martedì 16 settembre 2008

Volo JL0400-AZ7788 FCO-NRT, 19 agosto 2008 - seconda parte (UPDATED)

(Picture from Airliners.net) Il nostro volo, Japan Airlines JL0400, venduto in code sharing anche come Alitalia AZ7788, era effettuato dall'aeromobile illustrato nella foto qui sopra, un Boeing 747-446 (long deck, winglets, glass cockpit), registrato con marche JA8921, numero di certificazione 27645/1262. Questo esemplare ha effettuato il suo primo volo l'11 dicembre del 2000 con marche N747BA (Una delle "targhe di prova" che la Boeing assegna ai suoi aerei per i test di certificazione). La Japan Airlines possiede 38 esemplari di 747-400 (escludendo quelli della serie "-400D" senza winglet, per il trasporto regionale), tutti motorizzati con quattro General Electric CF6-80, una turboventola ad alta diluizione, doppio flusso e trasmissione bialbero. Il Boeing 747-400 è ufficialmente uscito di produzione il 15 marzo 2007. E' un aereo dalle prestazioni impressionanti: nel 1989 un esemplare di questo tipo ha volato per 20 ore nella tratta Londra-Sydney, per una distanza di 9720 miglia nautiche (circa 18000 chilometri). Potete quindi essere fiduciosi del fatto che affronterà le circa 6100 miglia nautiche e le 12 ore di volo che vi separano da Tokyo con la massima sicurezza.

La cabina di pilotaggio del Boeing 747-400, ritratta in una delle cartoline-ricordo che si potevano prendere da un espositore vicino alla toilette.

(Picture from seatguru.com) Il finger come al solito nella parte sinistra dell'aereo aveva due distinti pontili, uno per la classe business (porta anteriore sinistra) e uno per la economy (seconda porta anteriore sinistra). La mia incredulità nell'essere stato assegnato al ponte superiore (upper deck) mi ha portato a chiedere alla sorridente assistente di volo che accoglieva i passeggeri quale fosse l'ubicazione del mio posto a sedere (qui sopra evidenziato dal quadrato rosso). La signorina mi ha indicato la scala che stava proprio davanti alla porta (nell'immagine sopra, ho evidenziato il percorso dall'ingresso alla scala con una linea rossa). Normalmente i Boeing 747, qualsiasi sia la loro serie, hanno il ponte superiore allestito come business class, ma i miei sogni di gloria, e di passare 12 ore su un sedile di business si sono infranti quando, arrivato in cima alla scala, mi sono trovato dentro una cabina tutta economy, allestita con un layout di 3+3 colonne di sedili con corridoio centrale, un pò come se fosse un Boeing 737 in miniatura.

Il mio posto era l'80 C, corridoio...

Ecco l'upper deck del 747-400. I sedili, sempre rivestiti di quel tristissimo grigio striato, i monitor del PTV, un vetusto MAGIC-1, informavano i passeggeri sull'etichetta ed il buon comportamento da tenere all'interno della cabina (in seguito posterò i brevi filmati che ho girato a questi divertenti cartoni animati in stile super deformed). Le due assistenti di volo assegnate a questa sezione dell'aeromobile (una giapponese e una straniera, forse tedesca) assistevano i passeggeri che arrivavano. La curvatura della parte superiore della cabina dell'upper deck, molto più "schiacciata" rispetto a quella degli altri aerei, purtroppo riduce di molto lo spazio per le cappelliere, quindi alcuni bagagli dovevano essere stivati o posizionati nelle cappelliere eventualmente libere del piano inferiore.

La stessa sopracitata curvatura rende la parete laterale abbastanza diagonale, creando degli spazi di circa 40 centimetri tra il sedile lato finestrino e il finestrino: questi spazi sono attrezzati con dei portaoggetti richiudibili, dalla capienza limitata. I finestrini sono più grandi del normale. I sedili sono già muniti della dotazione standard per i voli intercontinentali, cioè un cuscino e una coperta. A chi si accingesse a compiere un volo di questo genere in estate, consiglio assolutamente di portare una felpa o una giacca, perchè la temperatura in cabina è bassa, e poi sconsiglio i pantaloni corti (sarete costretti a tenere la coperta sulle gambe per 12 ore!!). A fronte della mia ultima esperienza e come ricordava il buon Skyman, sia a causa del rumore in cabina (e pensare che l'upper deck è la parte più silenziosa dell'aereo) sia a causa dei vicini di posto (una scolaresca di ragazzine e rispettive professoresse giapponesi), portate dei tappi per le orecchie (io la prossima volta porterò le cuffie che ho in dotazione quando lavoro sottobordo), e qualcosa per coprire gli occhi (le suddette ragazzine che sedevano nella fila dietro la mia, la 81, si sono addormentate lasciando tutte le luci di lettura accese).

