mercoledì 23 marzo 2011

Apriamo gli occhi, terza parte. "Apocalisse" [UPDATED]

(qui la prima e la seconda parte...)

In questa terza parte sarò cattivo, e in supporto a questo mio intento ho chiamato la mia cara amica diavolina Ai Kawakubo che ha messo in atto graficamente e linguisticamente (per quanto concerne la parte Giapponese, visto che la parte scurrile è tutta mia) questa mia folle idea di fare questi cartelli...

(Grazie anche a Ken con la sua dolce metà e a Yoko per l'aiuto) Ormai non si sa più che cosa inventare per mettere in guardia gli Italiani dalle balle della stampa. Avrei dovuto spargere un sacco di questi cartelli in tutta Tokyo così ci sarebbe qualche straniero in più (dei pochi che comunque se ne sono andati) e forse quei noiosi del Maggio Fiorentino non continuerebbero a prolungare il breve momento di notorietà che hanno ottenuto dalla vicenda del terremoto (pensate che ora stanno facendo causa a non-so-chi per il ritardato rientro da Tokyo e la prolungata esposizione alle "radiazioni"...).

Questo cartello di "avviso balle nucleari" è da stampare in grossi formati e piazzare davanti alle edicole e davanti alle sedi delle maggiori televisioni nazionali: appendetelo nelle bacheche aziendali, nella sala mensa! Schiaffatelo in faccia alla nonna che guarda il TG4 e alla sorellina che guarda Studio Aperto! Io pensavo di farci una T-shirt :D

Ma andiamo con ordine:

Oltre a portare via migliaia di vite, lo Tsunami ha colpito duramente la centrale nucleare numero 1 di Fukushima, mandando in tilt il sistema di raffreddamento dei reattori. E' già un miracolo che l'intera centrale non sta stata portata via dal mare, destino toccato invece alle città della costa.

Sin da subito i problemi derivanti dalla difficoltà di raffreddare i reattori sono stati enormi e molto, molto gustosi per i mister-morte della stampa che hanno ricevuto il nuovo giocattolo proprio mentre si gingillavano con la loro catastrofe nuova di zecca. Ma vediamo il gameplay di un paio dei nostri super-eroi scelti a caso:

Il Corriere Della Sera:
L'
11 marzo il rotocalco si tiene cauto, titolando "Radiazioni all'esterno di una centrale". Il 12 marzo in un crescendo scenico titola "Paura nucleare"; il 13 marzo la "paura nucleare" nel pre-titolo si trasforma in "incubo nucleare" e si comincia a scomodare Chernobyl, mentre il 14 marzo si inizia a parlare di scala di gravità ed entrano in gioco gli uccelli del malaugurio Francesi, cito testualmente un passaggio interessante dell'articolo in questione: "Dalla Francia, invece, l'Autorità per la sicurezza nucleare fa sapere che gli incidenti ai reattori nucleari giapponesi dovrebbero essere classificati ad un livello di 5 o di 6 sulla scala internazionale di riferimento che arriva a quota sette e non solo a 4, come le stime giapponesi facevano supporre. Insomma, la realtà sarebbe ben più grave di quanto viene dato ad intendere". Cioè i Francesi, che stanno in Francia e non dentro la centrale a cercare di raffreddare i reattori (e oltretutto sono i principali concorrenti degli Americani e dei Giapponesi nella costruzione di centrali nucleari) dicono che è una catastrofe: e a chi crede il Corriere? Ovviamente alla fonte meno attendibile e più catastrofista... e per dessert nella sezione "scienza" si pubblica un bel dossier sui possibili scenari catastrofici in caso di fusione. Arriviamo al 15 marzo, e finalmente come quando si riesce a defecare dopo una lunga stitichezza, esce la parola "Apocalisse", a caratteri cubitali nel titolo, e messa in bocca ad un oscuro burocrate. Testualmente: "Un'apocalisse. Così il commissario all'energia Ue Guenther Oettinger ha definito l'incidente avvenuto nella centrale nucleare di Fukushima, dove - secondo lui - le autorità giapponesi hanno praticamente perso il controllo della situazione". Che titoli ha quest'uomo per dire ciò? E su quali basi il Corriere prende le sue affermazioni come valide scomodando addirittura la Sacra Bibbia?

(Picture ©DPA from Merkur-Online.de) Günther Oettinger è famoso per essere un abile donnaiolo e per fare, a tempo perso, pure il politico: tentano di non mostrarlo in pubblico, i suoi collaboratori, chissà che fatica per la sua portavoce Marlene Holzner tenerlo a freno e convocare in tutta fretta una conferenza stampa in cui ritrattare le affermazioni del suo allegro assistito. Peccato che la sua scelleratezza abbia fatto praticamente colare a picco il Dow Jones di ben 190 punti in pochi minuti. Ma il Corriere tutto questo non lo dice. Ora che l'ansia per i reattori è andata scemando, il Giappone non interessa più al Corriere, il 19 marzo il Giappone era sepolto a pagina 18, dopo gli articoli sull'attentato a Scilipoti. Ci sarebbe un'altra cosa da dire sul 19 marzo del Corriere, ma la lascio all'ultimo capitolo di questa serie.

