sabato 13 dicembre 2008

風さわやかに7 (Vento Rinfrescante, parte settima): 合唱コンクール1 (Gara di cori, parte prima): 夜汽車(Treno Notturno)


Se non riuscite a vedere il video su questo blog, cliccate qui!!

Settima parte di さわやかに(Kaze sawayaka ni - Vento rinfrescante), il filmato scolastico incredibilmente rimediato dal sottoscritto in un angolo nascosto della videoteca di Shiho. Si tratta del filmato celebrativo di fine anno scolastico 1997 o 平成9(Heisei kyū nen - nono anno Heisei) secondo il calendario Giapponese, della 富士学校(Fuji Chū-gakkō - Scuola media Fuji), nella 埼玉(Saitama-ken - prefettura di Saitama).

Questo video in particolare è stato girato nel 1996, come dice il titolo in sovrimpressione all'inizio: 平成8度(Heisei hachi nen-do - l'Anno 8 dell'era Heisei) infatti è il 1996. Nelle scuole Giapponesi si usa istituire le 合唱コンクール(Gasshō konkuuru - gare di cori): tutte le classi della scuola partecipano, ci sono le eliminatorie e le finali. Innanzitutto bisogna dire che le classi in Giappone sono raggruppate non in sezioni, come in Italia, ma in "gradi", come in America: quindi se in una scuola media Italiana ci sono 8 sezioni con 3 classi ognuna, in Giappone ci sono 3 gradi con 8 classi ciascuno. Le eliminatorie delle 合唱コンクール(Gasshō konkuuru - gare di cori) si svolgono internamente ad ogni grado. Nella scuola Fuji nel 1997 c'erano 8 classi per ogni grado: le eliminatorie della gara di cori selezionavano le migliori 3 classi (prima, seconda e terza classificata), e la finale era tra i tre gradi, rappresentati ognuno da gruppi di 3 classi. Il video mostra il gruppo del 第2学年(dai ni gaku-nen - secondo grado), nel quale c'è anche Shiho, che sta a sinistra, nella terza fila, ed è la quarta da sinistra!! L'espressione 第2年(dai ni gaku-nen) è abbastanza formale e si utilizza in occasioni importanti come le cerimonie scolastiche: la maniera usuale per definire il "grado" scolastico in Giapponese è ~生(~Nen-sei - alunno/i appartenente/i all'anno x). I gradi della scuola media in particolare si contano dal primo al terzo, ma alcuni continuano la conta dalle elementari, che hanno 6 gradi, quindi anzichè 1年生, 2年生, 3年生 sono 7年生, 8年生, 9年生.

La canzone s'intitola 夜汽車(Yogisha - Treno notturno), è una delle classiche canzoni da coro scolastico, penso che qualunque giappon6ese l'abbia cantata nella sua vita dall'alto del palco della palestra scolastica. Il testo è abbastanza poetico, nulla a che vedere col linguaggio utilizzato tutti i giorni: questo è il testo in giapponese, con le letture dei kanji in 平仮名(Hiragana) (振り仮名 - furigana) e la sillabazione in Hepburn...

(By nicolacassa, grazie a Marco e a Shiho per aver corretto gli errori!!) E questa è la traduzione (libera) del testo: Nel sogno successivo / presi il treno notturno / io e tutti i miei pensieri /prendemmo il treno notturno / la difficoltà della giovinezza si rifletteva nel vetro del finestrino / il fatto che essa non mi permettesse di vedere fuori non mi fece arrendere/ in un panorama oscuro / nell'intento di cercare qualcosa di nascosto, lì fuori / le memorie del passato non possono essere oneste con me / le abbandonerò ad ogni stazione alla quale giungerò / e quando scenderò all'ultima stazione / spero di sentire finalmente il tepore dell'alba a riscaldarmi.

A seguire gli spartiti della canzone, in caso vogliate suonarla al pianoforte!!






Sono un pò ingialliti ma sono un pezzo unico direttamente dal pianoforte di Shiho...(Grazie al nuovo scanner del padre di Shiho e a Shiho che ha una pazienza enorme con quel fissato del suo ragazzo...)

L'addestramento al canto, sembrerà scontato dirlo, è estenuante (ci sono anche degli sprazzi di pose militaresche, guardate cosa fa questo coro ad esempio...): ci si esercita di solito durante l'ora di educazione musicale, ma la classe di Shiho aveva sogni di gloria e si esercitava prima e dopo lo svolgimento delle lezioni! La classe sceglie tra gli studenti un direttore del coro e un pianista (fin'ora, non ho mai visto in Giappone una casa dove non ci sia il pianoforte...che poi sia lì solo per figura è un altro discorso, ma qualcuno che sa suonare si trova sempre). C'è un sentimento comune che la classe deve possedere per avere successo in una competizione del genere, e si chiama 一致団結する(Icchi danketsu suru), cioè l'agire in gruppo come se si fosse una sola persona. Inutile almeno per ora dilungarsi sui profondissimi significati sociali (giapponesi) di questo fatto, ma si può dire che quest'attività corale, come moltissime altre, proviene da un tempo assai remoto e fa parte di un immenso sistema che continua a formare i Giapponesi non come "individui indipendenti" ma come "parte di qualcosa senza la quale sarebbero nullità". Il primo premio della competizione infatti va al gruppo più coeso "nell'agire nella stessa direzione".