Il volo è partito alle 21:50, alle 22:30 le hostess hanno servito le salviette umide e riscaldate che praticamente tutti i luoghi di ristoro giapponesi offrono agli avventori all'inizio dei pasti. Alle 22:40, quando eravamo sopra i Balcani, ecco gli snack con la bevanda. Com'è brutto ricordarsi delle cattive abitudini dei Giapponesi riguardo le bevande analcoliche: se non vi piace il the, si poteva scegliere tra uno schifosissimo succo di mela, un ancora più schifoso succo di pomodoro, e il succo di arancia (che io considero il più schifoso nel panorama dei succhi di frutta Italiani che riesco a bere), quindi ho scelto il succo di arancia. I salatini però...che buoni!! Io adoro i salatini Giapponesi!!

Alle 23:30, quando già sorvolavamo l'immensa Russia, dopo l'immancabile salvietta calda, ecco la cena: Si poteva scegliere pesce o carne, io ho scelto la carne: nella vaschetta grande, riscaldata, un letto di riso alla giapponese con dei pezzi di manzo condito con salsa di soia dolce, quella cosa arancione penso sia zenzero, un paio di piselli e dell'uovo in polvere condensato. Nella vaschetta piccola in alto a destra, del salmone affumicato con burro, un'oliva ed uno spicchio di limone. Nella vaschetta in alto al centro c'è la Soba (spaghetti di grano saraceno) da mangiare fredda con la salsa per soba che si trova nella bottiglietta seminascosta dalla ciotola in basso a sinistra. Nella ciotola in alto a sinistra una buonissima crema dolce alla fragola. Nel bicchiere, di nuovo succo di arancia! La ciotola vuota serve per il caffè, se volete mangiare la soba versate la salsa direttamente nella sua ciotola! (Io l'anno scorso ho fatto quest'errore!!)

Dopo aver sparecchiato, le hostess hanno distribuito delle bottiglie di acqua da 330 ml (troppo poca!!) ad ogni passeggero, e la cabina è stata spenta per simulare la notte. Tutte le tendine sono state chiuse (quelle dei finestrini con passeggeri addormentati venivano chiuse dalle hostess tramite dei bastoni appositi) per fare in modo che l'alba siberiana non ci accecasse.

Circa due ore prima dell'arrivo è stato distribuito un altro pasto, simile ad una colazione: nella vaschetta grande riscaldata c'era una homelette arrotolata e coperta da una specie di besciamella, due palline di purè di patate e una specie di salsiccia (??) arrosto. Poi uno yogurt alla fragola, un Mars e una barretta di burro, la macedonia e un cornetto, e chiaramente l'immancabile succo di arancia, che ormai bevo solo nei voli della JAL.

Al di là di tutto, la JAL è un'ottima compagnia, il servizio a bordo è buono ma c'è un aspetto negativo che già avevo riscontrato l'anno scorso e che si è ripresentato anche quest'anno: la differenza di comportamento delle assistenti di volo con passeggeri giapponesi e non giapponesi. Se coi passeggeri giapponesi sfoderano l'immancabile e sorridente gentilezza e dolcezza, coi passeggeri non giapponesi i loro visi si fanno più seri e il linguaggio diventa criptico se non brusco. Mi sono alzato per chiedere ad una di loro, giapponese, se potessi avere un'altra bottiglia d'acqua, o almeno qualcosa da bere, e questa ha cominciato ad agitare la mano con fare brusco dicendo "NASING, NASING", che dovrebbe essere "Nothing", che vuol dire "nulla" in inglese. Ora, una assistente di volo per lo meno dovrebbe saper parlare l'inglese, ma mi fa veramente rabbia il non ricevere da loro lo stesso trattamento che riservano ai clienti giapponesi. La mia salvezza a bordo è stata l'assistente di volo straniera, il suo nome è Vloka, secondo la sua targhetta nominativa era di base a Francoforte. Vloka è stata sempre gentile e sorridente, un'isola felice all'interno di un aereo nel quale la gentilezza dovrebbe essere di casa.

