lunedì 26 febbraio 2007

Il passaporto, importantissimo!!

Passaporto:
Io l'ho fatto alla questura di Cagliari, si entra dove c'è scritto PASSAPORTI (non è difficile), apre alle 9 del mattino e chiude alle 12:30 se mi ricordo bene. Una discreta fila di almeno un quarto d'ora e un'impiegata sollecita ma gentile ti da il modulo da compilare. inutile dirlo, al sito della Polizia di stato si può scaricare il modulo in PDF compilabile online. A dire il vero questa prima visita alla questura, vista la disponibilità della connessione internet è praticamente inutile. Compilate il modulo in ogni suo campo seguendo le istruzioni allegate al modulo stesso, e ripresentatevi alla questura col suddetto modulo compilato, e la seguente documentazione:
• n°2 foto formato tessera identiche e recenti di cui una autenticata (anche a cura del personale dello stesso ufficio di polizia se si va di persona)
• Attestazione di versamento di euro 44,66 per il libretto a 32 pagine su c/c postale n.67422808 intestato a: Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento del tesoro; la causale è: “importo per il rilascio del passaporto elettronico”
• un documento di riconoscimento valido.
L'impiegato/a metterà tutto in una cartella, e vi dirà di tornare per una data precisa, che all'incirca è trenta giorni dopo, per il ritiro. Il giorno del ritiro, presentatevi alla questura con

• 1 marca per concessioni governative di € 40,29, che si compra dal tabaccaio

Ed eccovi cittadini del mondo con in mano l'ultimo ritrovato della tecnologia, il PASSAPORTO ELETTRONICO a 32 pagine, obbligatorio ed insostituibile per le nuove emissioni dall'ottobre del 2006

sabato 24 febbraio 2007

8 febbraio: Osaka; Milano

Stamattina ultimo giorno in giappone, che tristezza! Svegliato allo station Hotel di Shin Osaka, con Atsushi che ronfava ancora, di malavoglia mi sono alzato, poi tutti alla stazione per prendere il super rapido per l'aeroporto di Osaka-Kansai: mezz'ora e siamo arrivati, dopo aver attraversato un ponte lunghissimo col treno siamo arrivati fino alla stazione dell'aeroporto, un'isola artificiale sterminata in mezzo al mare interno. Appena scesi dal treno ecco la mia giapponese preferita, Masami Nagasawa, che pubblicizza non so che cosa, ormai la si vede dappertutto, in tv, nei manifesti etc! Bellissima!

Ecco il mio aereo, che in onore di Michele si chiama "Sestriere": un Boeing 777-200, che mi ha riportato in Italia in 12 ore e mezza...

Kansai nella nebbia col ponte incredibile più grattacielo sullo sfondo. Ad agosto si apre la pista numero due, e si raddoppia!

12 ore di viaggio, con Miami Vice, Maledizione della prima luna 2, Metal gear solid, train simulator etc passano in fretta. Peccato per il branco di passeggeri russi puzzolenti e rumorosi nonchè antipatici, e per la folla che riempiva l'aereo. Le Hostess dell'Alitalia mi hanno fatto tornare alla realtà italiana, poi l'autista del malpensa shuttle che mandava a cagare uno straniero perchè non capiva come parlava mi ha convinto definitivamente di essere in Italia, è tutto così disordinato e sporco, dopo che torni dal giappone hai una specie di shock! Sono da Vale e qui c'è una gattona malandrona! Muso-Muso!
I miei report dal Giappone finiscono qui, grazie di avermi seguito in questo viaggio! A presto!

7 febbraio: Kyoto; Osaka

Dovete assolutamente vedere la mia colazione di oggi! Io notoriamente sono in un momento difficile a colazione, poi svegliarmi e trovare queste cose...brrr...

Un'immagine molto asiatica del laghetto affianco al Ryokan. Nelle ripidissime montagne sull'altra sponda allevano scimmie! E' vero!

Osaka: un turbinio di suoni e luci, come Tokyo in scala leggermente ridotta, ma con un clima meno serioso e più rilassato. Questo è il ponte da dove gli abitanti di Osaka si tuffano nell'acqua putrida sottostante per festeggiare le vittorie sportive.

Un mare di gente strana, tipi troppo loschi, mafiosi coi loro tirapiedi, macchinoni incredibili (ho visto 5 ferrari 360 Modena parcheggiate affiancate in un garage, e dallo stesso garage è uscito un boss abbronzatissimo in gessato nero con un tirapiedi grossissimo dentro una Maserati quattroporte), ragazze tutte coi capelli uguali (ma le belle ragazze di Tokyo non le ho viste da nessun'altra parte), negozi strafighi e vita: una città da visitare almeno in un paio di giorni. Ah, attenzione alle macchine, qui corrono come pazzi, e poi in scalam obile tenete la destra, non la sinistra come a Tokyo!

