lunedì 24 novembre 2008

風さわやかに5 (Vento Rinfrescante), parte quinta: 体育 (L'ora di ginnastica)


Se non riuscite a vedere il video su questo blog, cliccate qui!!

Quinta parte di さわやかに(Kaze sawayaka ni - Vento rinfrescante), il filmato scolastico incredibilmente rimediato dal sottoscritto. Si tratta del filmato celebrativo di fine anno scolastico 1997 o 平成9(Heisei kyū nen - nono anno Heisei) secondo il calendario Giapponese, della 富士学校(Fuji Chū-gakkō - Scuola media Fuji), nella 埼玉(Saitama-ken - prefettura di Saitama).

Ci spostiamo nella 学校における体育館(Gakkō ni okeru taiiku-kan - palestra della scuola): TUTTE le scuole giapponesi, anche le più disastrate, ne hanno una, è sempre dotata di tutte le attrezzature necessarie, di un bellissimo e lucidissimo parquet e di un palco dove si tengono le cerimonie. L'architettura delle palestre scolastiche è assolutamente riconoscibile in qualsiasi fabbricato scolastico: soffitto alto, grandi finestre rettangolari posizionate in alto, grandi zanzariere verdi arrotolate (per arginare l'invasione degli insetti nei mesi estivi) etc! E' indubbio che le attrezzature delle scuole giapponesi siano di prim'ordine, e la mia visita del 31 gennaio 2007 presso la 富山立草島学校(Toyama-shi ritsu Kusajima shō-gakkō - scuola elementare pubblica Kusajima, città di Toyama), nella circoscrizione di 草島(Kusajima), 富山(Toyama-shi - Città di Toyama), 富山(Toyama-ken - prefettura di Toyama) ne è stata una conferma: in futuro pubblicherò video e foto di questa visita incredibile con una guida d'eccezione, la preside della scuola. Il motivo principale di questo sfarzo è che le scuole giapponesi infatti non sono gratis, ma ogni famiglia paga una quota altissima ogni anno per mandare i propri figli a scuola, sono prezzi fuori da ogni immaginazione per noi...e tutti i soldi versati dalle famiglie non vengono certo rubati dall'amministrazione scolastica e dal politico di turno (come da noi) ma vengono spesi per la crescita della scuola e la sua manutenzione...

Questa è la palestra della sopracitata scuola elementare: la cosa che più mi colpì era l'enorme quantità di tavoli da ping-pong ripiegati nel ballatoio che si vede in fondo, opposto al palco che sta dietro la macchina fotografica, anche qui ci sono le zanzariere, in quel giorno di fine gennaio non ne capivo l'utilità, ma il mio ultimo viaggio in agosto mi ha fatto capire qualcosa di più sugli insetti estivi in Giappone!

Ma torniamo al nostro video: i secondi iniziali mostrano una fila di ragazze che si avvia verso la palestra: i percorso dalla scuola alla palestra è sempre al coperto, e se l'edificio è separato dalla scuola c'è sempre un passaggio coperto da una tettoia e da un parapetto: gli studenti infatti non mettono le scarpe neanche quando vanno in palestra, ma indossano come nelle altre ore di permanenza a scuola le scarpe d'ordinanza unisex, una specie di babbuccia di tela bianca che si chiama 上履き(Uwabaki), con la suola e la punta in gomma colorata in diverse tonalità, e con un passante elastico sopra il dorso del piede.

(Picture by photobento, all rights reserved) Essendo di gomma sono anti-scivolo e quindi adatte all'utilizzo sportivo. Se mai vi capiterà di visitare da esterni una scuola giapponese, preparatevi invece ad indossare una cosa ancora peggiore: le pantofole ambidestre d'ordinanza!! L'acquisto dell'attrezzatura da ginnastica, come della divisa scolastica è a carico della famiglia, quella della scuola Fuji è una tuta di colore blu, una maglietta a maniche corte bianca con la scritta "Koshigaya Fuji" e dei pantaloni corti blu scuro. Le tute hanno la targhetta nominativa sul petto a sinistra e nella parte posteriore dei pantaloncini a destra. Il video mostra una lezione seguita da sole ragazze: i ragazzi e le ragazze sono separati durante l'ora di ginnastica e le lezioni si tengono per due classi (ogni classe è composta da 20 ragazzi e 20 ragazze, quindi ogni lezione è seguita da 40 ragazze).