Il sistema d'intrattenimento PTV è inadeguato, come riscontrato l'anno scorso, non è possibile iniziare la visione di un film a piacimento, ma bisogna aspettare che finisca la precedente proiezione; è impossibile mettere in pausa, e per chi non capisce l'inglese, non vi sono altre lingue a disposizione per i sottotitoli se non l'inglese. Il MAGIC-1 non è dotato di telefono satellitare che invece è presente nel MAGIC-2 (qui il video).

Un lato positivo di volare con una compagnia giapponese è l'alta probabilità di avere dei vicini di posto giapponesi, il che significa: se non sai come mangiare qualcosa degli incredibili cibi che ti vengono proposti, puoi copiare. Per non disturbare il vicino di posto, i giapponesi nella maggior parte dei casi non si alzano: l'anno scorso nel viaggio da Osaka a Milano, i fidanzatini che stavano affianco a me non sono mai andati in bagno per 12 ore. Quest'anno invece ho osservato con compassione la persona che stava davanti a me, che aveva una ragazza al suo fianco che non ha avuto remore nel farlo alzare almeno 30 volte per andare in bagno...

Se qualche tecnico della JAL leggesse questo post, controllate la chiusura della toilette di lato poppa dell'upper deck del JA8921, non funziona bene (e non dico altro...)!!!

E anche quest'altro supplizio è finito, comincia un'altra avventura!

UPDATE

In effetti mi è passato per la mente di essere impazzito, o di essere strano: insomma i Giapponesi sono famosi nel mondo per essere super-gentili col cliente, e io mi faccio due voli JAL, e in entrambi rimango insoddisfatto del servizio: addirittura nel volo del 18/19 gennaio 2007 (qui il report del volo) ho dovuto fermare l'assistente di volo che si era "scordata" di darmi l'acqua. Mi ha scritto Curson, un ragazzo Italiano che lavora nella base JAL di Londra: ecco il suo messaggio:

"Non sai che piacere mi ha fatto leggere. Lavoro per la base Londra di JAL, e da "straniero" tra colleghe giapponesi, non posso che essere estremamente d'accordo su quanto sia brutto l'atteggiamento che alcune di loro a volte hanno nei confronti di chi non è giapponese. Sono in minoranza, ma alcune lo fanno apertamente. Sono felice che tu abbia trovato una collega di Francoforte a renderti il viaggio piacevole, e se ti va, fatti sentire da JAL, per ricordargli quanto sia importante l'apporto dei crew stranieri."

Di certo non voglio fare una crociata contro la JAL, ma se qualcuno leggesse qui, magari potrebbe dare una strigliatina alle signore assistenti di volo che hanno scordato le buone maniere! (L'Alitalia sarà pure una compagnia penosa sotto il punto di vista della cortesia del suo personale, ma almeno le loro assistenti di volo sono maleducate con tutti, non fanno distinzioni di razza!!)

23 commenti:

Weltall ha detto...

AH AH AH "NASING NASING"!!!
Mio Dio saresti dovuto saltare in piedi e applaudire ^____^

SirDiC ha detto...

le cuffie per lavorare sottobordo?
Non sono meglio i tappi per le orecchie? :D

Anonimo ha detto...

Il succo d'arancia è il mio preferito e berrei ettolitri di tè, quindi da quel punto di vista non ho mai avuto problemi, però ultimamente ho notato una cosa. Nei miei primi due voli intercontinentali (si parla di 5 anni fa o più, ormai...) durante il volo passavano molto spesso a offrirti acqua che, si sa, è indispensabile contro la disidratazione nei voli di tante ore. Invece negli ultimi anni hanno preso il "vizio" di lasciare le bottiglie in fondo all'aereo e se vuoi bere vai e ti arrangi. Una volta che uno lo sa ok, ma la prima volta che mi è capitato non l'avevano annunciato e io sono rimasta assetatissima perché mi scocciava chiedere ogni volta un bicchier d'acqua... :-( Per non parlare degli snack! L'ultima volta, all'andata, ho scoperto che a un certo punto del volo distribuivano a scelta un cup ramen o un gelato, ma non passavano a portartelo, dovevi andartelo a prendere durante il quarto d'ora in cui li distribuivano! Al ritorno, quindi, ero sempre all'erta perché non volevo perdermeli e avevo paura di addormentarmi proprio quando li distribuivano (sì, sono una golosona e poi, con quello sproposito che pago per il biglietto, voglio mangiare TUTTO quello che mi danno)! ;-)

