mercoledì 10 settembre 2008

Come sbarcare a Narita e riuscire con successo ad entrare in Giappone (Updated)

Ok, siamo in circuito di attesa a nord ovest della baia di Tokyo, abbiamo guardato sul PTV la mappa del mondo aggiornata alla nostra posizione così tante volte, che vedere quella dannata linea rossa finalmente sul Giappone ci rende increduli: intanto ora in cabina le hostess si affrettano a vendere gli ultimi goodies della JAL ad esigenti clienti giapponesi e sugli schermi appare un filmato che ci porta all'interno di Narita virtualmente per spiegarci cosa fare. Se capite l'inglese e conoscete già il luogo va benissimo, ma se non capite l'inglese ed è la prima volta in Giappone, beh viene il panico, e la terra si avvicina sempre più e ci tocca immergerci in quell'enorme aeroporto sperando di riuscire ad uscirne. Ecco la guida dettagliata per guadagnare con successo l'uscita e respirare la frizzante aria della 千葉(Chiba-ken - prefettura di Chiba), sembra scontato ma ci sono alcune cose che bisogna sapere.
Il 東京国際空港成田(Shin Tōkyō Kokusai Kūkō Narita - Nuovo aeroporto internazionale di Tokyo Narita), sorge per l'appunto nella 千葉(Chiba-ken - prefettura di Chiba), una zona industriale semi urbanizzata piena di strani altipiani, love hotels e molto verde. Vicino c'è la piccola città di Narita. Questo aeroporto è forse una delle maggiori contraddizioni del giappone ipertecnologico ed iperorganizzato che ho conosciuto: infatti c'è un signore che vive letteralmente in mezzo alle piste di volo e che nessuno è riuscito mai a mandare via.
(Picture by TriplET, all rights reserved) Aperta nel 2002 dopo 10 anni di ancora irrisolte questioni legali, la pista 34R-16L è letteralmente tagliata in due dalla proprietà del signore, che vive barricato nella sua casa circondato da barriere anti rumore e con un sottopassaggio stradale di accesso...
Tralasciando queste cose incredibili giapponesi, parliamo della disposizione dell'aeroporto, diviso in due terminal: 1 e 2. Il terminal 2 interesserà il nostro sbarco..(googleEarth)
E' composto da un'aerostazione satellite collegata con uno shuttle automatico all'edificio principale. Tutto quello che bisogna fare ora che siamo sul finger, con le gambe intorpidite e circondati da un mucchio di giapponesi frettolosi è di dirigerci verso la stazione dello shuttle. Saliamo dal secondo al terzo piano dell'aerostazione satellite e troviamo la stazione. Ci sarà da prendere un pò di spintoni perchè assieme al vostro volo ne saranno arrivati altri, magari da Los Angeles o da Seoul, e ci sarà veramente tanta gente e tutti spingono come pazzi per entrare: scoprirete per la prima volta quanti giapponesi sono in grado di entrare tutti assieme nel vagone di un treno.

Sopra ecco la mappa completa del percorso che dovrete affrontare, che poi vedremo in dettaglio: comunque, arrivati all'edificio principale del terminal 2, vi troverete davanti una mega serpentina di smistamento file, dei banchi con dei documenti e un tipo in divisa che vi dice in continuazione "front-rear, front-rear" (forse sapeva dire solo quello) e vi assegna ad un banco dell'immigrazione. Capiremo il perchè del "front-rear" dopo.

Vi verrà voglia di guadagnare il primo banco di controllo passaporti libero disponibile, magari saltando qualche attempato passeggero che vi precede, come sicuramente faranno i vostri compagni di sventura coreani o cinesi, ma NON FATELO. Bisogna prima compilare la "disembarkation card" o carta di sbarco, cioè il documento obbligatorio per chiunque ambisca ad entrare in Giappone e non abbia un passaporto giapponese.

(Picture by Tantek, all rights reserved) Potrete trovarla in questo formato nei tavolini antistanti la serpentina...
Oppure in questo formato leggermente più semplificato...