La 体育(Taiiku - ora di educazione fisica) come tutte le ore di lezione alle scuole elementari e medie in Giappone ha una durata di 50 minuti (alle superiori e all'università la durata è di 90 minuti), mediamente ci sono un paio di lezioni di ginnastica alla settimana, gli studenti non disdegnano la normale lezione di ginnastica (Shiho odiava a morte le lezioni invernali e le maratone), ma di certo a "educazione fisica" non si cazzeggia come nelle scuole Italiane: vi sono lezioni teoriche in classe e pratiche in palestra, e nei mesi che precedono le olimpiadi scolastiche ci sono lezioni quotidiane della durata di diverse ore, cose da pazzi!

L'insegnante di ginnastica sceglie uno o più assistenti che l'aiutano durante la lezione, nella dimostrazione degli esercizi e nella preparazione degli attrezzi, fa pure il segna-punti nelle partite. Durante la sequenza della corsa, potete notare l'assistente guidare il gruppo, è quella ragazza-energumeno che oltretutto è amica di Shiho (devo stare attento, se quella mi prende mi ammazza sarà almeno il doppio di me...). Non ho capito il ruolo della ragazza in tuta che rimane impalata vicino al muro, penso sia un'assistente anche lei comunque.

Non so se l'insegnante sia davvero così impedita nei movimenti oppure sia l'emozione delle riprese a bloccarla, comunque è uno spettacolo vederla all'opera!!

Qui la prima, la seconda, la terza, la quarta, la sesta, la settima, l'ottava, la nona, la decima, l'undicesima, la dodicesima, la tredicesima, la quattordicesima, la quindicesima, la sedicesima, la diciassettesima, la diciottesima, la diciannovesima e la ventesima parte.

22 commenti:

Anonimo ha detto...

Di certo, il sistema scolastico giapponese, è mille volte più efficiente di quello italiano!

Ad avercele prof così!! Deve essere un personaggio!

Comunque grazie. Molte cose che hai scritto non le sapevo.

Weltall ha detto...

Rispetto per l'ordine e l'organizzazione dell' ora di ginnastica nel sistema scolastico giapponese...ma onestamente, se dovessi tornare indietro, non rinuncerei alle mie ore di scazzo assoluto durante l' educazione fisica ^___^

Anonimo ha detto...

La scuola rispecchia un po tutta il sistema nazionale, vedi l'italia...

Ps. bellissima la foto del titolo di oggi, ma sono foto tue? Se si complimenti davvero!

Ciao

Sunny

Anonimo ha detto...

Sulle palestre giapponesi, hai perfettamente ragione: sono tutte praticamente identiche, fino al ballatoio con i tavoli da ping pong! (in questo periodo, tra l'altro, visto che non si usa il riscaldamento e le babucce di gomma sono fredde, i piedi vanno quasi in ipotermia...).
Sui soldi che pagano le famiglie, non sempre le spese sono così elevate, ma rispecchiano il grado di prestigio e l'area geografica della scuola: il mio liceo, ad esempio, non è prestigioso ed è nella prefettura di Nagano, ma in compenso la tassa d'iscrizione è di circa 500€ all'anno.
In compenso, la corruzione politica esiste anche qui - eccome se esiste: quest'anno, nel mio liceo, il riscaldamento non potrà essere utilizzato, ed il club di musica sarà chiuso: sono state tagliate risorse alla scuola per costruire una fantomatica tangenziale: in sé per sé, è splendida ed ha due carreggiate, ma ha il (trascurabile) difetto di non portare da nessuna parte; notare che non è un fenomeno locale, ma di tutto il Giappone (vedi il Tokyo wan aqua-line o il ponte akashi kaikyo o lo shinkansen che porta a Niigata).
Ah, a proposito... ogni tanto rispondi pure ai miei commenti, non mi offendo mica!!
A presto!
Marco

Anonimo ha detto...

il tuo blog è fantastico
ciao

nicolacassa ha detto...