nicolacassa ha detto...

>Cuggino> L'avrei buttata giù dalle scale!! :)

>SirDic> Odio avere delle cose dentro l'orecchio, preferisco le cuffie!! :)

>Stefy> Noo, i cup noodles in aereo!! Storie incredibili!! Ma come facevano per l'acqua calda?

curson ha detto...

Non sai che piacere mi ha fatto leggere. Lavoro per la base Londra di JAL, e da "straniero" tra colleghe giapponesi, non posso che essere estremamente d'accordo su quanto sia brutto l'atteggiamento che alcune di loro a volte hanno nei confronti di chi non è giapponese. Sono in minoranza, ma alcune lo fanno apertamente. Sono felice che tu abbia trovato una collega di Francoforte a renderti il viaggio piacevole, e se ti va, fatti sentire da JAL, per ricordargli quanto sia importante l'apporto dei crew stranieri.

Per altro, leggo sempre con piacere i tuoi super dettagliati report. Ci ho volato sul quell'aereo (in servizio), fa strano, in un certo senso :)

ciaooo!!!

JoinZ ha detto...

Cavolo che sfiga Nico (゚д゚)
Io nel mio viaggio del 2006, anch'esso con JAL a/r, sono stato fortunatissimo allora: le hostess erano tutte cordialissime O_O
Non sarà mica perchè chiedevo e rispondevo solo in giapponese? -.-' (che alla fine all'andata l'hostess pensava lo parlassi così bene che mi ha spiegato la carta di sbarco in jap; ci è rimasta male più di me quando ho sfoderato il mio primo wakarimasen e me l'ha dovuto ripetere in inglese ;_; )

Piccola nota: ti sei dimenticato che si poteva scegliere da un doppio menù (giapponese o western style) o servivano solo jap?
No perchè, per quanto ami la cucina giapponese, sarei morto se non ci fosse stato il menù occidentale, soprattutto a colazione (ricordo ancora con orrore l'odore mattutino di sott'aceti del mio vicino di posto (・_・;))
Anche se a ben vedere la tua colazione sembrerebbe proprio western style.

nicolacassa ha detto...

>Curson> Allora non è solo una mia impressione!! Metterò il tuo commento in un update del post! Grazie! E scriverò un'email a JAL!!

>joinz> No, c'era solo il menu giapponese, e si poteva scegliere tra carne o pesce (si può vedere anche nel sito). La colazione era proprio western style, molto anglosassone se togli il cornetto!

Anonimo ha detto...

In effetti, ora che sono in Giappone ho avuto modo di notare che, nei comportamenti con gli stranieri, fanno differenze, eccome se ne fanno, ed il criterio mi pare essere quanto parli giapponese (potrei anche sbagliarmi ed essere solo una mia impressione, ovviamente). Nel mio liceo siamo in due studenti stranieri, una ragazza tedesca ed io. Lei è qui da 6 mesi e non parla una parola di giapponese, io ho studiato prima di venire e mi sforzo di parlucchiare sempre in giapponese, per quello che posso: a lei sembra di essere trattata scortesemente, mentre io mi sento sempre "riverito". Quindi, considerato quanto siano nazionalisti e che ritengano il giapponese, con orgoglio, "la lingua più difficile del mondo", non mi stupirei se alcuni pensassero, nella loro chiusura nei confronti dell'estero, che l'unico modo per uno straniero di essere rispettato sia di uniformarsi in tutto e per tutto alle tradizioni giapponesi, il che include anche la lingua.