La carta di sbarco è stampata fronte-retro, e se non la compilate anche dietro si incazzano, ed è questo che il nostro amico agente cercava goffamente di dirci. Sopra c'è il mio esempio di compilazione, ricordate che è assolutamente necessario scrivere la durata della permanenza e il luogo di permanenza. Se andate da amici e non conoscete l'indirizzo, scrivete il nome di uno dei vostri amici, e se andate all'avventura, beh in Giappone è abbastanza difficile e metterete una bella pulce nell'orecchio dell'addetto al controllo passaporti che non vi renderà la vita facile. La parte di sinistra è riservata alla vostra partenza dal Giappone, verrà staccata dal modulo al momento del controllo e pinzata al passaporto.

(Picture by madfuzzy, all rights reserved) Le domande che vi verranno poste in questo lato della carta sono abbastanza bizzarre:
- Siete mai stati espulsi dal Giappone o vi è mai stata negata l'entrata in Giappone? (S/N)
- Siete mai stati giudicati colpevoli di reati in Giappone o in altri paesi? (S/N)
- Siete al momento in possesso di narcotici, marjuana, oppio, stimolanti o altre droghe, spade, esplosivi o oggetti di simile tipo? (S/N)
- Quanto contante avete al momento con voi? (quantità e valuta)
Compilate anche questo late del modulo, e quindi recatevi al banco di controllo passaporti assegnatovi dall'ufficiale di smistamento.
Al punto di controllo fornite la vostra carta d'imbarco, il biglietto e il vostro bel modulo compilato fronte-retro. L'addetto al controllo vi squadrerà, vi farà delle domande soprattutto sulle voci vaghe nella compilazione del modulo, poi quando (speriamo) si convincerà della vostra bontà stamperà e attaccherà questo adesivo nel vostro passaporto.

Nel riquadro piccolo in rosso sono evidenziati i segni del punto utilizzato per attaccare la carta di reimbarco staccata dal modulo. Il visto turistico dura 90 giorni, potete rimanete in Giappone 90 giorni.

Il primo ostacolo è superato, ora scendiamo da una delle quattro enormi scale mobili che seguono il controllo passaporti...

...e raggiungiamo la sala di riconsegna bagagli, dove (speriamo) arriverà la nostra valigia. Ora ci tocca una rottura di palle importante: la dogana. Avviatevi con aria indifferente all'uscita e un tipo con una divisa azzurra vi fermerà e vi chiederà cortesemente se può aprire il bagaglio. I cartelli dicono di collaborare coi doganieri e di essere cortesi con loro. Se avete animali dovrete lasciarli in quarantena per alcuni giorni, se siete malati dovrete rimanere voi in quarantena, se poi non trasportare sigarette, alcoolici, armi, spade, kalashnikov etc il doganiere frugherà con cura dontro la vostra bella valigia ordinata e poi vi lascerà andare via.

Ed ecco l'uscita, siamo entrati in Giappone! (All maps from JAL website, and translated by me)

UPDATE 2008
Rieccomi all'aeroporto di Narita, stessi corridoi, stessa moquette di colore strano, stessa musichetta "classicheggiante" di sottofondo. Questa volta la disembarkation card ce l'hanno data a bordo dell'aereo, e la gentilissima hostess Vloka (non era Giapponese anche se parlava il giapponese alla perfezione con frasi ovunque super-farcite di "mas") si è offerta di risolvere qualsiasi mio dubbio a riguardo. Rimane sempre il dubbio di come compilare il campo "address in Japan" (indirizzo in Giappone): in questo viaggio avrei dovuto stare in 8 alberghi diversi. Per fortuna l'ufficiale dell'immigrazione è stato clemente e mi ha concesso di scrivere il numero di telefono di Shiho.
Ecco la prima novità: dal 20 novembre 2007 tutti gli stranieri che entrano in Giappone, sia via aria che via mare, devono sottoporsi alla scannerizzazione delle impronte digitali e allo scatto di una "foto segnaletica". Si applicano eccezioni per: 1) residenti "speciali" con permesso di soggiorno (non so chi siano questi residenti "speciali", ma i residenti stranieri "normali" non sono esenti dall'identificazione), 2) minori di 16 anni, 3) Diplomatici e simili, 4) persone invitate dal governo Giapponese, 5) persone considerate dal ministero della giustizia Giapponese come da punti 3 o 4.