Repubblica:
L'
11 marzo parte in sordina: "Allarme nucleare a Fukushima": "L'annuncio ufficiale della "piccola fuga radioattiva dal reattore n.1" è arrivato dal portavoce del governo, Yukio Edano, il quale ha aggiunto che i "tecnici stanno lavorando al problema" - ma il noto quotidiano tifa segretamente almeno per un piccolo rilascio di vapore radioattivo - "la probabile necessità di liberare del vapore radioattivo nell'atmosfera a causa dei gravi problemi al sistema di raffreddamento dei reattori. La fuoriscita del vapore è l'unico modo di allentare la pressione, mentre gli ingegneri cercano di ripristinare il sistema di raffreddamento del reattore principale" ...tanto per sapere con chi si ha a che fare, Repubblica non è mica il Corriere! Infatti se il 12 marzo il Corriere parlava ancora cautamente di "paura", la Repubblica pubblica due begli articoletti titolati: "Giappone, ora il terrore nucleare" e "Fukushima, è incubo nucleare". Niente male per essere solo al secondo giorno. Il terzo giorno Repubblica è un po' spiazzata: allarme in tre centrali, si rifugia in un più rassicurante "Paura nucleare", il 13 marzo sempre "paura", ma nonostante le rassicurazioni del premier Kan cita a testa alta i gufoni Francesi come fa il Corriere, e tira fuori un asso dalla manica: l'ex progettista di centrali nucleari Masashi Goto che sentenzia "si prospetta una crisi gravissima" e "le conseguenze di un'eventuale fusione sarebbero tremende". Sempre in questo articolo c'è una delle chicche del percorso di Repubblica, il "vulcano radioattivo": "Goto descrive lo scenario peggiore, la fusione del nucleo. (...) La reazione sarebbe un'esplosione di materiale solido, che l'esperto descrive come "un vulcano che diffonde materiale radioattivo". (...) Goto conclude paventando il rischio di una reazione a catena, in uno scenario tremendo: "Tutto rischia di essere moltiplicato: ci sono molti reattori nella zona. Ci potrebbero essere molte Chernobyl". Il 14 marzo anche Repubblica linka un articolo sui possibili scenari di una eventuale fusione del nocciolo (teoria, perchè nella storia della tecnologia termonucleare non si è mai fuso il nocciolo di un reattore e non si sa nulla di cosa possa accadere se davvero si avverasse una tale sciagurata ipotesi), mentre il 15 marzo rincara di nuovo la dose con un bel "Incubo nucleare a Fukushima". Sempre lo stesso giorno ecco comparire il vecchio mattacchione Oettinger: "In Giappone si parla ormai di apocalisse. Praticamente tutto è fuori controllo, non escludo il peggio nelle ore e nei giorni che vengono". Anche Repubblica si getta nello sconforto del giudizio universale. Riecco gli esperti francesi che (sempre dalla Francia) avvisano: "Vasca non più sigillata. Secondo André-Claude Lacoste, responsabile dell'Authority per la Sicurezza nucleare (ASN) francese, la vasca di contenimento del reattore numero due "non è più sigillata". Il rischio più temuto è la parziale o totale fusione del nocciolo, la formazione cioè di una massa radioattiva ad alta temperatura, creata da combustibile nucleare, rivestimenti e matrice d'acciaio che racchiude il nocciolo". Ma chi è André-Claude Lacoste?

E' un ingegnere minerario, a capo dell'agenzia nucleare Francese, quindi non proprio imparziale visti gli interessi in campo. Quali elementi ha per dire che la vasca di contenimento non è più sigillata? La TEPCO non dice quasi nulla neanche al governo Giapponese, come può il Sig. Lacoste sapere che la vasca di contenimento del reattore numero due non è più sigillata? C'è stato? Ha le prove? Perchè si dà voce a questa gente? Il 16 marzo Repubblica tiene ancora e sferra un ultimo colpo nel capitoletto "L'inferno delle centrali", dando voce ad un altro illustre disinformato, il responsabile della Commissione Nucleare USA Gregory Jaczko che pur non avendo elementi validi e confermati per dirlo, afferma che le radiazioni intorno ai reattori dell'impianto di Fukushima sarebbero "Letali". Il 17 marzo, per la prima volta, appare la parola "speranza", sempre accompagnata però da un più rassicurante "paura" nello stesso titolo ...e anche Repubblica abbassa i toni e si comincia con la Libia.

Gli altri giornali? Inutile citarli, sempre la solita solfa. Quelli di sinistra picchiano duro "senza se e senza ma" contro il nucleare, quelli di destra fanno il gioco del padrone: qualche quotidiano come "Il Sole 24 Ore" e qualche telegiornale come Sky-TG24 fanno con compostezza e pacatezza il proprio lavoro.

Non sono un esperto di energia nucleare, di radiazioni, di misurazioni, e non ne parlerò in questo post, anche se nel prossimo lo farò grazie alle piccole nozioni apprese oggi da un amico, Enrico, ricercatore al
KEK di Tsukuba. Fatevi un giro nel blog di Luca, in quello di Gianluca e Kanako per farvi un'idea delle dinamiche tecniche dei reattori, delle misurazioni di radioattività nel Tōhoku.

