低い鶴岡八幡宮 (Tsurugaoka Hachiman-gū, la parte inferiore): 八幡宮前(Hachiman-gū mae): cenni di architettura Giapponese
(Picture from Google-maps) A sud del 太鼓橋(Taiko-bashi - ponte del tamburo) c'è una piazzetta pedonale, e adiacente ad essa un ardito doppio scramble-crossing: il motivo di questa strana disposizione delle strisce pedonali è innanzitutto il pesante afflusso di persone che il passaggio pedonale deve sopportare in alcuni periodi dell'anno, in secondo luogo, la necessità di permettere ai pedoni di camminare seguendo l'asse longitudinale del tempio, una volta usciti dalla 段葛(Danzakura), cioè il viale alberato che una volta era l'asse scenico del tempio che si prolungava sino al mare, ed ora relegato ad un quasi spartitraffico della importante 若宮大路(Wakamiya-ōji - grande strada del giovane principe), un tratto cittadino della 神奈川県道21号横浜鎌倉線(Kanagawa-ken dō 21 kō Yokohama-Kamakura sen - strada prefetturale numero 21 di Kanagawa , linea Yokohama-Kamakura), la stessa che partendo dalla 北鎌倉駅(Kita-Kamakura eki - stazione di Kita-Kamakura), nella zona di 北鎌倉(Kita Kamakura - Kamakura nord), circoscrizione di 山ノ内(Yamanouchi), davanti al complesso Zen 円覚寺(Engaku-ji), ci ha portato prima al complesso Zen chiamato 建長寺(Kenchō-ji), sempre nella circoscrizione di 山ノ内(Yamanouchi), e poi passando per il 巨福呂坂洞門(Kobukurozaka dō-mon - tunnel Kobukurozaka), adiacente al passo 巨福呂坂(Kobukurozaka), una delle antiche 鎌倉七口(Kamakura nana guchi - Sette porte di Kamakura) ci ha portato direttamente qui al 鶴岡八幡宮(Tsurugaoka Hachiman-gū).
La piazza e l'incrocio stradale, denominato 八幡宮前(Hachiman-gū mae - davanti all'Hachiman-gū), è dominata da un enorme 鳥居(Torii), chiamato 三の鳥居(San no Torii): è il terzo e ultimo Torii della 段葛(Danzakura): si calcola che sotto questo Torii passano ogni anno circa 8 milioni di persone, tutti visitatori del tempio 鶴岡八幡宮(Tsurugaoka Hachiman-gū).
(Picture from JAANUS, all rights reserved) Il 三の鳥居(San no Torii) è un 明神鳥居(Miyoujin Torii), come gli atri utilizzato come cancello scenografico per i complessi ed i templi Shintoisti fu sviluppato intorno al nono secolo dopo Cristo. I suoi componenti sono: A) 笠木(Hasagi); B) 島木(Shimaki); C) 貫(Nuki); D) 楔(Kusabi); E) 額束(Gakuzuka); F) 亀腹(Kamebara). Il Miyoujin Torii si distingue dagli altri per la curvatura del listello superiore chiamato 笠木(Hasagi), caratteristica ripresa pure dallo 島木(Shimaki): entrambi hanno le estremità laterali tagliate in diagonale verso l'interno. Sotto di esse c'è un architrave di forma perfettamente rettangolare chiamato 貫(Nuki), che si inserisce nei pilastri principali e fuoriesce da essi per un quinto della sua lunghezza totale. La distanza tra il bordo inferiore del 貫(Nuki) ed il terreno e di solito uguale allo spazio tra i due pilastri, misurato a terra (si potrebbe iscrivere un triangolo equilatero all'interno del Torii). I pilastri sono posizionati con una rastrematura verso l'alto, chiamata 内転(Uchikorobi), per dare slancio e sensazione di altezza alla struttura (espediente utilizzato per esmpio anche dai greci, per la costruzione delle facciate dei templi). I pilastri poggiano su piattaforme di pietra chiamate 亀腹(Kamebara).
Questo tipo vicino al pilastro sud-est del 三の鳥居(San no Torii) non potevo non fotografarlo, non per il tipo in sè, ma per la bicicletta incredibile che porta! Pensate ci fosse astio in quello sguardo?
Una vista dell'incrocio. Dall'altra parte della strada il negozio 鎌倉彫陽雅堂(Kamakura hori yōga-dō)(Qui il sito), un laboratorio d'intaglio che sforna prodotti davvero di pregio (e costosi!!)...
Girandoci verso il tempio, ecco di nuovo il prezioso 太鼓橋(Taiko-bashi - ponte del tamburo)...
8 commenti:
Ma no cugino! In quello sguardo c'è solo tanto rispetto ^__*
>Cuggino> hehe ma la bici la vorrei :)
Scommetto che si fa meno fatica su una bici simile e si senta meno gli impatti, a differenza di una bici normale...ti ha guardato proprio male...! XD
>Taro> Quella bici è davvero una figata! Penso che sia una di quelle bici che si ripiegano e che diventano piccolissime!!
Insomma, una bici perfetta per quando devi prendere il treno. Una volta arrivato alla stazione, finisci il tragitto in bici.
Qua in italia sarebbe utile per 2 cose: per essere stirati dagli autisti, e per decidersi di andare per contro proprio, quando il treno ritarda per i soliti 40 minuti. (40 minuti con tanto ottimismo, se no 1 ore e mezzo XD )
>Taro> Comunque sarebbe bello se in Italia, soprattutto dove abito io, ci fosse una maggiore cultura ciclistica!
Qua in veneto c'è una grande cultura ciclistica. L'unico problema è che mancano in molte zone le piste ciclabili, e se ci sono, si interrompono improvvisamente nel nulla. Risultato finale...tutti passano alla macchina, perché in bici vengono stirati a secco.
L'unico modo per incentivare l'uso della bici è fare belle piste, cosa impossibile in città vecchie e intoccabili come sono quelle italiane.
>Taro> Piste ciclabili! E cosa sono?? Mai viste in Sardegna....
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