>Taro> Non so se come dice il buon Weltall, preferirei vivere in un clima tranquillo e rilassato da scuola Italiana o in un clima da caserma di una scuola giapponese...

>Cuggino> Concordo in pieno! Ricordo il mio professore di educazione fisica che non sapeva neanche i nostri nomi e dava i voti in base alla simpatia che gli ispirava il nome sul registro, e passava le giornate a segnare i numeri del defunto "Grand Prix", il gioco dell'Unione Sarda...

>Soulsunny> Grazie! Le foto dei titoli (sono in tutto 76 ma continuo a produrne) sono mie, come il 95% delle foto del blog (in quelle non mie è sempre specificato l'autore e la provenienza)

>Ingiappone> E' proprio questo il punto, in giappone magari tolgono (malauguratamente è chiaro) risorse alla scuola ma almeno fanno qualcos'altro, e lo fanno! La tangenziale, lo Shinkansen!! Che treno hai preso tu per andare a Kyoto? Hai preso lo Shinkansen! In Italia, non ci sono le tavolette nei cessi e la carta igienica neanche a parlarne, pure nelle scuole private!! Club di musica? L'altro ieri in una scuola a Torino è crollato il soffitto e un ragazzo è morto, un altro forse rimarrà in sedia a rotelle, sarebbe bello se anche noi avessimo tangenziali e Shinkansen e potessimo pure addolorarci perchè ci chiudono il club di musica! E il riscaldamento? Io ho portato il giubbotto a scuola d'inverno, da noi è normale! In Sardegna non ci sono neanche i treni elettrici, il doppio binario è presente solo in un piccolo tratto e nella tratta da Cagliari a Sassari, cioè tra la principale città del sud e la principale città del nord ci vogliono quasi 5 ore di treno, e si deve pure cambiare treno a metà strada perchè il binario non è continuo! Vogliamo parlare di strade? La strada principale della Sardegna è in costruzione da più di 20 anni, e ci sono gli incroci a raso! In Italia viviamo così, i soldi spariscono RUBATI, e non ci sono nè tangenziali nè shinkansen, tantomeno club di musica! Non c'è nulla!

Dimmi in quali commenti non ho risposto e rimedierò subito, perdonami la dimenticanza ma a volte il tempo è poco è ho un milione di cose da fare!!

>冬の太陽> Grazie! ciao

Anonimo ha detto...

Hai paurosamente ragione Nicola!
Anch'io a scuola sono sempre stato con il giubbotto tutto l'inverno, in palazzi costruiti negli anni 50 e non ho mai visto l'ombra di club o altro.
E soprattutto quei pochi spiccioli che rubano a ogni singola scuola, non vanno ad imprese che costruiscono un qualcosa, seguiti da bustarelle varie, ma a politici o chi altro. (comunque a persone che i soldi ce li hanno)
La corruzione è ovunque, ma quella Italiana tende ad impoverire tutti e ad arricchire pochi. Se consideriamo impoverimento pure la mancanza di strade e trasporti vari.

E penso che in Sardegna, non sarebbe dispiaciuto alla gente, qualche strada in più.
10 anni fa, quando andavo a trovare il 50% dei miei parenti in Sardegna, le cose che non mancavano mai erano, il caldo e le strade sterrate.
Avrei pagato oro, per non stare 5 ore su una macchina che ballava a mo di giostra.

ingiappone, vorrei farti una domanda...Ma la tassa scolastica, prevede anche i libri, o quelli vanno acquistati a parte?

Anonimo ha detto...