Visto che non sapevo che foto mettere come ultima del post, ecco un'immagine del mare di lucenti taxi in attesa alla stazione dei treni di Shin-Osaka, sono uscito dall'albergo stasera apposta per fotografarli! Domani si va all'aeroporto di Osaka-Kansai per prendere il Boeing 777-200 Alitalia che mi riporterà coi piedi per terra! A presto!

6 febbraio: Kyoto, Arashiyama

Allora, oggi sveglia al Century Hotel di Kyoto, abbiamo lasciato i bagagli all'hotel perchè il ryokan dove dobbiamo andare è della stessa catena alberghiera del Century, quindi ce li portano loro. Siamo usciti per andare a visitare un altra vagonata di templi, tra cui uno bellissimo che consiglio assolutamente di vedere se si va a Kyoto: il tempio d'oro, rivestito con lamine di oro vero (ogni tanto rinnovano il rivestimento sempre con oro vero, l'ultimo restauro risale a qualche decona di anni fa). Circondato da un giardino perfetto in ogni filo d'erba e da un laghetto, è uno spettacolo da togliere il fiato.

La sera siamo arrivati ad Arashiyama, un quartierino molto caratteristico a sud di Kyoto, attaccato alle montagne: qui c'è il nostro ryokan, che nella foto di sopra è la costruzione col tetto a spioventi a destra (la costruzione ritratta in particolare è il ristorante del ryokan, dove abbiamo mangiato).

E' un vero peccato che fosse buio, perchè dalle finestre di questa saletta privata si ha una vista unica del lago, e poi vestiti così, mangiando stranezze e venendo serviti da una impeccabile e bellissima cameriera in kimono perfetta in ogni respiro che faceva, ci si sente proprio in giappone! Però che scomodo!

Dopo l'ennesima carrellata di PORCHERIE di alta cucina giapponese ci si alza sempre con una fame mostruosa e una sete terribile: allora una bella bottiglia di Suntory CC Lemon, e la soba istantanea comprata in un market tipo Nobody knows. Noriko guarda il barattolo molto interessata!

Al ritorno in camera ci aspettavano i futon, troppo belli! La camera aveva fuori un giardino tipico giapponese privato, che si affacciava su un bosco di bambù, e di notte era tutto illuminato da un sapiente e scenografico gioco di luci! Poi il direttore del ryokan ha saputo del piccolo malinteso con la reception al Century, del quale ho parlato in precedenza, così è venuto a scusarsi in camera mia, personalmente, inchinandosi quasi fino a terra, incredibile! Mi mancherà la cortesia giapponese, e me ne accorgerò appena entrato in quell'aereo Alitalia! Domani si va ad Osaka! A presto!

5 febbraio: Kyoto

Templi, templi, templi, nient'altro da dire. Kyoto è così, oltre a più di un milione di abitanti!
Pranzo da Misono, che fa la famosa bistecca di Kobe. Avevamo un tavolo con una piastra enorme al centro, è arrivato il cuoco Kawabata-san che ci ha cotto la carne davanti agli occhi, assieme ad un mare di aglio e germogli di soia, poi l'ha tagliata a pezzettini per poterla mangiare con le bacchette! Cose incredibili!

Tra tanti templi non so che foto mettere, così ho messo una foto che mi è piaciuta moltissimo, una signora in kimono che guardava gli uccelli nel laghetto japanese style! Bello!

4 febbraio: Toyama, Kyoto

Giornata bellissima a Toyama, la neve è completamente sparita e sembra il giorno che sono arrivato, che tempo pazzo! Dopo aver lasciato il Comfort Hotel Toyama e aver salutato la Famiglia Watanabe, Katsuhiro ci ha accompagnato alla stazione per prendere il treno per Kyoto.

A Toyama abbiamo comprato un pasto da viaggio, io chiaramente ho preso quello a base di Sushi, ed eccolo qui in tutta la sua magnificenza, pronto ad essere mangiato mentre fuori scorre la campagna giapponese!

