sabato 12 febbraio 2011

Volo AZ0782 FCO-NRT, 18 settembre 2010, seconda parte: l'imbarco e la cabina...

Continua da qui...

Le foto di questo post sono tratte da due voli differenti effettuati da me e Davide: si tratta sempre del volo AZ0782, ma io l'ho preso il 18 settembre 2010, mentre Davide l'ha preso qualche settimana dopo, il 7 ottobre 2010. Gli aerei sono identici, Boeing 777-243/ER ma sono due esemplari diversi, quello preso da me era I-DISU, mentre quello preso da Davide era EI-DDH. Si possono considerare due aerei gemelli, l'unica loro differenza è lo schema di colorazione. E' interessante confrontare alcuni aspetti di questi due voli gemelli presi a distanza di pochi giorni l'uno dall'altro: stessa tratta, stessi orari, stesso catering (aspetto questo che verrà analizzato nella terza parte), stessi posti (pur essendo diverse file, erano entrambi "L", cioè finestrino sul lato destro).

(Picture by John Richard Thomson, Airliners.net) Stiamo per prendere il volo AZ0782, un Boeing 777-243/ER dell'Alitalia con marche I-DISU che da Roma Fiumicino (LIRF/FCO) in circa 12 ore ci porterà direttamente al al 成田国際空港(Narita Kokusai Kūkō - Aeroporto internazionale Narita) o com'era conosciuto fino al 2004 (e com'era chiamato dalla speaker nella splendida e indimenticabile sequenza iniziale di Lost In Translation), 東京国際空港成田(Shin-Tōkyō Kokusai Kūkō Narita - Nuovo aeroporto internazionale di Tokyo Narita)(RJAA/NRT), che si trova nella 千葉(Chiba-ken - prefettura di Chiba).

(Foto by Davide Cassanello) L'uscita assegnata al mio volo era la G05, quella del volo di Davide (nella foto qui sopra) era la G09. Siamo nel terminal satellite (T5) dell'aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino. Quest'anno l'imbarco è avvenuto in maniera leggermente differente rispetto all'anno scorso. L'area del gate era parzialmente recintata da delle colonnine tendiflex, i passeggeri in attesa dell'imbarco attendevano seduti nelle poltroncine all'interno dell'area recintata: al momento dell'inizio dell'imbarco gli operatori di terra dell'Alitalia hanno chiuso l'area imbarchi sgomberando tutti i passeggeri in attesa all'interno della zona recintata, e hanno fatto un primo controllo documentale (carta d'imbarco e documento d'identità) agli stessi facendoli rientrare all'interno dell'area recintata dopo il controllo; successivamente è iniziato l'imbarco, con un nuovo controllo documentale e il ritiro delle carte d'imbarco...

(Picture from here) Superato il gate, si scendono queste scale mobili e si raggiunge il piano inferiore dove c'è l'ingresso al pontile d'imbarco (finger) telescopico che conduce all'ingresso dell'aeromobile...

(Picture by Darren Koch, Airliners.net) Qui sopra c'è una panoramica del terminal satellite di Fiumicino: prima si chiamava "C", ora si chiama "T5". Il finger da me utilizzato per questo volo è evidenziato dal quadrato rosso...

Se non siete tra i fighetti che viaggiano in classe Magnifica, superate il primo ingresso ed entrate nel secondo...

(Map from SeatGuru.com) Il mio posto era il 18L. Il posto "L" sta a destra, lato finestrino: la classe economy dei 777 Alitalia è arredata con 30 file di sedili disposti su nove colonne: ci sono due corridoi che dividono le colonne in gruppi di tre (3/3/3).

(Picture by Matthew Lee, Airliners.net) Ecco la cabina di un 777 Alitalia. Uno dei punti a sfavore della disposizione dei sedili del 777 Alitalia rispetto alla diposizione dei sedili della classe economy sul 747 della JAL (che ha pure una densità abitativa superiore organizzata in 10 colonne con due corridoi secondo lo schema 3/4/3, vedi la relativa mappa qui) è che non ci sono divisioni e l'intera cabina economy è divisa in soli due lunghissimi settori intervallati da un blocco di servizi. Il blocco servizi centrale è anche il principale con ben quattro distinte lavatory rooms, e quindi questo comporta un perenne affollamento della zona centrale della zona economy, a tutto svantaggio di coloro i cui posti sono assegnati in quella zona: i più sfigati da questo punto di vista sono quelli delle file 29 e 30, infatti se avrete la sfortuna di sedere lì, oltre ad assistere ad una perenne processione di incontinenti, gli schienali dei vostri sedili saranno utilizzati come supporto dagli incontinenti che vi si reggeranno durante l'attesa per il gabinetto in caso di turbolenza (ma anche se non ce n'è) o in caso di esercizi di stretching anti "trombosi da classe economica".

(Foto by Davide Cassanello) Questa foto fatta da Davide su un sedile "L" dell'esemplare EI-DDH è esplicativa delle condizioni in cui mi troverò a passare le prossime dodici ore della mia vita. Lo spazio è ridottissimo, e in più sotto il sedile lato-finestrino è alloggiata la scatola hardware del sistema PTV della fila precedente: questo implica che ci sia un minor spazio a disposizione (circa il 60%) per alloggiare il bagaglio a mano lì sotto e soprattutto solo la gamba destra si può allungare liberamente sotto il sedile.