@Nicola e taro: scusa per il commento in cui mi sono espresso male... soprattutto, l'ultima frase, rileggendola, mi è parsa quantomeno sgarbata e fuori luogo, soprattutto in considerazione del fatto che, alla fine, avevi risposto, ma io non ero andato a guardare.
Quando ho letto della scuola di Rivoli dove è crollato il soffitto mi sono reso conto delle dimensioni della differenza tra Italia e Giappone.
Quello che volevo dire è che anche in Giappone le bustarelle sono parecchio in voga - semplicemente, in Giappone non ci si lamenta MAI, dunque è difficile rendersene conto; per quanto riguarda la tangenziale, forse non mi sono spiegato bene: le cittadine giapponesi sono letteralmente assediate da opere faraoniche che servono SOLO a spendere soldi, che vengono spesso sottratti ai fondi pensione, alla sanità pubblica (che in Giappone non è pubblica). Per fortuna, il Giappone è ancora ricco, dunque si può permettere (per quanto ancora?) questi sprechi di denaro, ma fa dispiacere vedere montagne sventrate per un'autostrada verso il nulla. Per parlare di questa tangenziale, è costruita in modo da non portare da nessuna parte; ed i lavori per costruirla sono durati 11 anni (ed è lunga 16 km!). Nel frattempo la linea di treno locale è anch'essa a binario unico, e strapiena di persone al punto che molti hanno abbandonato il treno e scelto la macchina come mezzo di trasporto. E' come se in Sardegna costruissero la circonvallazione del Gennargentu, per fare un paragone.
Per quanto riguarda le scuole italiane, effettivamente la situazione è ben più penosa, ma anche in Giappone le cose sono in netto peggioramento. Insomma, non voglio dire che sia al livello italiano, però, fra impianti elettrici non a norma ed edifici vecchi - non pericolanti, non ancora, ma veramente vecchi, non è il paese della cuccagna neanche qui. Inoltre, a quanto mi ha detto il mio professore di inglese, metà delle scuole giapponesi non sono in linea con gli standard anti-terremoto, che equivalgono ai nostri standard di "agibilità": quello che fa rabbia è che i soldi per rimetterle a posto c'erano, ma, essendo in passato stati usati per "grandi opere" i cui effetti nefasti sul pubblico bilancio perdurano, ora non ci sono più. Gli alunni, dunque, continuano ad entrarci regolarmente.
Ora, la prefettura di Nagano è la 11°più ricca su 47 (http://www.jref.com/society/japan_prefecture_population_density_gdp_capita.shtml), quindi immagino che ci siano anche situazioni peggiori. Ciò detto, è vero che l'Italia è messa peggio, ma non definirei le scuole giapponesi opulente, anzi: organizzate alla perfezione e parsimoniose utilizzatrici fino all'ultimo centesimo, questo sì.

Per quanto riguarda i libri, sono acquistati a parte, ma sempre dalla scuola: addio file in libreria e litigate con quello davanti che scavalca, i libri sono già ordinati sul banco il primo giorno di scuola... anche le varie divise si pagano a parte.
Sinceramente, però, non penso che il problema siano solo i soldi: mi piacerebbe trovare statistiche sulle spese della scuola giapponese, ma non penso che si allontanino molto da quella italiana.
Per esempio, la carta igienica nei bagni: in un (breve) periodo d'oro, perfino nel mio liceo vennero messi dei porta-carta igienica: il giorno dopo, erano già stati divelti, e la carta utilizzata per otturare i water. Il punto è che, in Italia, se agli studenti dai 100 torna indietro 10; qui torna indietro 95 (perché i furbetti esistono anche qui). Dunque, alla fine penso che le spese non differiscano di molto.

Comunque, il clima a scuola giapponese non è da caserma!! Anzi, direi che, se gli studenti non fossero così disciplinati (ma ogni tanto dormono sui banchi come se niente fosse), il clima è molto più rilassato in Giappone che in Italia. E, soprattutto, lo studio è diluito lungo le ore di lezione, che sono parecchie, ci sono parecchie pause ed alla fine non è così intenso! Penso che la scuola italiana, con insegnanti che strillano, aule strette e polverose, minacce di ritorsioni personali (qui in Giappone frasi del tipo "se non stai zitto ti metto 2" non sono concepibili) da parte dell'insegnante verso quelli che "disturbano il regolare svolgimento delle lezioni" , sia molto più stressante. Almeno, in quella giapponese, non devi subire gli umori del prof, che è mooolto più distaccato e che non prende come un'offesa personale il fatto che tu stia leggendo un manga o te ne stia per conto tuo durante la sua lezione: lui parla e basta, se vuoi sentire senti sennò amen, finché non parli...