(Picture from Consulate-General of Japan in New York website, all rights reserved) In aeroporto troverete questi cartelli esplicativi. La procedura è molto semplice, scendete dall'aereo, arrivate al controllo immigrazione, seguite le semplicissime istruzioni dell'ufficiale, rispondete alle sue domande e poi potete, come da immagine, fare la vostra overdose di monte Fuji, pagode di Bruce-lee, geishe e sushi :)



Se non riuscite a vedere il video su questo blog, cliccate qui!!

(Video by the Japanese government) Se capite l'inglese, ma anche se non lo capite, qui tutte le istruzioni, compreso l'avviso di espulsione a tutti coloro rifiutassero di sottoporsi a questi controlli. E' una procedura incredibilmente semplice, davvero veloce ed "indolore", ho davvero poco da dire in proposito!!

Ed ecco il mio visto turistico (quello nella pagina a destra), di validità 3 mesi (+ un giorno). Nel bordo destro della pagina sinistra c'è una parte della disembarkation card di quest'anno, pinzata dall'ufficiale dell'immigrazione. La parte sinistra della disembrakation card è riservata al giorno della ripartenza dal Giappone, e rimane pinzata al passaporto fino a quel momento.

Ed ecco la novità che non mi aspettavo e che mi ha fatto perdere tempo in dogana: ora è obbligatorio compilare anche il modulo di dichiarazione doganale. Quindi se ve lo porgono in aereo, prendetelo e compilate anche questo...

Questa è una copia in inglese che ho "rubato" dai mazzi a disposizione dei passeggeri nella hall dove si ritirano i bagagli: la dogana sta tra voi e l'uscita ora. Nela pagina frontale ci sono i campi da riempire con le informazioni personali: il numero o l'identificativo del volo col quale siete arrivati in Giappone e l'aeroporto dal quale siete partiti (o se siete arrivati in nave, il porto); la data di arrivo in Giappone; nome; cognome; indirizzo in Giappone (il solito numero di telefono...); la vostra nazionalità; il vostro impiego; la vostra data di nascita; il numero del vostro passaporto e il numero di persone che formano il vostro gruppo o nucleo familiare (si può compilare una dichiarazione anche per una famiglia intera).

Nel primo riquadro:

- Il punto 1 vi chiede se trasportate articoli proibiti (controllando il lato B, questi sono:narcotici, droghe, stimolanti, armi da fuoco con relativo munizionamento (...), esplosivi o materiale per armi chimiche, banconote, monete o titoli contraffatti (...), materiale osceno o immorale o materiale pedo-pornografico, articoli che infrangono proprietà intellettuali o copyrights (cioè articoli o abbigliamento contraffatti). La stessa domanda vale per il trasporto di articoli soggetti a restrizione, che sempre secondo l'elenco sul retro sono armi da caccia, armi da soft-air e spade, animali o forme vegetali protetti (coccodrilli, cobra, tartarughe, avorio, muschio, cactus (...) etc, animali vivi e piante, prodotti da macellazione, vegetali commestibili, frutta, riso etc (per questi è necessaria la quarantena previa ispezione doganale.

- Il punto 2 vi chiede se trasportate articoli eccedenti il limite per il Tax-Free, che sempre secondo gli elenchi sul retro sono: massimo 3 bottiglie della capienza massima di 760ml di bevande alcooliche; 400 sigarette (sia per gli alcoolici che per le sigarette è ammesso il possesso per individui di età superiore ai 20 anni); 2 once di profumo (circa 50 grammi), oggetti di consumo acquistati all'estero per un valore non eccedente i 200.000 yen (tali limiti non sono cumulabili o estensibili per individui componenti un nucleo familiare che non superino i 6 anni di età, per i quali è ammesso il trasporto di oggetti esclusivamente destinati ad un utilizzo personale).

- Il punto 3 vi chiede se trasportate oggetti per scambio commerciale o campioni.

- Il punto 4 vi chiede se siete in possesso di materiale comprato all'estero per conto di terzi.

Il secondo riquadro vi chiede se trasportate contanti, traveller's checks, e qualsiasi altro tipo di titolo monetario, per un valore che ecceda il milione di yen. In caso la vostra risposta sia "si", dovrete compilare un altro modulo.