La realtà:

La vera ragione per cui i reattori non si sono fusi: L'incidente di Fukushima è stato gravissimo, uno dei più gravi della storia non tanto per la fuoriuscita di radiazioni, ma per il rischio che si è corso e che si corre ancora, al momento in cui scrivo. Ma guardando oltre i catastrofismi, gli incubi, le apocalissi, gli inferni, le condanne dei Francesi faziosi e del donnaiolo disinformato, tutti puntualmente riportati dai nostri quotidiani, la realtà è una sola:

I reattori non si sono fusi perchè lì c'erano degli eroici cittadini Giapponesi che lavoravano per non farli fondere.

Il 16 marzo Ferruccio Sansa del Fatto Quotidiano macella i tecnici della Tepco: "Chiediamo a cinquanta di voi di restare". E loro hanno fatto un passo avanti. No, non per una promozione, per un premio, perché è inutile nasconderselo: chi resta oggi a Fukushima non avrà il tempo di godersi niente. Chi resta lo fa dimenticando se stesso. Lo fa per la propria famiglia e il Giappone devastato. È un attimo, il tempo di scrivere il proprio nome sul registro della Tepco. E poi basta: una volta entrati a Fukushima I, tornare indietro è impossibile. Il corpo in poche ore assorbirà più radiazioni che in anni e anni. (...) Potevano salvarsi. Inutile, però, ripensarci una volta superati i cancelli di Fukushima. Non serve guardare i contatori geiger appesi alla cintura con le lancette impazzite. (...) Il livello della radioattività rischia di uccidere in poche ore chi è rimasto a Fukushima I”.

Nel panorama giornalistico Italiano però il primo a parlare degli eroi di Fukushima è stato Pio D'Emilia, già il 13 marzo. Il sopracitato Fatto Quotidiano dopo vari tentativi di richiesta di collaborazione al giornalista di Sky-TG24, del Manifesto e del gruppo L'Espresso ha desistito, accodandosi alle altre testate nel riportare all'Italiana un racconto straziante e strappalacrime della loro storia (citato poche righe più su): alcuni di loro sono morti nelle esplosioni di idrogeno, altri probabilmente riporteranno danni mortali per le radiazioni assorbite, ma è solo grazie a loro che quei reattori non si sono ancora fusi. In Italia? Penso che i tecnici Italiani sarebbero fuggiti a gambe levate, lo dico perchè io personalmente sarei fuggito a gambe levate. Forse non sarò mai un eroe nella mia vita, ma loro lo sono.
Loro sono i miei eroi, loro sono gli eroi del Giappone, loro sono quelli che a costo della loro vita hanno tenuto in piedi la loro nazione.

E non sono stati i soli: mia sorella Claudia mi ha informato di questo fatto:

(Fonte Asahi.com) Non l'ha scritto nessuno sui giornali ma il 18 marzo una squadra dei Vigili Del Fuoco di Tokyo è partita per Fukushima con dei mezzi speciali, per tentare di raffreddare i reattori con un getto di acqua continuo.


Non si sono guardati indietro e sono andati senza pensarci due volte in quell'inferno a fare il loro lavoro. E ci stanno riuscendo: i reattori grazie a loro si stanno raffreddando.

E gli sfollati attorno alla centrale? Nessuno ha mai parlato della vera emergenza occorsa dopo lo tsunami nella zona attorno alla centrale: l'evacuazione di centinaia di migliaia di persone per il rischio di fughe radioattive. Tante persone pur non avendo perso la casa sono state costrette a vivere nella palestra di una scuola. E il loro cibo? E la loro acqua? Si parla solo di Tokyo ma lì c'era la vera emergenza. E le radiazioni? Lì ci sono le vere radiazioni. Se lo Tsunami non ha distrutto l'economia del Tohoku centrale, l'ha fatto la centrale nucleare. Le verdure non vengono raccolte perchè nessun grossista le compra, il latte non viene munto perchè nessuno lo beve, e lo stesso vale per gli animali, la pesca. E' una fortuna poi che i media non siano arrivati in massa nel Tōhoku, sarebbe stato un disastro, mi immagino le impertinenti domande alla "Studio Aperto" ai disperati, le foto ad ogni costo, il disturbo delle operazioni di soccorso.

Che io sappia, gli unici giornalisti Italiani che siano riusciti ad arrivare nella costa est per raccontare i fatti in prima persona (non facendo copia e incolla da internet) sono stati il caro Pio D'Emilia (Sky TG-24, Gruppo l'Espresso, il Manifesto) e Stefano Carrer (Il Sole 24 Ore), partiti da Tokyo in aereo, atterrati in una cittadina nella costa nord-ovest, e saliti su un pullmino con una troupe Norvegese (che poi li ha abbandonati in piena emergenza) per attraversare gli appennini e raggiungere avventurosamente e tra mille difficoltà la costa opposta colpita dalla catastrofe. Se volete e potete seguite i reportage di Pio su Sky e leggete gli articoli di Stefano sul Sole 24 Ore: sono obbiettivi e non sono sguaiati, e sono fatti da giornalisti che conoscono il Giappone ed i Giapponesi, cosa non da poco. (Qui uno dei video di Pio, potete vedere gli altri correlati).

