


Ecco cosa dovete comprare: innanzitutto una presa per adattare la presa europea a quella giapponese che equivale a quella americana; poi per gli apparecchi che non supportano i 100 volt, uno "step-up", cioè quell'apparecchietto a destra: Innalza il voltaggio da 100 a 230 volt mantenendo inalterata la frequenza (i vostri apparecchi avranno 230-240 volt come voltaggio max in entrata) e ha una presa europea come output. Andate sul sicuro perchè anche con dei traduttori di madrelingua abbiamo avuto un'estrema difficoltà a trovare quello che cercavamo. Siate previdenti e portate una tripla presa piccola senza spina di terra (quella centrale), così potrete attaccare allo stesso step-up o all'adattatore. Nella foto c'è la mia attrezzatura. Poi...succhiate corrente dalla rete giapponese come dei matti!
Riguardo la credenza che un voltaggio minore aumenti il tempo di caricamento delle batterie, per me è una baggianata, perchè i trasformatori riducono l'ingresso a pochi volt qualunque sia il voltaggio della rete, quindi la corrente erogata è la stessa!
Ci aspettano 12 ore di volo in un sedile di classe economica. La mie prime 12 ore di volo intercontinentale sono state abbastanza gradevoli per diversi motivi: il volo era quasi vuoto e avevo a disposizione tre sedili; il sistema PTV era straordinario e il mangiare era ottimo. i lati negativi sono da attribuite principalmente alla mia scarsa preparazione al volo, quindi la prossima volta che farò un viaggio del genere mi attrezzerò di conseguenza:
- Effettuare la preassegnazione dei posti a sedere, scegliendo secondo la mappa dell'aeromobile (rintracciabile qui) secondo la migliore sistemazione a bordo (sedili verdi).
- Indossare abbigliamento a strati, facile da mettere e togliere in uno spazio ristretto. L'aria condizionata a bordo è forte, quindi è impossibile stabilire la temperatura a bordo.
- Indossare scarpe facili da togliere e che non cingano la caviglia, meglio senza lacci. E' meglio toglierle durante il volo a causa della posizione seduta che causa un rigonfiamento delle caviglie, delle gambe e un intorpidimento dei piedi. Per questo seguire i consigli dei manuali di sicurezza dell'aeromobile o delle aree riservate a tale scopo nelle riviste gratuite a bordo che elencano gli esercizi da svolgere periodicamente per prevenire la "trombosi venosa" del viaggiatore.
Il coagulo del sangue, che normalmente si verifica negli arti inferiori, è conosciuto con il nome di trombosi venosa profonda (Deep Venous Thrombosis, DVT). Questo tipo di trombosi può verificarsi in qualsiasi momento su qualsiasi soggetto, benché alcune persone siano più esposte. Recenti studi hanno confermato che anche una persona che rimanga seduta su un aereo, bus o treno per oltre quattro ore è esposta a rischi maggiori.
I fattori che aumentano il rischio di trombosi venosa profonda comprendono:
- Età superiore ai 40 anni (il rischio aumenta con l'età)
- Precedenti episodi di trombosi venosa profonda o embolia polmonare
- Anamnesi di trombosi venosa profonda o embolia polmonare di un parente stretto
- Uso di contraccettivi orali a base di estrogeni ("la pillola") o terapia di sostituzione ormonale
- Gravidanza
- Recenti interventi chirurgici o traumi, in particolare a carico dell'addome, della regione pelvica o degli arti inferiori
- Tumore
- Alcune anomalie ereditarie della coagulazione ematica e altre discrasie ematiche
I Consigli per ridurre il rischio di trombosi venosa profonda sono:
- Bere sufficiente quantità di liquidi
- Evitare di fumare
- Evitare l'assunzione di bevande contenenti alcol e/o caffeina sia prima sia durante il volo
- Evitare di accavallare le gambe in posizione seduta
- Camminare lungo la cabina ogni volta che sia possibile
- Alzarsi nella propria zona di seduta e distendere braccia e gambe
- Eseguire gli esercizi per piedi e gambe consigliati.
Se si è affetti da uno dei fattori di rischio aggiuntivi elencati, si consulti un medico prima di viaggiare. In particolare, si informi sulla possibile utilità delle calze a compressione graduata e sull'eventuale assunzione di farmaci anticoagulanti, se necessario. Anche a me nonostante non abbia raggiunto ancora i 40 anni, la posizione seduta ha causato un cero intorpidimento degli arti inferiori e un rigonfiamento dei piedi: la sensazione era la stessa che avevo quando mi avevano tolto il gesso dal piede in seguito ad una frattura.