Il terzo riquadro riguarda il trasporto di oggetti in modalità temporali diverse dal presente viaggio. Vi è poi l'avviso di guai indicibili in caso di falsa testimonianza, e il benvenuto in Giappone!! Nel lato posteriore c'è una tabella per indicare la quantità dei beni soggetti a restrizione in vostro possesso.

Nonostante la compilazione del modulo mi facesse sperare una non a pertura della valigia da parte del doganiere, il suddetto ha proceduto alla suddetta apertura, mettendo sottosopra ogni cosa, ma è stato incredibilmente gentile e disponibile, persino ad aiutarmi a richiuderla (mi ci sono dovuto sedere sopra...).

E anche per quest'anno ce l'ho fatta! Al prossimo update per questo post!!

34 commenti:

davide ha detto...

Ce questo me lo devo leggere con calma....

Weltall ha detto...

Cavolo Nick che super lavoro!!!
Hai spiegato tutto nei minimi dettagli...spettacolari i diagrammi con il percorso da seguire...ma quanto sonno hai perso per fare tutto questo ^_____*?

nicolacassa ha detto...

ho perso un sacco di sonno, poi ho fatto un errore di ortografia nell'HTML e ho perso tutto la prima volta, che rabbia!

Anonimo ha detto...

beh...grazie, sempre molto dettagliato...
mi sa che io avrei saltato di complilare la carta di sbarco (che poi chssà se esiste qlc che risponde sì a certe domande!?)

nicolacassa ha detto...

@dreca> Quello che ho pensato anche io, sono proprio ingenui i Giapponesi se pensano che qualcuno possa essere sincero nella compilazione del retro del modulo(o siamo noi Italiani che abbiamo un pò la cultura del furbacchione!)

Anonimo ha detto...

interessante il post e blog ... chissà forse un giorno ci potrei capitare in giappone !!!

ciao
Andri

nicolacassa ha detto...

@andri> sarebbe un'esperienza incredibile al limite del paranormale, e terribilmente normale allo stesso tempo!

rigelblue ha detto...

per WER, secondo me sì siamo noi in Italia ad avere la cultura del furbacchione e siccome siamo tutti furbi, c'è sempre qualcuno che cerca di esserlo più degli altri. Non credo che i giapponesi si aspettino che un trasportatore di droghe, spade & co. ammetta la verità, all'incirca funziona come in quei siti dove ti si chiede di dichiarare o meno la maggiore età.
Però almeno loro fanno qualcosa, nel nostro paese si può addirittura entrare armati in un tribunale!!!

nicolacassa ha detto...

>rigelbue> Hai proprio ragione!

Claudia Casu ha detto...

Sai che non ricordo assolutamente di aver compilato questo modulo? :(

nicolacassa ha detto...

>Cla> Boh quando sono andato io era così!! :)

SirDiC ha detto...

La storia di quello che vive all'aeroporto e' davvero incredibile.
Sei sicuro che i residenti con permesso non sono tenuti a dare le impronte? A me le chiedono sempre ( ma e' un bene perche' vado nel posto dove c'e' meno fila ^^V)

nicolacassa ha detto...

>SirDic> Per le impronte, così c'è scritto nelle regole, ma se fai meno fila è meglio!! :)

Anonimo ha detto...

Ragazzi perché dovete sempre commentare con argomentazioni in Italia si furbacchioni, non rispettiamo le regole ecc.
Guardate che il Giappone e' uguale.
Gente che non paga le tariffe ospedaliere e che per ogni cavolata fa causa all' ospedale.
Falsi incidenti, ci sono personaggi specializzati nel buttarsi sotto le macchine per chiedere i danni.
Falsi malati che percepiscono indennità ecc.
Tutto il mondo e' paese.
Ma in Giappone c'e' una differenza basilare lo straniero non puo fare il furbo. Il giapponese si.

Anonimo ha detto...

A me la valigia non l'hanno mai aperta, sarà che tutte le volte che arrivo dall'omino della dogana gli faccio vedere subito il biglietto di ritorno e la mail con la stampa della prenotazione dell'hotel prima che lui mi chieda qualsiasi cosa. Sarà questo?