Il treno era un "Thunderbird" della JR (Japan Rail) West, veloce e silenzioso, con le hostess come negli aerei, i tavolini e i sedili come negli aerei! Ho fotografato questo tra mille paesaggi che mi riportano alla mente Totoro, o The Taste Of Tea, la campagna giapponese coi campi di riso, le casette a ridosso delle colline verdi e le stradine, bellissimo!
In quasi tre ore siamo arrivati a Kyoto, una metropoli sconfinata, che ti accoglie con le ardite e controverse architetture della sua immensa stazione: Questo è uno scorcio, spero si possa intravvedere la grandiosità della costruzione, con scale mobili ovunque, passerelle aeree e lucenti vetrate tirate a specchio. Se volete lanciarvi nello shopping non avete altro da fare che entrare in una di queste passerelle: la stazione ai piani superiori fino all'undicesimo piano è uno sconfinato centro commerciale, con annessi hotel di lusso. Il centro commerciale si fonde con l'architettura della stazione, e arriva fino a due piani sotto terra per proseguire sotto la piazza antistante la stazione, centinaia di negozi, ristoranti, botteghe, ipermercati di lusso, fino a raggiungere la subway station. Un tutt'uno in cui è assai facile perdersi. Abbiamo incontrato Atsushi con capelli incredibili. Nori-chan è andata a fare shopping da sola mentre noi uomini siamo andati al Pachinko per dare un'occhiata: Un casino mostruoso, come in discoteca non ci si poteva parlare, una puzza di fumo impressionante e un gioco idiota perlopiù. Ci siamo recati poi in una sala giochi dove tra gli altri c'erano giochi vecchi tipo street fighter, allora mi sono messo a giocare, come ipnotizzato, l'ho finito due volte con lo stesso gettone, poi ho sfidato Atsushi che si è messo nella postazione dall'altra parte, e l'ho rovinato usando Honda Basonda. Era facilissimo, poi con la manopolina arcade e i tasti da picchiare è tutto più facile!

E questo è il nostro Hotel: Kyoto Century Hotel, un hotel simil-lusso con una hall bellissima, con i corridoi delle stanze che si affacciano su essa, molto rilassante! Atsushi dorme dalla zia, così io ho una camera enorme solo per me. Mi hanno dato anche qui un modem ADSL per navigare. Il personale è molto cortese, la ragazza della reception ci ha accompagnato fino alla camera e ha sollevato la mia valigia con una forza mostruosa, io chiaramente gliel'ho presa per risparmiarle la fatica; poi al mio ritorno stasera c'è stato un piccolo malinteso con la reception, allora Noriko li ha cazziati a dovere e tutto il personale ci si è messo davanti a inchinarsi per domandarci scusa: incredibile! Domani templi a manetta più pranzo in ristorante italiano più altri templi! A presto!

3 febbraio: Gokayama; Toyama

Dopo una cinquantina di kilometri da Toyama, superato un tunnel lungo 9 km si sbuca in una valle strettissima attraversata da un fiume, qui sorge in un fiabesco e incontaminato paesaggio un villaggio piccolissimo fatto di case costruite come si costruivano una volta, coi tetti a spioventi ripidissimi coperti esclusivamente di paglia. Il nome di questo posto è Gokayama, è stato scelto dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità, ed è fantastico, soprattutto dopo le nevicate dei giorni scorsi e con la giornata incredibile di oggi!

Le case hanno al loro interno un focolare seminterrato posizionato al centro del salone principale, una si poteva visitare, a pagamento, e c'era un tipo che cantava la canzone di Toyama con strumenti impossibili. Poi una ragazzina si è avvicinata perchè studia Inglese e per compito doveva parlare con uno straniero, ed eccomi qui! Non mi ricordo il suo nome ma è di Gunma, vicino Tokyo, abbiamo fatto anche una foto insieme, sono popolare!

Foto ricordo nel villaggio tipo Final Fantasy di Gokayama.

Tornati a casa Watanabe, ho portato i quattro bustoni di roba che ho comprato qui e che devo spedire da Toyama per Cagliari: allora la madre è salita in un buco che spariva sul soffitto e ha cominciato a gettare giù scatoloni vuoti per fare i pacchi: ehi, ma allora a casa di Nori-chan c'è una soffitta segreta! Una scala a scomparsa porta qui su, e io mi ci sono fiondato per vedere se c'era qualche fantasma The Grudge, terrorizzato non mi sono accorto che dietro di me c'è una figura bianca inquietante dentro una teca di vetro...

La sera La famiglia Watanabe mi ha offerto una delle cene più indimenticabili e gradevoli di tutto il viaggio: Il ristorante si chiama "ginrin", scritto con ideogrammi impossibili, e se venite a Toyama dovete assolutamente provare il rinomato pesce della baia di Toyama. Vi mostro solo la prima portata: una nave di legno con luce davanti più reti finte e albero con bandiera con scritto qualcosa di incredibile con dentro un sacco di Sashimi (pesce crudo di ogni forma e specie), il freschissimo e rinomato sashimi di Toyama. Vi informo che il dentice che si vede era ancora vivo e si muoveva, cosiccome il calamaro al centro: più fresco di così...