La fobia: Le radiazioni sono sempre state circoscritte in un raggio di qualche decina di chilometri dalla centrale, ma i turisti (sottoposti alle stupidaggini) sono comunque scappati, quelli in arrivo (sottoposti alle stupidaggini) sono rimasti a casa, gli stranieri residenti a Tokyo (sottoposti alle stupidaggini) sono scappati allo stesso modo (la minoranza per fortuna), ed il paese e il mondo intero sono caduti in un baratro di terrore palesemente ingiustificato. Quelli che non avevano intenzione di andare via lo hanno dovuto fare per tranquillizzare le famiglie disperate, chiunque abbia avuto un familiare o una persona cara in Giappone è stato ossessionato suo malgrado da continue telefonate e richieste di informazioni da parte di amici e parenti giustamente preoccupati. Il battage giornalistico che ha interessato l'avvenimento è stato poi deleterio per l'economia non solo del Tōhoku, ma dell'intero Giappone.

Purtroppo le campagne di stampa catastrofiste stanno contribuendo a mettere in ginocchio l'economia Giapponese.

Le importazioni sono state bloccate, i turisti sono fuggiti e non tornano, le fabbriche sono ferme per mancanza di approvvigionamenti. Addirittura i sushi bar in tutto il mondo sono in difficoltà, ormai mangiare Giapponese significa mangiare radioattivo, anche se nel cibo che si mangia di Giapponese c'è solo la ricetta o se la gestione dell'esercizio no è Giapponese, ma magari Cinese o Italiana (guardate questo video girato da un'emittente di Cagliari per capire l'entità del problema...). Il problema della fobia non riguarda purtroppo il Giappone, ma il resto del mondo.

"Prodotto confezionato con componenti Giapponesi importati prima della catastrofe dell'11 marzo 2011". Visto e fotografato sabato scorso in una vaschetta di sushi alla Conad della mia città.

La realtà è che in Giappone chi tratta cibo non perfetto soccombe: ricordo nel 2007, il mio primo viaggio in Giappone, passeggiavo per Kamakura. Avevamo raggiunto un incrocio e la persona con cui stavo mi disse che quella pasticceria faceva parte di una immensa catena di pasticcerie, tutte chiuse perchè in una di esse era stato trovato del latte scaduto. La proprietaria della catena si era presentata in TV in lacrime, per chiedere scusa con il classico inchino. PER DEL LATTE SCADUTO!!

La realtà è che in Giappone è impossibile mangiare spinaci radioattivi, pesci radioattivi, latte radioattivo perchè semplicemente interrompono la produzione, ritirano le partite dai supermercati a seconda della provenienza, c'è un controllo incredibile su qualunque cosa, e questo si estende anche all'export.

Intanto Shiho mi ha mandato i mini Cup Noodles, e li mangerò con gusto.

Pio noi ci vediamo a fine aprile ad Udine per il FEFF e per divorare il prosciutto DOK San Daniele da 33cento! :)

(Continua...)

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[Aggiornamento al post precedente]

Ho provato a cercare una qualsiasi traccia di concrete iniziative umanitarie Italiane a sostegno del Giappone, ma al momento nulla di nulla. Ci sono le ingenti donazioni fatte degli Italiani direttamente ad enti stranieri come la Croce Rossa Giapponese (visto che a quanto pare in pochi si fidano della Croce Rossa Italiana), ma
nulla che ci faccia emergere come nazione, oltrechè come cittadini volenterosi. Il Sindaco di Civitavecchia, gemellata da quarant'anni con la città di Ishinomaki, una delle più colpite dal sisma si è attivato per dare il via ad un'azione umanitaria a sostegno della città sorella: è stato fondato il Comitato Pro Ishinomaki. Sembra che Besano, in Provincia di Varese, si sia dimenticata della sua gemellata Minami-Sanriku, nella prefettura di Miyagi, gemellata a sua volta con la Provincia di Roma, anch'essa assente. Se qualcuno fosse a conoscenza di una qualche affidabile iniziativa Italiana, si faccia vivo...

33 commenti:

Nyu Egawa ha detto...

Sei un grande come sempre.. è giusto arrabbiarsi per questo e ti ringrazio per la verità!

Andrea\cloud7 ha detto...

Ciao Nicola complimenti per tutto, tu e tutti gli altri blogger state facendo un grande lavoro.
Cercherò di far capire alle capre che conosco che quel che dicono i giornaletti italiani sono tutte cazzate, ho il permesso di far girare le due locandine?

Fabia ha detto...

Perdonatemi quello che sto per scrivere, non voglio essere cinica o insensibile, anzi, la questione umanitaria ha la precedenza su tutto e tutti; cerco solo un confronto.
Leggevo in questi giorni sui vari siti di informazione economica che un aiuto sensato al Giappone potrebbe derivare dall'acquisto di azioni legate alle imprese costruttrici giapponesi. Sono molti gli economisti che scommettono sulla ripresa economica del paese.
Può sembrare una mossa speculativa (e forse in parte lo è) ma in realtà investire nelle loro imprese significa portare liquidità nel paese e contribuire alla crescita dell'economia Giapponese.
Cosa ne pensate?

BladeVet ha detto...

bravi anche quelli della CNN

http://www.butta.org/?p=6739

le radiazioni a fondo scala sul contatore geiger, testando il livello della batteria dell'apparecchio!

Alexxxx ha detto...

Per quanto sara' un tuo amico
Il giornalista di Sky non mi piace proprio.
e' andato li solo per sperare di documentare la catastrofe nucleare.

Ogni volta che lo vedo mi viene il voltastomaco.

Mu ha detto...

Ho linkato questo post sul mio facebook citando la fonte of course. Magari non lo leggono in molti ma è un bel contropeso alle minchiate sensazionalistiche dei giornalai italiani

loredana sanzone ha detto...