Anonimo ha detto...

Perfettamente d'accordo con luca da osaka.
A me francamente sembra peggio il giappone dell'italia. A parte la cultura falsa e cortese, non so se avete un'idea di quanto siano corrotti i politici, la polizia, i funzionari in genere. Non so se sapete quanto funziona male l'inesistente assistenza sociale per i meno abbienti. O quanto sia radicata la bigotteria nazionalista.
aldo

Anonimo ha detto...

Aldo preferisco dire che siamo alla pari.
Solo non mi piace che la gente debba sempre sputare sul piatto dove ha mangiato per tutta la vita.
Qui in Giappone ci sono anche dei lati buoni.
Certo sulla corruzione scusate ragazzi il Giappone non lo batte nessuno.
Tanto qua se qualcuno viene beccato si suicida e i suoi compagni di merenda se la cavano liscia perché la polizia non indaga oltre.
In Giappone esistono due termini che sono settai (regalo letteralmente) e wairu (letteralmente tangente).
Bene il settai e' un sport nazionale ma alla fine non e' altro che wairu, perché il settai preclude che non vi sia niente in cambio.
Aggiungo che conosco per esperienza centinaia di aziende (non dico tutte) che fanno falso in bilancio, tanto la polizia non controlla e se lo fa prima di venire ti da un bel preavviso di un mese cosi tu puoi fare una bella pulizia.
Ecco esempi di corruzione.
Un ultimo esempio nella mia citta (zona vip e rinomata) stranamente 3 mesi fa a chiuso il reparto di ginecologia e ostetrica nell' ospedale cittadino. Cosi ora non abbiamo questo basilare servizio. Ma stranamente un mese dopo la chiusura (era gia in costruzione da un anno) a aperto una clinica di lusso per mamme viziate.
Che strana coincidenza no?

Claudia Casu ha detto...

La Custom Declaration l'ho compilata anche io, e menomale, visto che l'ultima volta ero davvero carica di alcool... eheheh

Mi piacciono troppo i commenti sui tuoi post e le evoluzioni che compiono nei contenuti :)

Mario ha detto...

Kazu, mannaggia a te, a momenti soffoco con il boccone che stavo mangiando ^^

Mario ha detto...

P.S. Dimenticavo di ringraziare il grande Nic per il solito mitico post!

Andrea Castello ha detto...

Purtroppo il modulo doganale me lo sono sciroppato (però non mi hanno aperto la valigia..). Foto e scansione me le sono perse dato che sono stato lì ad ottobre 2007...fortunello!

Paocin ha detto...

...riguardo la macchinetta per le foto segnaletica e le impronte è proprio caruccia! Sembra un giocattolo per bambini. Purtroppo però non l'ho potuta fotografare!

Paocin ha detto...

>ma stranamente un mese dopo la
>chiusura (era gia in costruzione
>da un anno) a aperto una clinica
>di lusso per mamme viziate.

Eh... ma le mamme viziate (e ele loro figlie che poi cresceranno e diventeranno mamme e mogli) sono il motore dell'economia giapponese!

Anonimo ha detto...

Bellissimo post anche questo.Cambierei una sola cosina comunque: quando scrivi "1) residenti con permesso di soggiorno," che andrebbe cambiato in "1) residenti con permesso speciale di soggiorno," perchè rivolti a coreani di seconda o terza generazione. Anch'io sono residente con permesso di soggiorno ma quest'anno ho già fatto la procedura delle impronte digitali per due volte.

nicolacassa ha detto...

>Luca> Sia il Giappone che l'Italia hanno dei lati oscuri non indifferenti. Dopo tutto questo tempo sto ancora cercando di valutare se siano più sopportabili quelli del nostro paese o quelli del Sol Levante, e non sono arrivato ad una conclusione.

>Fabio> La prossima volta ci provo anche io, visto che sono già a due su due!

>Aldo> E' un argomento sul quale rifletto da tempo, ma sul quale non mi sento di dare ancora un'opinione. Se dovessi scegliere il Giappone come casa, ci penserei mille volte comunque...