Per quanto riguarda la JAL, comunque... io mi sono trovato benissimo, la hostess a fine volo mi ha anche regalato un mazzo di carte "griffato" JAL dicendomi di continuare così nello studio del giapponese. Quindi, non so se ti possa consolare, ma non sono tutte scorbutiche (^_^).
Marco

Paocin ha detto...

mhhhh... con le lingue non saprei. L'ultima volta che tornai con ANA c'era uno steward italiano che, dato che per qualche motivo strano pensava che io non fossi italiano (magari spagnolo o tedesco o comunque una lingua che lui non parlava) mi ignorò decisamente per tutto il viaggio, al punto che per ottenere qualcosa dovevo rivolgermi alle signorine giapponesi.

Quindi penso che talvolta sia una cosa personale.

Claudia Casu ha detto...

Purtroppo sono d'accordo con Ingiappone-san: la conoscenza del giapponese è una vera corsia preferenziale. Uno straniero che parla il giapponese è per loro come una fonte di sicurezza... Ho assistito a scene di "scortesia" non soltanto sui voli JAL, cmq nel 90% dei casi in cui le hostess giapponesi si trovavano alle prese con passeggeri stranieri. Per questo motivo spesso le hostess giapponesi si occupano solo dei clienti giapponesi, se possono...

Anche io vorrei segnalare l'eccellente professionalità dei crew stranieri che, come Carson-san, si trovano a volte "discriminati" tra colleghi JAL.
E poi, per concludere: guai a chi tratta male il mio fratellinoooooo

Vindaless ha detto...

Ciao Nico, vorrei raccontare anche io la mia esperienza sul volo Jal Roma-Tokyo 19/09/07..
Premetto che sono allergico ai legumi, quindi chiesi all'hostess Jal se nel piatto erano presenti dei legumi, perche se ce ne fossero stati, non potevo mangiare...
Infastidita mi rispose con un tono presuntuoso, perche non sapeva cosa contenesse il pranzo, e alla seconda passata, fui l'UNICO a cui non fu servito da bere...
Ovviamente col poco giapponese che riesco a parlare mi feci sentire, piu che altro perchè su tutto l'aereo nessuns si fermava mai a chiedermi nulla, mentre ai miei vicini venivano serviti dolci dolcetti per tutto il viaggio..
bakaaaaaaaaa

SirDiC ha detto...

forse ho vissuto ancora troppo poco, ma non mi e' mai capitato di trovare un assistente di volo scortese con me, ne' su JAL ne' su tutte le altre compagnie con cui ho volato, Alitalia compresa. Sono fortunato oppure incuto timore reverenziale?

Claudia Casu ha detto...

SirDic:
nemmeno io ho mai avuto esperienza diretta, anzi, profusione di sorrisi e gentilezze extra... ^^
Però ho assistito a scene poco piacevoli, una volta in particolare con alcuni passeggeri russi (che mettevano paura anche a me, ma io mica sono una hostess eheh).

Anonimo ha detto...

A natale finalmente tornero in italia, dopo 2 anni di prigionia in Giappone. Sara la mia prima volta su un volo JAL, perche stranamente era il piu economico.
Spero vivamente di trovare delle assistenti giapponesi del tipo da te descritto e sai perche?
Se mi trattano con menefreghismo le faccio scoppiare in lacrime e inchini e mi faccio trasferire in classe buisness. Posso essere una carogna se mi incavolo in giapponese, so come farli cagare sotto e farli sentire delle caccoline.
Scusami ma spesso in giappone devo affrontare questo tipo di trattamento non proprio paritario percio ho imparato come smontarli giapponesi maleducati.

Mario ha detto...

Solito grande post, Nic.

Io provo JAL, ti farò sapere come è andata ^^

Non mi toccare il mio adorato succo di mela! ^^ AH La bevanda degli dei! Lo adoro.

Partendo alle 22.00 circa come si sviluppa il volo? Dopo 2-3 ore circa dovresti già iniziare ad avere luce (alba) fuori, vero? Odio i voli notturni.

Anonimo ha detto...

@Kazu-san: addirittura del -san! Mi fai quasi arrossire!(^_^) Qui mi danno tutti del -kun.
Allora non è solo una mia impressione che il giapponese conti molto... lo dirò alla ragazza tedesca!
Evvabbè... certo però peccato che proprio sull'aereo, che potrebbe (e dovrebbe) essere il punto di ingresso, non solo effettivo ma anche metaforico, nella nazione e tradizioni giapponesi, capiti di non incontrare la cortesia giapponese! Zannen!
Marco

Anonimo ha detto...