Io comincio a condividere la tua immagine perche sono stufa della gente idiota e disinformata che mi stà attorno.....

Alcune persone ieri mi han detto, "sai che secondo la francia domani arriva in italia la nube tossica dal Giappone?"... non ti dico la mia risposta....

Scigor ha detto...

Ciao, sono Scigor.
Sono a Tokyo ed ancora non sono morto! ^_^
Come altre volte sono d'accordo con te, ed anche io nel mio blog cerco di spiegare come e' la situazione, ma non ti dico le decine di telefonate che ricevo da familiari terrorizzati che credono mi sia gia trasformato in Godzilla. La situazione grave ce', ma e' esagerato farsi prendere dal panico in questo modo. Se l'Italia pensa che siamo gia' tutti condannati, perche' non hanno pensato di venire a prenderci uno per uno da casa per riportarci in patria? E' una cosa che vorrei chiedere all'Ambasciatore (lui ormai e' fuggito a Osaka!).

Anonimo ha detto...

Ciao Nicola, mi chiamo Martina e leggo spesso il tuo blog. Premetto che sono stata anche io in Giappone molte volte. Sono d'accordo su buona parte di quello che tu dici, ma secondo me "scadi" anche tu nell'estremismo opposto, ossia quello di difendere il Giappone sempre e comunque. Il Giappone e' uno dei paesi al mondo che nasconde spesso e volentieri le verita' per mantenere la famigerata calma tra la propria gente, e' sempre stato cosi'. Io, personalmente, non do credito ai sensazionalismi italiani o francesi o americani, ma prenderei con le pinze anche gli scarni comunicati ufficiali giapponesi. E l'atteggiamento di molti degli stranieri rimasti in Giappone, che quasi si "autocelebravano" perche' loro erano i bravi eroi mentre gli altri erano degli stupidi, mi ha irritato almeno quanto i tg nostrani. Spero che tu pubblichi il mio commento nonostante sia controcorrente, e spero di potere avere un dibattito con voi. Un saluto. Martina

Anonimo ha detto...

Ciao,
hai ragione da vendere. I giornali italiani non fanno informazione e corrompono la percezione che il lettore ha del mondo che lo circonda.

Siccome per ragioni lavorative mi trovo spesso a fare i conti con le radiazioni mi sono interessato alla questione ed ho cercato qualche dato che avesse una minima attendibilita' scientifica. Bene, sui giornali non ne ho trovati: sparavano numeri a caso e, soprattutto, senza contestualizzarli. Giusto per dirne una che non verra' mai scritta: i lavoratori del maggio che sono stati trovati "contaminati" hanno preso piu' dose durante il viaggio in aereo che durante tutto il loro soggiorno in giappone.

Un paio di spunti di riflessione:
- mi pare che la centrale sia stata costruita su disegno della general electric (americana) che e' diretta concorrente di areva (francese) che e' a sua volta impegnata nella fallimentare costruzione delle centrali di ultima generazione (vedi la saga della centrale di Olkiluoto, Finlandia).
- i tecnici italiani, come quelli di tutto il mondo, sarebbero rimasti li'. Se lavori con quelle cose sai quanto sono pericolose e sai che e' tuo compito (soprattutto morale) rimanere li' e cercare di limitare i danni. Anche a costo della vita.
- la scarsita' di informazioni fornite da tepco ed il ritardo nella decisione di introdurre acqua di mare nell'impianto di raffreddamento (presumo significhi danneggare pesantemente l'impianto) dovrebbero fare riflettere sul pericolo che si corre ad affidare a capitali privati (che quindi vogliono realizzare utili) impianti cosi' potenzialmente pericolosi e delicati.
- da italiano al corrente della situazione di sfascio e corruzione in cui versano le istituzioni e gli organismi di controllo, tremo al solo pensiero di una centrale nucleare costruita da anemone, balducci, caltagirone (e altri), gestita da benetton o tronchetti provera (giusto per citarne due) e controllata dall'onnipresente bertolaso.
- da italiano (o meglio, europeo) abituato alle truffe alimentari avrei consigliato di stare lontano da frutta, verdura, latte e formaggi freschi. Se i giapponesi sono piu' seri di noi nell'eliminazione delle derrate alimentari contaminate allora non vedo perche' privarsi dell'insalata.
- da piemontese un po' avvinazzato sconsiglio di bere l'acqua. Ma non perche' contaminata... ;-)

Buoni mini Cup Noodles (qui, purtroppo, introvabili).

G.

Anonimo ha detto...

E che dire di chi ha moglie Giapponese in Italia, bombardata di notizie faziose, e costretta a farsi tranquillizare dai genitori residenti a pochi passi (non solo) dalla centrale? Le notizie in Italia (e non solo) sono affidate ad una massa di delinquenti. Fate schifo!!

Antonio

Elisabetta ha detto...

Questo era su Repubblica oggi (o, almeno, io l'ho visto oggi)...

http://tv.repubblica.it/dossier/giappone-terremoto-tsunami/gli-eroi-di-fukushima-al-lavoro/64700?video

Dani ha detto...