>Cla> Da brava Sarda!! :)

>Mario> Mangia piano!! E grazie! :)

>Cinghius> Ma comunque l'identificazione è una cosa molto veloce e anche interessante, a meno che non sia contrario a queste pratiche si sicurezza! :)

>Paocin> Hai ragione! Per le mogli e donne, penso che siano il motore del Giappone per la pazienza e la forza d'animo che mettono nel sopportare la loro vita schifosa.

>Rob> Anche SirDic me l'ha detto, ora modifico!

Anonimo ha detto...

Bravo Nicola,
Da espatriato che ha mollato tutto 2 volte per ritornare in italia dico che se uno riesce a sopportare il lato piu odioso del giappone che non e' altro che il lavoro puo sistemarsi magari meglio che in italia.
Fatto questo sopravvivere per un bel po di anni per poi ritornare come pensionato nel bel paese dove vivra di rendita.
Io ho comprato una casa, ereditero un altra casa spero tra moltissimi anni (voglio bene ai miei suoceri) e a tempo debito comprero una terza casa. Fatto questo se non impazziro nel corso degli anni provvedero affitarne due quando saro in pensione e con gli affitti e le pensioni vivro da riccone in sardegna o sicila.
Questo e' il piano ma dipende sempre se non sbrocchero prima.
Un lato su cui il giappone vince e' la capacita di acquisto e di risparmio cosa che in italia e' ridotta a zero. Comunque a me le valige le aprono sempre ma se dovete portavi salami e tortellini infilateli in una borsa del dutyfree dell' areoporto giapponese di destinazione e nessuno ve la controllera.
Ho contrabbandato di tutto con questo sistema.

Unknown ha detto...

Boh, noi siamo arrivati il 7 marzo, ed in 5 minuti siamo passati dall'aeroporto al Narita Express... nessuna apertura di valigie , nessuno problema...
forse il periodo era relativamente tranquillo anche come numero di persone in ingresso...
i vari moduli ce li hanno dati in aereo a meta' percorso, cosi abbiamo avuto tutto il tempo di leggerli e compilarli con calma... :)

nicolacassa ha detto...

>Luca> Se vieni in Sardegna fammi sapere, io ci vivo!!

>Fabrizio> Allora devo essere sfigato, oppure non si fidano della mia faccia!! :)

Anonimo ha detto...

Caro Nicola se passero per quella bellissima isola ti avviserò.
Pensa che mio zio ha una villa sul mare con un barca li in Sardegna.
Non so dove esattamente.
Questa estate avevo in programma di spaparanzarmi li in Sardegna ma non ho pensato all' incognita giapponesi pseudo stacanovisti.
Si perché la mia mogliettina rappresenta lo stereotipo del super lavoratore giapponese. Non prende le ferie non perché la manda a casa se lo fa ma semplicemente perché se prende le ferie lunghe i suoi colleghi impazziscono senza di lei.
Quindi vacanza cancellata ma la prossima volta le do una martellata in testa e la infilo nella valigia. Poi la scongelo sulle spiagge della Sardegna.
Se un giorno passi per Osaka avvisami che ti faccio uscire con un po di italiani cosi vedi come viviamo. Ciao

Anonimo ha detto...

P.s.
Nicola se puoi guidare la moto ti suggerisco di noleggiarla e fai un po di touring.
Questo week end mi sono perso sulle montagne vicino al biwako. quando alla fine ho acceso il gps ero perso nel nulla non c'erano strade e informazioni.
Bellissimo, scimmie cinghiali e altre bestiacce.

nicolacassa ha detto...

>Luca> Allora ti aspetto qui in Sardegna!

Anonimo ha detto...

Le tue informazioni mi saranno di grande aiuto!...mancano solo 7 giorni al mio arrivo a Tokyo..... già stavo andando nel panico!!!! ^^
Arigato!!!

Amy

nicolacassa ha detto...

>Amy> Sono contento che ti sia stato utile! :)

Alessio ha detto...

Cosa sucedde se dichiariamo d'avere contante? Pago delle tasse aggiuntive? Cosa consigliate di fare?

Altra domanda... come faccio a dichiarare dove starò in Giappone se il mio viaggio prevede varie tappe? Devo dare solo la prima, solo l'ultima o tutte?

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