテレビ(Fuji Terebi - Fuji Television)...

E dell'ingresso nella 品川(Shinagawa-ku - circoscrizione speciale di Shinagawa).

Per quanto riguarda il maledetto cellulare e mia madre, beh, speravo che il tunnel sottomarino chiudesse la comunicazione, ma in quel momento ho scoperto (e lo scoprirete anche voi guardando il filmato) che il cellulare prendeva anche lì, come prende nella metropolitana...quindi ho semplicemente fatto finta di essere nel nostro bel paese sottosviluppato e ho detto che dovevo chiudere perchè ero in un tunnel...si insomma che mai s'immagina che il cellulare possa prendere dentro un tunnel sottomarino? Mamma ti voglio bene ma ti richiamo quando resuscito dalla trance del primo impatto con Tokyo...