(Contact me to claim the copyright for this picture) Dal punto di vista dell'ergonomicità e della comodità i sedili del 777 Alitalia, marchiati Recaro e rivestiti in pelle nel poggia-testa, surclassano quelli del 747 JAL, più grezzi e rivestiti in nylon. Innanzitutto già dalla forma, se confrontati con quelli della JAL (guarda qui e qui) sembrano più grossi e solidi, e hanno un cuscino separato in pelle per la testa. Una delle benedizioni di questi sedili è il poggiapiedi a scomparsa (evidenziato dal quadrato nella foto qui sopra): assolutamente assente nel 747 JAL, consente di variare periodicamente la posizione delle gambe. Un altro punto a favore di questi sedili è che sono più profondi e morbidi di quelli del 747 JAL, si reclinano fino ad un angolo massimo superiore e il movimento di reclinazione fa scorrere leggermente la seduta in avanti, rendendo la posizione un po' più comoda. Il PTV, il sistema di intrattenimento multimediale personale quando funziona (ricordo un Tokyo-Roma AZ con il PTV rotto, dannazione...) lo fa egregiamente ed è più avanzato dei sistemi MAGIC-1 e MAGIC-2 installati nella classe economy dei 747 JAL: i film sono in Italiano (opzione chiaramente non disponibile sulla JAL) e visualizzabili on demand, come se si guardasse un DVD (per questo motivo si chiamano AVOD, Audio-Video On Demand), mentre nei sistemi JAL i film sono proiettati in loop in dei canali dedicati, quindi se si decide di inziare la visione di un film che è già iniziato, bisogna attenderne la fine ed aspettare che inizi di nuovo, pessimo. Gli schermi dei sistemi Alitalia sono leggermente più grandi di quelli dei sistemi JAL, e ci sono delle opzioni carine come ad esempio l'interfono, cioè la possibilità di chiamare un amico in un posto lontano dal nostro digitando il numero del suo posto nella cornetta telefonica che si trova nel retro del remote control del sistema.

Eccoci al nostro posto: quando m'imbarco in un volo intercontinentale spero sempre che i posti vuoti affianco a me non vengano occupati da nessuno, per poter avere più spazio ed azzardare addirittura un letto ad alta quota, ma ciò è accaduto solo una volta in un totale di 8 traversate tra Italia e Giappone (vedi qui)...

(Foto by Davide Cassanello) I nostri amati operatori di terra caricano i pallet pieni di bagagli nella stiva del 777...e siamo pronti al decollo... (continua...)

(Qui la prima, la terza e la quarta parte...)

5 commenti:

Stefano ha detto...

Complimenti per i tuoi bellissimi racconti! Comunque sono uno dei pochi che preferisce i posti della fila 29! E' vero che ogni tanto ci sta la fila al bagno, ma sarò cosi abituato a prendere i treni regionali tutti i giorni che quasi non ci faccio caso. In realtà c'è anche un altra cosa scomoda di quella fila, forse vale solo per i posti centrali non ricordo bene. Non hanno le cappelliere. Personalmente non la trovo una cosa necessaria, mi tengo sempre tutto sotto le gambe, anche se al viaggio di ritorno quando si è pieni zeppi di roba possono tornare utili. Alla fine però li preferisco perché prima di tutto non ho gente dietro che ti da botte con le gambe al sedile, e seconda perché sto a due passi dal bagno :o

Come hai fatto a fare le foto dentro l'aeroporto di Fiumicino? Io ho provato davanti al check in ad aprile ma le guardie mi hanno subito fermato dicendo che per questioni di sicurezza non si potevano fare :o

nicolacassa ha detto...

>Stefano> Grazie mille!! Le foto a Fiumicino non sono mie! Io comincio a fotografare compulsivamente solo quando arrivo in Giappone! :D L'autore delle foto a Fiumicino è riportato sotto le foto interessate, in grigio!

Anonimo ha detto...

Un altro splendido post del nostro, ormai, collega italo-giapponese :-).
Grande nico!

With my compliments

Delas

P.S. non ti preoccupare per il servizio Alitalia...è italiana.

G&K ha detto...

Ottimo post Nico, cmq non è per disfattismo ma onestamente realismo, abbiamo preso stessi voli e stessi aerei e puntualmente: pvt con jack rotti, cuffie rotte, schermo rotto è un classico oramai del servizio scadente alitalia.
Per arrivare al nuovo T5 1 volta su 2 sono rotte le scale mobili e i monitor panneli di elenco voli/gate sono fuoriuso...(lo riportano anche le blue guide giapponesi a conferma)

nicolacassa ha detto...

>G&K> Purtroppo, fino a che l'Alitalia sarà Italiana, gestita da Italiani e volata da Italiani, non potremo aspirare ad un servizio migliore. Meno male che almeno ci sono ancora loro ad operare i voli diretti dall'Italia...

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