La notte del 20 gennaio 2007, il mio secondo giorno (il primo intero) in Giappone, dopo aver visto 秋葉原(Akihabara), abbiamo incontrato un amico di Satoshi, chiamato Tsurumi-kun (il nome me lo ha detto ma è talmente impronunciabile che per rispetto non lo pronuncio). Ci siamo incontrati in un ristorantino ubicato nel ridente quartiere di 蒲田(Kamata), 大田区(Circoscrizione di Ota), 東京(Tokyo).
E' un 居酒屋(Izakaya), l'equivalente di un pub nostrano.
La parola 居酒屋(Izakaya) è la composizione di tre ideogrammi che significano: 居(Luogo); 酒(Alcolici); 屋(Parte, Casa, Luogo): è fondamentalmente un luogo dove si va per bere, e il nome non lo nasconde. Si può bere di tutto, birra, vino, liquori ,sake ,shou-chu, succo, whisky,...etc, ma si può anche mangiare. Le porzioni sono più piccole del normale, ma c'è veramente l'imbarazzo della scelta: si può mangiare carne, pesce, verdure, riso, dolci, roba fritta, in umido, alla piastra, alla griglia, fresca, cruda,sotto sale, etc.
Vi ho fatto venire fame? Ecco l'ingresso. Abbandoniamo per un momento il freddo mite dell'inverno 2007 inchinandoci sotto quelle tendine arancioni e facciamo scorrere la porta.
Il tavolo affianco al nostro, riservato. Essendo al primo giorno in Giappone mi colpiva qualsiasi cosa fosse Giapponese: questo scorcio mi sembrava molto Giapponese...
Eccomi che faccio a gara col fortissimo Tsurumi a strafogarci dei cibi più improbabili...
Il maestro e il suo padawan!
Tra l'altro mi hanno dimostrato quanto ci si possa dar dentro con la birra..
Ecco una panoramica del campo di battaglia: Cibi vari tra cui il 納豆(Natto), nella ciotolina quadrata a sinistra, la cosa più schifosa che abbia mai visto (e sicuramente non provato), e dalla quale metto in guardia tutti! Loro allegroni l'hanno ordinato per farmelo provare e ridere, assieme al padrone del ristorante, ma io ho resistito! haha!
Uno scorcio del fumosissimo Izakaya, con salaryman semi-ubriachi che ridevano e fumavano.
Proprio affianco l'Izakaya, c'era un bel bordello, Japanese style!
Questo era il muro davanti al ristorante, nulla di particolare, ma molto Jappo.
E questa era la strada. Un ambiente pulito e tranquillo.