Ciao Nicola, hai chiesto di segnalarti una qualsiasi attività che portasse il nostro Paese in risalto sul piano delle donazioni (od interventi di aiuti significativi) per il Giappone, ad oggi o trovato solo che il gruppo FIAT ha versato prima 100.000 euro alla croce rossa italiana e successivamente altri 100.000 euro, per un totale di 200.000 euro.

Eviterò di commentare questa "notizia".

Ti posto anche i link dai quali ho preso l'informazione:
http://carscoop.blogspot.com/search?updated-max=2011-03-18T12:58:00-04:00&max-results=20?&max-results=20
http://www.quattroruote.it/news/commenti.cfm?codice=332936&inizio=1&da=1
http://www.blitzquotidiano.it/italia/piemonte/torino/torino-oggi/fiat-dona-mila-euro-1819334/
http://it.notizie.yahoo.com/19/20110318/tbs-giappone-fiat-industrial-dona-altri-7e999a9.html

Dani ha detto...

Aggiornamento del commento precedente. Ho trovato anche questo:
Della Valle (tod's - hoogan) dona 900.000 euro a favore del Giappone.

Al solito cito le mie fonti:
http://www.blitzquotidiano.it/italia/calcio/della-valle-dona-900mila-1808902/
http://www.golosariapiazzetta.it/index.php?action=index&p=61&art=26974

nicolacassa ha detto...

>Nyu> Grazie mille, troppo buono :)

>Andrea> Grazie per esserci! :)

>Fabia> Davvero non saprei, sono proprio una nullità in economia. Penso che innanzitutto siano solo le imprese di quella zona ad essere in difficoltà, le altre stanno benissimo perchè in Giappone la vita continua.

>Silvio> haha, e c'è chi prende la CNN come una bibbia...

>Alexxxx> Puoi dirglielo personalmente, ha appena comentato nel comment box di Facebook ai piedi del post :)

>Mu> Grazie mille!

>Loredana> hehehe

>Scigor> Magari sei diventato un super-eroe! Puoi volare? :D

>Martina> Questo spazio è di tutti, a meno che non ci siano attacchi violenti o spam non cancello mai i commenti! Se leggi un po' il mio blog, magari gli articoli passati, noterai che sono estremamente critico verso la società Giapponese. Ho già parlato di alcuni difetti di essa e ho in cantiere altri articoli interessanti a riguardo. Te ne linko alcuni:

http://nicolaingiappone.blogspot.com/2009/11/i-lati-oscuri-del-giappone-intervista.html

http://nicolaingiappone.blogspot.com/2007/12/la-polizia-giapponese.html

http://nicolaingiappone.blogspot.com/2007/12/i-fascisti-giapponesi.html

Concordo con te sul fatto che la pacatezza sia importante. Grazie per aver commentato e spero di poter avere una tua replica :)

>G.> Mi pare che siamo d'accordo su quasi tutto: sui tecnici, nel posto dove lavoro i colleghi di domenica, soprattutto d'estate vanno in malattia per andare al mare. Se lo fanno i miei colleghi, figurati che sfilza di malattie ci sarebbe in una centrale nucleare in difficoltà...penso che l'Italia sia tutta uguale e che non ci sia speranza: è una posizione estremista la mia ma dettata da un profondo sconforto per tutto quello che mi accade attorno, dalla situazione del nostro governo, alla delinquenza, alla maleducazione, alla prepotenza dei cattivi sui buoni, etc.

>Antonio> Io abito in Sardegna, qui abbiamo basi militari cariche di uranio impoverito, gente che muore ogni giorno di tumori, e parlano della infima radioattività di Tokyo...

>Eli> Grazie interessantissimo!!

>Dani> GRazie, è molto utile sapere queste info! Le giro a Gianluca e Kanako che sul loro blog stanno compilando un elenco di donazioni fatte da ditte ed associazioni private.

Anonimo ha detto...

Non capisco eprchè il mio commento sia scomparso. Comunque per notizie serie e comunque allarmanti vi rimando alla agenzia Kyodo. Che è l'ansa giapponese, da cui i ns "giornalisti" hanno fatto copia e incolla. E' stata la stessa kyodo a parlare di "partial meltdown": e secondo voi che cosa significherebbe "fusione parziale"? E poi non sono le centrali che si fondono ragazzi ... qui (come sottolineato da altri lettori) state cadendo nell'errore opposto: sottovalutare una situazione molto grave.
Ecco il link della Kyodo, dove potete leggere tutte le notizie a partire dall'11 marzo. E sono notizie molto gravi. http://english.kyodonews.jp/

Anonimo ha detto...

Ciao di nuovo Nicola, sono Martina. Grazie per i link, li ho letti e sono interessanti. E' che troppo spesso ho l'impressione che la gente veda tutto bianco o tutto nero (con il Giappone o control il Giappone), dimenticando il grande ostracismo che da sempre il governo giapponese applica nei confronti dei suoi cittadini. E, ribadisco, ognuno e' libero di fare cio' che meglio credere, ma non mi piace questo atteggiamento che sto vedendo spesso da parte di chi e' rimasto in Giappone di sminuire la vicenda come se fosse un avvenimento normale e quotidiano. Un saluto!

Anonimo ha detto...