La JAL come altre compagnie proietta verso la fine del volo, sugli schermi a proiezione di cabina e sui PTV un video con gli esercizi da svolgere per prevenire i disturbi.
- E' importante attrezzarsi per quanto riguarda il mangiare, perchè il cibo a bordo non manca, ma la fame è sempre in agguato, soprattutto quando non si dorme e si vola in quello che dovrebbe essere la "notte" nella località di partenza, dove il nostro orologio biologico è ancora sintonizzato. Quindi è meglio avere una buona dose di snack appresso (magari qualcosa di non eccessivamente salato per non causare la sete), e portare una bella bottiglia d'acqua, da comprare però solo DOPO i controlli di sicurezza, a causa delle nuove normative sul trasporto dei liquidi in cabina. bere è fondamentale perchè 12 ore di aria secca condizionata causano una certa disidratazione. Evitare di bere alcoolici e caffeina.
- Portare qualcosa da leggere, o un videogioco portatile, perchè in 12 ore il PTV esaurisce tutto il suo potenziale
- La compagnia fornisce ad ogni passeggero un cuscino e una coperta. E' meglio comunque avere un cuscino gonfiabile a "semi-ciambella" per sorreggere la testa in caso ci si voglia addormentare e non ci si voglia poggiare alla spalla del nostro vicino.
Buon viaggio!
(Testi sulla DVT da ba.com e foto da Airliners.net)
Ho deciso di prendere un volo Cagliari-Roma che mi desse un certo margine di attesa per la coincidenza successiva: sono partito da Cagliari alle 14:20 con un volo Meridiana operato anche con codice Alitalia. Circa 50 minuti dopo sono arrivato a Roma e avevo circa 5 ore di attesa. L'aeroporto di Roma Fiumicino è abbastanza grande, diviso in 3 terminal. Io sono arrivato al terminal A, quello dei voli nazionali. Il bagaglio è stato riconsegnato in circa 20 minuti, e mi sono subito diretto verso il terminal internazionale, il B, dove era previsto fosse il banco accettazione per il volo per Tokyo. Circa un'ora di attesa e il check-in era già operativo, con personale Alitalia al banco, e un interprete Giapponese che con mille inchini e reverenze accoglieva i passeggeri Giapponesi. Ho effettuato il check-in purtroppo dimenticando di esibire il mio codice millemiglia, ma di questo fatto parleremo in un altro post specifico.
Lo spostamento verso l'area imbarchi del teminal C è relativamente lungo e richiede come minimo 20 minuti, considerando le serpentine di attesa dei controlli di sicurezza e del controllo passaporti virtualmente vuote. Si effettua il controllo nel terminal B. Gli addetti alla sicurezza di Roma, a quanto sento ogni giorno dai passeggeri che incontro a lavoro, sono abbastanza lassivi e distratti. Io comunque per rispetto professionale ho estratto il computer dallo zaino, e ho preso la mia bella bustina trasparente per il trasporto delle sostanze non solide nel bagaglio a mano con il dentifricio e lo spazzolino (obbligatoria secondo la normativa europea dal 6 novembre 2006). Controllo ok, mi sono diretto al controllo passaporti che era adiacente ai controlli di sicurezza. Tre poliziotti maleducati che facevano comunella in un box di controllo hanno controllato il mio nuovissimo ed immacolato passaporto elettronico, e mi hanno lasciato andare con sufficienza. Il tragitto per il terminal C prosegue poi in area sterile, sfilando al fianco di boutique delle maggiori marche di moda italiane, di prodotti tipici etc. Alla fine di un corridoio lingo almeno 300-400 metri pieno di negozi si arriva alla stazione dello "shuttle". Intendiamoci: lo "shuttle" è una navetta automatizzata per lo spostamento di persone, e dato che il terminal C è un'isola in mezzo al piazzale aeromobili è l'unico mezzo per arrivarci. L'attesa è di massimo un minuto, il viaggio dura anche meno.
Questa foto è scattata dall'interno del terminal C: una costruzione di pianta quadrata con finger di attracco in ogni lato, in fondo si vede il ponte dello "Shuttle" automatico che congiunge l'aerostazione B alla C.