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mercoledì 19 settembre 2007

原宿のスタイル(Gli stili di Harajuku): Fruits

FRUiTS, scritto tutto maiuscolo tranne la "i", inizialmente era solo una rivista, fondata dal fotografo Aoki Shoichi, che si occupava degli stili del quartiere di Harajuku, Tokyo. Il fotografo non faceva altro che documentare l'infinita varietà di variazioni stilistiche che si evolvevano continuamente in un flusso continuo di creatività.

Diciamo che FRUiTS è ancora una rivista, ma la sua originalità ha catalizzato l'attenzione dei giovani di Tokyo, soprattutto di Harajuku, fino al punto che dall'infinita varianza di particolari e di modi di interpretare lo stile "strano" di questo luogo è nato uno stile vero e proprio, chiamato per l'appunto "Fruits".

Potrei postare milioni di foto tutte diverse, questa qui sopra è un esempio per tutte: Fruits è uno stile dalle infinite variazioni ma dai canoni comunque ben precisi: le composizioni sono sempre originali e fatte in casa, cosiccome sono principalmente fatti in casa gli accessori che vengono indossati. Poi i costumi possono essere d'ispirazione manga o cartoon, militaresca, etnica, ma comunque mai la riproduzione di un personaggio come i Cosplay. Un errore comune è confondere le Fruits con le Decora: Le decora utilizzano accessori originali e di marca conosciuta, oltre ad indossare conunque un abbigliamento poco curato oltre agli stessi accessori: abbigliamento che invece è importantissimo nelle Fruits. La foto sopra è di 夏の午後, se date un'occhiata al suo photostream su Flickr cliccando proprio qui, potrete vedere 109 fotografie tutte dedicate a diverse variazioni, ed è solo la punta dell'iceberg!

mercoledì 5 settembre 2007

原宿橋ビデオクリップ(Il ponte di Harajuku, il video)



Se non riuscite a vedere il video su questo blog, cliccate qui!
Piccolissimo video girato al
ponte di Harajuku, piccolissimo a causa della mancanza di vere e proprie attrazioni in quel momento. Interessante l'assembramento di turisti attrezzati di attrezzature di videoripresa fantascientifiche! Ho scoperto la canzone che ho inserito nel video giocando fino alle convulsioni a 太鼓の達人ぽ~たぶる2(Taiko No Tatsujin Pootaburu 2 - Il Maestro di Tamburi tradizionali Giapponesi portatile 2), la versione del gioco dei tamburi tradizionali giapponesi (Taiko) per PSP. La canzone si intitola にんげんっていいな(Ningen-tte-iina), ed è cantata in questo caso dalla cantante Campanella, l'album da cui è tratta, ぼくらのうた(Bokura No Uta) risale all'agosto 2002. E' anche una delle più famose sigle di chiusura di 漫画日本昔話(Manga Nippon Mukashibanashi - Le favole a cartoni animati Giapponesi), una famosa serie di cartoni animati.

giovedì 30 agosto 2007

原宿のスタイル(Gli stili di Harajuku), intro

Photo by AnthonyGrimley, all rights reserved
Cominciamo con questo una miniserie di post dedicati alle sottoculture di Tokyo, principalmente femminili, che trovano sfogo e visibilità nel grande baraccone di Harajuku. Una delle mie guide turistiche su Tokyo, la Lonely Planet italiana edizione 2002 afferma che la maggior parte delle ragazze figuranti ad Harajuku sono delle いじめっ子(Ijimekko). So con certezza che qualsiasi Giapponese, almeno dai 30 anni in giù rabbrividisce di fronte a questo termine, e per me è assai difficile parlarne con disinvoltura soprattutto dopo aver parlato di questo coi miei amici giapponesi. Il termine deriva dal verbo いじめる(ijimeru), ed è composto con il kanji raddoppiato 子(ko), che è (anche) un composto di 子供(kodomo), che vuol dire figlio o bambino. Il significato di Ijimekko è "giovane che perseguita". L'ijime è forse la piaga giovanile più devastante in Giappone, la maggiore causa di suicidio dai 12 anni in su: (da wikipedia>>) Si tratta di ijime quando un gruppo più o meno ampio di studenti identifica tra i compagni di classe un individuo solitamente incapace di reagire, e quindi lo sottopone sistematicamente a pratiche vessatorie e disumanizzanti per periodi prolungati di mesi, o anche anni, con il silenzio complice dell'intera classe, quando non degli insegnanti. Diversi casi hanno visto gli insegnanti stessi incoraggiare o partecipare all'ijime. Quelli perseguitati invece sono gli いじめられっ子(Ijimerarekko). Non so perchè l'autore della guida turistica identifichi le ragazze di Harajuku proprio come Ijimekko, non so se sia comunque attinente, ma è opinione comune in Giappone tra i Giapponesi che siano comunque persone emarginate, "poco di buono", che emergono per un giorno da una vita monotona per assumere un'identità stravagante trovando una momentanea emancipazione nella loro fuga dalla realtà. I travestimenti, le stravaganze, fino ad arrivare all'esibizionismo delle centinaia di street performers, e ancora di più ai culti come il Kawaii o le tanto pittoresche pratiche erotiche nipponiche, sono tutti fenomeni anche derivanti dagli enormi problemi sociali della società giapponese, sono materia di studi sociologici decennali i quali risultati non ancora peraltro definitivi sono assolutamente non analizzabili in poche righe. Sono conscio degli enormi problemi sociali che interessano gli adolescenti Giapponesi, ancora più grandi di quanto chiunque possa solamente immaginare, con estremo rispetto di tutte le persone che esprimono anche per un giorno il loro modo di essere mi accingo a trattare gli stili più importanti di Harajuku che sono: デコラ(Decora), Fruits, ロリータ(Lolita), コスプレ(Cosplay), 着ぐるみ(Kigurumi), パンク(Punk) e Rockabilly. (Ringrazio sirdic e Nori-chan per la consulenza linguistica)