In conclusione di tutto, non è per dire che in Giappone ci sia la Gelmini, però... insomma, anche a sentire i miei genitori c'è la sensazione che le cose non siano più "così buone come un tempo". Insomma, la sensazione di declino c'è anche qui, anche se probabilmente minore che in Italia ed addolcita dal fatto che il Giappone è ancora ai primi posti al mondo come ricerca e sistema scolastico; ma, anche se i giapponesi non lo ammetteranno mai, quello che fino a 10 anni era primato giapponese, come alcuni settori della ricerca scientifica e dell'alta tecnologia, fra 10 sarà più un oligopolio di Cina, Giappone, Taiwan e Corea: il Giappone è insomma destinato a perdere il primato, perlomeno vedendolo dall'interno.
Se non fosse che, per me, troppa attenzione all'economia ha rovinato lo spirito giapponese autentico, ci sarebbe da preoccuparsi; ma non sono un fanatico del PIL, e dunque dormo sonni tranquilli.

Per quanto riguarda la scuola italiana: io la giacca in classe non l'ho mai messa, e non ricordo di essere mai entrato in classe (o a scuola) con l'alito che fa le nuvolette. Poi c'è da dire che in Giappone, anche volendo, non si può indossare nient'altro oltre alla divisa e che, obbligati a mettere una camicia e nient'altro, in una classe esposta a Nord, vi assicuro che i giorni freddi si sentono. Poi è chiaro che visto che sono italiano (ma anche i giapponesi lo fanno, anche se vietato), alla fine la canottiera termica me la metto...
Ciao,
Marco

Mike ha detto...

Molto interessante il post, e anche il vostro scambio di opinioni in merito ai due tipi di sistemi scolastici.

@Nicola: in effetti vedere delle aplestre così belle, pulite e ordinate la dice lunga su quanto lo sport scolastico sia considerato in Giappone.

@Marco: non conoscevo il tuo blog, davvero complimenti :)
è fra i miei bookmark insieme a quello di Nicola nella cartella "Nippon" :D

Anonimo ha detto...

Ingiappone, grazie per aver risposto e soprattutto hai detto delle cose interessantissime!! ;)
Non è tutto oro quel che luccica insomma. Come ogni paese industrializzato, anche il giappone ha le sue pecche (anche se scrivere pecche, penso che sia un po poco)

Da qello che hai scritto , si nota molto bene la differenza tra Giappone e Italia, e non vedo l'ora di andare nel sol levante (e rimanerci ovviamente)

Poi il vandalismo, purtroppo esiste ovunque, ma pensavo, irrazionalmente, che fosse minore nelle scuole giapponesi. E soprattutto non è proprio come viene descritto in film, manga e anime (unico modo, oltre al bellissimo blog di Nicola che ci insegna molto di più rispetto agli altri 3 modi, per conoscere questo bellissimo paese), ma che anche li ci si può staccare un attimo dallo studio intensivo.

Anonimo ha detto...

@taro: grazie per i complimenti ^^ ma alla fine non me li merito io, ma più le circostanze che ho qui in Giappone!!
per quanto riguarda il vandalismo, mi sono espresso male: l'incidente della carta igienica non è successo in Giappone, ma in Italia!! qui la carta igienica è sempre presente, oltre ovviamente al sapone per le mani (roba da fantascienza) di due tipi: uno è quello normale, l'altro è quello "rapido", che non necessita di risciacquo. Ed ovviamente sono sempre lì, intonsi. Nelle scuole giapponesi il vandalismo praticamente non esiste, pensavi bene!!
(se ti va, guarda questo post: http://ingiappone.wordpress.com/2008/09/24/anche-i-giapponesi-nel-loro-piccolo/ )
Scusa per essermi espresso male. ho fatto confusione fra la mia "home school" e la mia "host school" (scusa l'inglese ma purtroppo in italiano suona ridicolo!): perché, ora come ora, mi viene da dire che la mia scuola sia qui in Giappone, ma è anche vero che, fra un mese, sarò di nuovo in Italia! Quindi la situazione è confusiva per me, e l'aver scritto tanto in una finestra striminzita mi ha un po'rintronato.
ciao!
Marco

Anonimo ha detto...

No problem ;)
Mi sembrava strano...il giappone è avanti anni luce rispetto a noi...
Se fossi in te, cambierei i connotati, da italiano a giapponese e rimarrei lì.