Bel post! ^^ Si, l'acqua è davvero poca! Sui voli per l'europa dovrebbe esserci ancora lo Sky Oasis che è un self service a buffet per l'Economy Class aperto per tutto il volo, che fine ha fatto? Da bere hai provato il JAL Original Drink "Sky TIME Yozu"? Ha un gusto divertente, non saprei descriverlo altrimenti, sa di mille cose assieme! Io ho mangiato molto bene, anche da vegan, l'importante è segnalare le proprie esigenze alla prenotazione del volo.
Del bagno invece ho da dire che l'ho trovato sempre molto pulito, anche dopo 12 ore di volo. Forse proprio perché l'upper deck ha pochi posti o forse perché c'erano pochi italiani nel volo. :P Ho apprezzato molto le "amenities" che in altre compagnie in economy te le sogni: spazzolini, dentifricini, salvaslip, bicchierini, dischetti di cotone e 3 flaconi della Shiseido per il viso!
Io le cartoline non le ho trovate ma in compenso un'assistente di volo (gaijin) mi ha regalato una penna JAL grigia e arancione. :P Già che si parla di JAL, l'hai visto "Attention Please!" con Ueto Aya? E' molto auto-celebrativo ma anche molto divertente! BTW hai fatto la tessera Mileage bank?

Anonimo ha detto...

Ottimo post Nicola!

A parte le casualità del caso jal
che capitano a volte, avete mai volato alitalia x12 ore?? un cortile!.

Una delle pochissime persone che dettaglia tecnicamente un aereo
di linea e bene...bravo!!
(passione per aerei?)

G&K
youkosoitalia.net

nicolacassa ha detto...

>Gianluca e Kanako> La prossima volta che vado da Claudia (Kazu) spero di potervi conoscere!! Grazie per i complimenti, da voi sono graditissimi!! Per quanto riguarda gli aerei, penso di essere un "malato" di aerei, so tutto degli aerei, in più lavoro in aeroporto, e quindi ci vivo, con gli aerei, e come se non bastasse sono un pilota, ho una licenza PPL/A (Pilota Privato di aeromobile JAR/FCL) dal 2002, con abilitazione SEP/LAND (aeromobili ad ala fissa, carrello triciclo fisso, single engine a pistoni e strumentazione VFR, il classico cessna o piper). Se venite in Sardegna vi porto in volo!

Ebbene si, in entrambi i miei viaggi in Giappone ho volato Alitalia, al ritorno...altro che cortile...che Dio ce ne scampi e liberi!!!

nicolacassa ha detto...

>Mario> Purtroppo il volo è per lo più notturno, forzatamente notturno perchè non è consentito aprire le tendine fin quasi poche ore dall'atterraggio!

Grazie a tutti per i vostri commenti!

Anonimo ha detto...

Grande Nicola...
non lo sapevamo! In aeroporto ma dai..si vedeva da come hai scritto.

Si certo sarà un piacere per noi conoscerti se sei in Giappone a dicembre od a Roma.

Io e Kanako siamo praticamente malati per l'aviazione; Io sono perito aeronautico ed ho volato fino al 92 con l'allora 1° e 2° grado (cessna 150/pa28/p 66 c/b),

Kanako ha lavorato in Air Do in giappone ed ha di recente passato le selezioni per Catay Pacific.

Ci vuoi portare in volo e chi scende piu..
cavolo che sorpresa.!!!!!

SUGOI!!!

nicolacassa ha detto...

>Gianluca e Kanako> Io pilot gli stessi aeromobili, Cessna 152T, PA-28-161, P-66, TB-9! In aeroporto invece faccio il security officer, con mansioni di capo varco. Che coincidenza! Dai organizziamo! Portiamo anche Kazu e Yuka! Quando mi avvicino a Roma sicuramente ci vedremo, a febbraio ci siamo mancati per un pelo!

Anonimo ha detto...

Certo Nicola,
ci conosceremo sicuramente....

Con l'occasione ti scriviamo in email
e ce le scambiamo..

Matane!!

G&K

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Nicola