"Ieri, incuriositi, siamo andati a farci controllare il livello di radioattività in un ospedale a Mostacciano. Siamo stati i primi del “protocollo Giappone”. Avevamo un livello di microSievert inferiore al “fondo” della stanza in cui ci trovavamo. Questa questione delle radiazioni è molto interessante, in sé, mi sembra di capire che c’è un’energia sprigionata dalle cose che ne irradiano più o meno a seconda di non so bene cosa. Ad esempio il tufo e certi materiali usati per le costruzioni nella zona di Roma sono molto attivi, e alcune zone sono pericolose anche senza centrali atomiche."
(Tratto dal blog di un italiano appena rientrato da Tokyo. Fortuna che qualcuno mette i puntini sulle i.)

BladeVet ha detto...

Vi posto parte di una mail ricevuta oggi dal Giappone, a voi le conclusioni, ditemi se non vi vergognate un po' di essere connazionali ti certi "giornalai"!!
...
Just incase, we’d like to inform you the latest situation about traveling to Japan.
It is all the same as before here at Kansai area. We have no damage from the earthquake.

Needless to say, we do not recommend visiting areas within 30km of the Fukushima Daiichi nuclear complex. To avoid unwanted worries, we recommend following the 80km guideline given out by US, UK and Korea. However, for other areas of Japan(Kyoto is 500km from Fukushima Daiichi nuclear complex), we want you to understand that it is safe to travel, even now.

Gregory Hartl, the spokesman of the World Health Organization (WHO) interviewed in United Nations Office at Geneva and gave comment about the radiation level in Tokyo does not represent health hazard.
http://www.who.int/en/

As for Kyoto, we do not have any direct damage from the earthquake, tsunami or nuclear power plant.
We are located 500km west of Tokyo and the nuclear power plant in Fukushima is 200km north east of Tokyo.
*Italian newspaper recently announced that the radiation level in Tokyo is 0.04ms (which is lower than that of Rome 0.25ms).
*NOTE: Rome's radiation level is absolutely safe
http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=151021

For Japan to recover quickly from this disaster, we kindly ask travelers to maintain the usual visits to Japan.
We, as an hostel, are very much willing to support northeast Japan. However, if all the tourists are gone from Japan, we can no longer exist.
(Unable to support them or even ourselves.)
For this reason, your visit to Japan in April, May, or anytime soon is very much welcomed and needed to support Japan.

*Excessive warnings by the foreign media is slowing this this down. If this continues 2 to 3 months, Japanese people and companies will no longer able to support eachother, financially.

Your support is very much appreciated.
Thank you very much for you time and support.
Best regards from Japan,... ecc

sono inparazzato!
non ho parole.

Elisabetta ha detto...

Nicola, le hai viste le foto scattate nella centrale pubblicate oggi da Repubblica? Le hanno appena mostrate anche su RaiNews.

http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/24/foto/fukushima_le_prime_immagini_dall_interno_della_centrale-14030515/1/?ref=HREC1-1

Ci sono anche quelle dei sub per la ricerca dei dispersi

http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/24/foto/fukushima_le_prime_immagini_dall_interno_della_centrale-14030515/1/?ref=HREC1-1

Gianni ha detto...

Tra i miei colleghi si è diffusa la convinzione che il governo Giapponese non stia dicendo la verità. Addirittura viene paragonato alla vecchia Unione Sovietica! Cose da pazzi.

Sara Bi ha detto...

Sembra che il comune di Besano (Varese) si sia attivato per una raccolta fondi da destinare alla cittadina di Minami-Sanriku (tristemente famosa perchè devastata dallo tsunami). In particolare, tali fondi saranno indirizzati alla ricostruzione di una scuola materna. Il tutto in associazione con il Centro di Cultura Giapponese di Milano. Fonte: TGR Lombardia.

Anonimo ha detto...

Nic,
grande l'iniziativaxD!
sarebbero da affiggere in ogni angolo!
Comunque stamani, il corriere se non sbaglio, ha pubblicato un articolo e ha linkato il muro della vergogna ahah.A sto giro la stanno facendo troppo grossa che è risaltato subito!
Dal canto mio, faccio quello che posso per diffondere le informazioni attendibili che recepisco, per tranquillizzarre o ammazzare un po' di malainformazione ;)

ps: Pio D'Emilia è un grande, mi ha fatto piacere seguire anche i suoi reportage in prima linea, in questi giorni.Se quest'anno ce la facessi a venire al FEFF devo ringraziarvi di persona per tutto quello che fate :D
maruko

piccy ha detto...

ciAO VOLEVO SEGNALARTI QUESTA INIZIATIVA IN FAVORE DEGLI SFOLLATI GIAPPONESI, NON SO SE NE HAI GIà SENTITO PARLARE ;)

http://www.hospitalityforjapan.org/what-is-it/

Faust VIII ha detto...

Ho citato questa tua opera di lotta alla disinformazione anche sul mio blog:

http://chokohamacemetery.blogspot.com/2011/03/jishin.html

Ottimo lavoro!

P.S. Salutami Pio :)))

Anna lafatina ha detto...

Grande Nicola!!
Stai facendo un ottimo lavoro come sempre!! Diffonderò il link ai tuoi post perchè c'è in giro una fobia paurosa!! Una ragazza nel mio forum ha chiesto se può andare a mangiare pesce giapponese a Cagliari (!!!) dopo le notizie sulla radioattività nel mare giapponese...
Sono rimasta basita!!
Sapessero che proprio i giapponesi comprano il tonno dei nostri mari!!!
Per incontrarci mi sa che dobbiamo andare in Giappone visto che qui non ci riusciamo!!!
Scherzo!! Dai appena viene Shiho organizziamo una cenetta insieme?