Qui la prima, la seconda, la terza, la quarta, la quinta, la sesta, l'ottava, la nona, la decima, l'undicesima, la dodicesima, la tredicesima, la quattordicesima, la quindicesima, la sedicesima, la diciassettesima, la diciottesima, la diciannovesima e la ventesima parte.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

hehe, l'"amore forzato" per l'uniformità nei cori colpì anche me!!!
^^
un piccolo appunto tecnico: c'è un errore nella traslitterazione dall'hiragana, precisamente la a di "Akirameta" è diventata una o.

forse ti può interessare, se non l'hai ancora letto, il mio post sul concorso di coro scolastico!
( http://ingiappone.wordpress.com/?s=coro )
ciao,
marco

Weltall ha detto...

Ah ah ah splendido! Anche lo spartito! Questa è precisione, grande Nick ^__^

Anonimo ha detto...

Altro che flauto e tanta pazienza, qua si va sul lirico XD
(avevo ottimi voti solo a musica...0% impegno)

Comunque bell'articolo Nicola. Si può dire che qualunque italiano si avvicini al giappone, prima deve aver letto il tuo blog!!

Marco, ho letto pochi giorni fa il post che hai linkato, e deo dire che mi è piaciuto molto, e mi ha alquanto impressionato.

Anonimo ha detto...

Che scemo che sono...Marco, pensavo che avevi linkato un altro post, perché quello a cui mi riferivo io, era quello delle lezioni scolastiche secondo i giapponesi, che si rifà al discorso finale trattato in questo post di nicola!

nicolacassa ha detto...

>Marco> E ce n'erano anche altri due nella traslitterazione e due nel post: avevo scritto "shaku" invece si "chaku" sbagliando anche ilrelativo furigana e avevo dimenticato il "bo" di "noboru"; nel post invece avevo scritto "Gashou" invece di "Gasshou"! Ti ho citato nel testo aggiornato insieme a Shiho che ha beccato gli altri errori! Grazie! Ho letto il tuo post, incredibile, e incredibili anche le gonne delle tue compagne!! Sono sempre stato combattuto dal pensiero di non aver mai fatto un'esperienza del genere di quella che stai facendo tu: avrei veramente trovato quella magia che sembra ci sia o invece avrei finito per odiare il giappone per quello che è realmente? Chi lo sa, di sicuro avrei amato alla follia le gonne delle mie comagne di classe! ^^

>Cuggino> Eh lo spartito è stao veramente un colpo di fortuna!! Shiho ha veramente una pazienza enorme ad aiutarmi nel blog e a scannerizzare anche i suoi spartiti!!

>Taro> Si, lirica pura, e sono solo alle medie... ^^

Anonimo ha detto...

eee addirittura la dedica per un lavoro manchevole...! grazie! ^^
per quanto riguarda il "se fossi andato in Giappone ai tempi del liceo", penso che una risposta te la possa dare: avresti imparato ad amareodiare il Giappone. Perché, davvero, alcuni aspetti sono sinceramente odiosi, non tanto all'inizio quanto quando inizi a vedere che non cambiano col tempo. Per altri aspetti, invece, non puoi fare a meno di fantasticare sul "se noi italiani fossimo più giapponesi...".
Quindi... mi dispiace non poterti dare un parere univoco, ma temo che per noi stranieri in Giappone non ci sia una conclusione armonica nel rapporto con il Giappone (escludendo ovviamente le gonne delle ragazze, che, meschinamente, apprezzo in silenzio... LOL!): io sto adottando il metodo giapponese, cioè, fingo di non vedere, oppure non do molto peso alle piccole discriminazioni che accadono nella vita di tutti i giorni... però devo dire che, se dovessi vivere qui per sempre, finirei col farci caso per forza!
Quindi... non so, sapore dolceamaro, ma sicuramente tendente al dolce!
^^

nicolacassa ha detto...

>Marco> Grazie per la tua opinione. Le gonne delle tue compagne di classe sono davvero corte, nella tua scuola è ammesso che le accorcino? In quella di Shiho non era permesso, infatti lei e le compagne facevano delle foto con la gonna corta tipo servizio fotografico, ma fuori da scuola!!

Anonimo ha detto...

Nicola, perché non fai un post in cui parli delle gonne delle studentesse!?
Magari con solo foto!! XD
Ho proprio sbagliato scuola!! Dovevo andare a studiare in giappone! :P

nicolacassa ha detto...

>Taro> Ho delle foto di Shiho e delle compagne ma non mi permetterà mai di pubblicarle.... :(

Anonimo ha detto...

Se le dici il perché è ovvio che non ti darà il permesso di pubblicarle! XD
Pazienza...rimarremo maniaci del giappone, anzi che delle gonne!! XD

Apparte gli scherzi...un servizio sulle divise, secondo me, sarebbe molto interessante. Anche perché non ne so quasi nulla. So solo che si iniziano a mettere alle medie...:(

nicolacassa ha detto...

>Taro> In effetti ci sono un sacco di cose interesanti da dire, ne parlerò presto!!

Debris ha detto...

Credo che me ne sarei venuto via di corsa da una simile scuola - considerate che appartengo al genere di persona che difficilmente fà scioperi -

...Si deve certamente imparare ad agire in cooperazione ma è bene anzitutto essere persone.

Da adulto capisco la situazione meglio ma è bene che queste metodiche le abbandonino o le integrino. A loro sembra che ottengano dei risultati in effetti non è così.

Qui si vede che ho un'istruzione basata sul mondo greco.Contradditorietà assoluta!

nicolacassa ha detto...

>Debris> Forse è proprio per questo che ci piace il Giappone, se fosse più logicamente attinente al nostro modo di vedere le cose e di concepirle, penso che sarebbe un'altro paese palloso di questo mondo! Adoro la sua unicità.

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