Mi sà che vandalismo, è sinonimo di occidente...(o anche italia XD)

Stai attento a mettere link, penso che prima è meglio se chiedi a Nicola (che gli do sempre del "tu" senza neanche avergli chiesto se posso :)...scusa) se puoi metterli o no.

Comunque articolo interessato e trattato da nessun'altro Marco. Ancora grazie

nicolacassa ha detto...

>Taro> No problem, certo che puoi darmi del tu, non sono mica un nonno!

>Marco> storie incredibili!

panapp ha detto...

Ho letto tutti i commenti a questo post, assolutamente interessanti. Beh, tutto il mondo è paese, ma quel poco che ho capito del Giappone (fruendo delle sue opere culturali e non vivendoci) è che la delinquenza esiste pure da loro eccetera, ma la gente ha una cosa che si chiama disciplina; mi pare di aver capito, cioè, che vivono in una sorta di miracolosa fusione fra il comunismo platonico puro ed il capitalismo, per cui esiste la proprietà privata che ci fai quello che ti pare e la proprietà pubblica che la rispetti perché ne capisci il significato, e non perché ti viene imposto di fare così.

Sulla condizione delle scuole: vivo in provincia di Ascoli Piceno, ed anch'io ho spesso portato il cappotto in classe e fatto le nuvolette di vapore.

Sui trasporti: eh, l'Italia... se smettessimo di investire nel trasporto su gomma ed aereo e provassimo a concentrarci sulle vie ferrate staremmo tutti meglio, secondo me.

Sulla questione delle mafiate e sui fondi che magicamente si trasferiscono dall'istruzione alla speculazione edilizia: guarda, Nicola, per assurdo direi che se il risultato è una efficiente ma distruttiva mega-autostrada che sbuca la montagna e distrugge il paesino medioevale, è quasi meglio che 'sti soldi se li intaschi qualcuno...

panapp ha detto...

P.S.: VOGLIO un paio di quelle scarpe, le ho sempre amateeeeee!!! XD

nicolacassa ha detto...

>Panapp> Mi sembra di averle viste da qualche parte quelle scarpe! Anche tu del partito degli sfigati da cappotto e vapore in classe? Ma ti ricordi quando tiravi fuori il panino dallo zaino, che sembrava uscito dal frigorifero? :)

panapp ha detto...

Sì, anch'io sono un tesserato di quel partito!!! E NON RICORDARMI IL PANINO CONGELATO!!! XD

Comunque quando andrò in Giappone farò un blitz in una scuola per rubarmi un paio di scarpine di gomma! O si vendono anche nei negozi?

nicolacassa ha detto...

>panapp> Non so dove le vendano, ma di sicuro le vendono!! :)

Anonimo ha detto...

MI è caduto sotto l'occhio questa tua parte di commento circa la Sardegna:

In Sardegna non ci sono neanche i treni elettrici, il doppio binario è presente solo in un piccolo tratto e nella tratta da Cagliari a Sassari, cioè tra la principale città del sud e la principale città del nord ci vogliono quasi 5 ore di treno, e si deve pure cambiare treno a metà strada perchè il binario non è continuo! Vogliamo parlare di strade? La strada principale della Sardegna è in costruzione da più di 20 anni, e ci sono gli incroci a raso! In Italia viviamo così, i soldi spariscono RUBATI, e non ci sono nè tangenziali nè shinkansen, tantomeno club di musica! Non c'è nulla!

Purtroppo è ancora così. Io sono di Alghero, dista da SS solo 35 km e ci sono da fare 40 minuti di treno. Una vergogna.
Scusa per l'Ot XD
Bellissimo blog, complimenti. :)

nicolacassa ha detto...

>Jessica> Che bella Alghero!! Ci vorrei tornare quest'estate!! Grazie per essere passata!! :)

Anonimo ha detto...

Alghero è bella solo in vacanza XD
Grazie a te per la risposta :)

nicolacassa ha detto...

>Jessica> Beh come qualsiasi altro luogo in Sardegna!! Comunque il più squallido d'inverno è Carloforte, nell'Isola di San Pietro!! Lì d'inverno è da suicidio!!

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