Unknown ha detto...

Ciao a tutti.
Premetto che convengo sul disprezzo nei confronti di un certo tipo di giornalismo italiano. Da lettore di quotidiani giapponesi (purtroppo dall'Italia mi devo accontentare della sola informazione on-line) mi sento di dire che in Giappone le cose non vanno affatto meglio.

In ogni caso vista la vostra opposizione nei confronti della stampa italiana per chi sia interessato, e sa leggere in giapponese questo mi sembra abbastanza interessante http://www.asahi.com/special/10005/TKY201103240503.html

Una cosa che mi pare strana è che il governo non abbia allestito un sito internet (come è ad esempio quello per i terremoti) con dei DATI in tempo reale che possano dare una visione concreta e completa del problema radiazioni.

Unknown ha detto...

Chiedo scusa per il doppio post.
In effetti ero stato pigro, alcuni dati sono raccolti dal Monbushō, per chi fosse interessato:
http://www.mext.go.jp.cache.yimg.jp/

mranieri ha detto...

la dinsformazione è tanta, ma anche perché di informazioni ufficiali sull'andamento della situazione sono scarse...segnalo questo commento del fisico italiano Baracca, che non cede agli allarmismi, ma denuncia la scarsità di informazioni:
http://www.altracitta.org/2011/03/28/effetto-fukshima-sulle-nostre-tavole-intervista-ad-angelo-baracca/

mamoru ha detto...

Ad essere onesti vale la pena riportare come ci siano comunque dei dubbi sulla gestione delle restrizioni agli alimenti:

http://www.yomiuri.co.jp/dy/national/T110328004308.htm

"For instance, in one prefecture samples of 38 products were tested, and in eight--including spinach--radioactive substances were detected at levels beyond the legal limit. However, as of Sunday no shipping restrictions had been placed on the products. Because the samples all came from one area, the central government was reluctant to apply restrictions to the entire prefecture.
"It's worrying to think consumers might consume products from an area where no inspections [for radioactive contamination] have been conducted," Hashimoto said.

On the other hand, the imposition of restrictions on farm products from all of Fukushima Prefecture means even a city like Aizu-Wakamatsu in the prefecture--which is about 100 kilometers from the Fukushima No. 1 nuclear power plant--is included."

Il limite legale e' comunque cautelativo di parecchio, ma la mancanza di standard uniformi ed un approccio piu' razionale sta creando questi problemi. Nel dubbio di bannare una intera prefettura in alcuni casi non bannano nessuno.

mamoru ha detto...

@mranieri

di informazioni ufficiali ne abbiamo una camionata e mezza, se vieni sul blog di Luca ci manca solo il numero di scarpe che portano i pompieri e poi direi che e' tutto completo.

nicolacassa ha detto...

>Eli> Si le ho viste! Grazie per la segnalazione! Sembra di essere in un territorio alieno! Che impressione!

>Gianni> In effetti qualche dubbio c'è, ma più che altro legato al fatto che la TEPCO non dice la verità: è come se il governo fosse schiavo di questi affaristi da quattro soldi che pur di salvare ilsalvabile in quella centrale stanno mettendo a repentaglio la vota di molti Giapponesi...

>Sara Bi> Grazie per la segnalazione! Grazie mille!

>Maruko> Spero di incontrarti al FEFF! Pio lo vedrai rincorrere il regista Giapponese di turno per qualche intervista, non si ferma mai è un vulcano in perenne eruzione!!

>Piccy> Grazie mille per la segnalazione!! :)

>Faust VIII> Grazie mille per il contributo! :)

>Anna> Pensa che un'amica di una mia amica Giapponese che vive a Firenze è stata fermata da un tipo che le ha detto di tornarsene in Giappone perchè è radioattiva...

Allora ci conto per la cena! La devi addestrare a fare dei bentō belli come i tuoi!

>Valerio> Ci sono tanti punti oscuri in questa vicenda anche da parte del governo Giapponese... chissà. Grazie per la segnalazione!

>mranieri> Grazie per la segnalazione! :)

>mamoru> Grazie per le info! Mamma mia quane cose che non vanno in questa vicenda! Il sito di Luca è una bibbia anche grazie al tuo ottimo lavoro! Consigliato a tutti!!

Anonimo ha detto...

"La vera ragione per cui i reattori non si sono fusi"

I reattori si sono fusi eccome; certo che chi ascolta solo l'industria nucleare (Tepco) lo viene a sapere solo un anno dopo.

"c'è un controllo incredibile su qualunque cosa"

"Incredibile" e' un aggettivo che si presta a interpretazioni differenti e la mia non e' certo positiva. I controlli sono per lo piu' a campionamento e le autorita' si rifiutano di fare etichettare i cibi con la quantita' di cesio radioattivo che ci e' stata rilevata. Anzi, chiedono ai supermercati che offrono alimentari con livelli contaminazione inferiori a quelli ufficiali di smettere.
Quando viene il cesio rilevato supera i limiti il produttore e' invitato a riportarsi a casa la merce (che non viene quindi sequestrata sul posto); che fine poi faccia quella merce non si sa. Se si tratta di riso, per esempio, viene da pensare che possa finire mescolata a riso pulito in modo da stare sotto i limiti e non perderci soldi.

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