Si, perchè il ristorante Ginrin è fatto in questo modo: un tavolo rettangolare immenso, con tatami e cuscini per sedersi, con al centro passerelle per i cuochi e le cameriere (come da foto), e delle piscine piene di pesci che nuotano, e persino di calamari (dicono che è difficilissimo tenere dei calamari in cattività e il ristorante è famoso per questo). Dei tipi con vestiti impossibili prendono dei retini (visibili poggiati al muro in fondo), ti chiedono quale pesce ti gusta, lo prendono, lo affettano in sapiente maniera e te lo servono, proprio come in Fantozzi al ristorante giapponese! Noi per la cronaca eravamo in una sala adiacente, dietro quelle tende bianche sulla sinistra col simbolo della famiglia che gestisce il ristorante. Le cameriere erano in kimono (guardare foto, ce ne sono due), bellissime, e la proprietaria mi ha accudito particolarmente fornendomi dei cuscini aggiuntivi a causa della scomodità della seduta giapponese per un occidentale. Per la cronaca, quel dentice è finito caramellato, mentre il calamaro è finito fritto in una soffice tempura. Grazie alla Famiglia Watanabe, Otousan e Okaasan per la bellissima e costosissima cena, non oso pensare quanto, e soprattutto per la gradevolissima compagnia, mi avete fatto sentire uno di famiglia anche se sono straniero! Grazie! Domani si parte per Kyoto! Spero di poter scrivere dal prossimo albergo! A presto!

2 febbraio: Toyama

Sveglio: neve, di più! Oggi che si fa?

Ecco una immagine tipica di questi giorni, questa foto è dedicata a Nori-chan che sta un pò male, riprenditi presto!

Il castello di Toyama, in uno sprazzo di sole di questa fredda giornata di febbraio! I corvi ci sono sempre, ovunque!
Ho deciso di pranzare da Uehara, casa di Kahori, così ho preso un taxi da solo, e come tutti i taxi giapponesi aveva porta automatica incredibile e rivestimento in pizzo nei sedili tipo Sekai No Chushin, mancava Aki al mio fianco!

La sera per cena a casa di Osawa-kun, così siamo andati da Hi-Tomato, un "supa" (supermercato) vicino a casa di Nori-chan, ed eccomi che scelgo il sashimi da comprare....buono-buono-buono!

Scatenati sul Nabe preparato magistralmente da Sato e Machiko: Machiko versa coca-cola su Nabe, io vedo scena e vomito sopra nabe, intanto Osawa condisce Machiko per poi mangiarla, Nori-chan gira l'intruglio e Sato da sfogo ai fumi dell'alcool! Bella compagnia! Graze Osawa-kun e Ma-chan per la serata e per Golden Eggs! Incredibile! Domani untimo giorno a Toyama: si dovrebbe andare al "Patrimonio Umanità", Gokayama, a presto!

1 febbraio: Toyama

Stamattina freddo risveglio, qui nevica alla grande, Toyama style, la foto l'ho fatta di mattina, ora ci sono diversi centimetri, forse 20 o 30, sta andando giù bene! Allora niente Kanazawa e ci siamo gettati a capofitto in acquisti incredibili...

Prima tappa Book-Off, dove ho preso coraggio e senza farmi vedere ho fotografato uno dei tanti filari di manga. Come si può vedere, scaffali a dimensione di manga, e sopra lo scaffale di destra impacchettate le serie complete in ordine numerico, per chi vuole comprare tutta un'opera senza perdere troppo tempo. Visto qualcosa di serio, ho già chiesto agli interessati per eventuali ordini!

Dopo aver mangiato in un ristorante Italiano ravioli al gorgonzola e tagliata di manzo con insalata, ecco Nori-chan alla guida della bellissima Nissan di Katsuhiro che consulta l'intelligentissimo navigatore satellitare con funzioni incredibili (tra cui TV e lettore DVD) la strada per arrivare ad un enorme centro commerciale! (notare guida a destra! Stasera ho provato a guidare, col cambio automatico, facilissimo come andare in scooter, difficile prendere le dimensioni a sinistra)

Immancabile la foto a Jusco, chi ha visto Kamikaze girls non può che provare un moto di commozione di fronte a questo ipermercato di abbigliamento low cost!

In un ipermercato di articoli sportivi, eccomi alle prese con la novità che fa impazzire le donne giapponesi: una specie di sella che di muove tipo rodeo, dicono che fa dimagrire, va velocissimo non riuscivo a fermarlo!

Di sera siamo andati con Katsuhiro a mangiare in un ristorante dove ti portavano i pezzettini di carne e te li dovevi cuocere sulla griglia, incredibile! Domani è prevista altra neve, allora di nuovo in giro per negozi con Machiko! A presto!

31 gennaio: Toyama; Kusajima; Nagareha

Oggi è stato il giorno della fantomatica visita alla scuola giapponese! Kusajima-shougakkou. La preside, amica della mamma di Noriko, Watanabe sensei come la chiamano qui, ci ha accolto nel suo enorme ufficio con divanetti alla Lily Shou Shou ed è arrivata una schiavetta che si inchinava ogni volta che entrava che ci ha portato il the. Poi abbiamo visitato tutte le aule della scuola, chimica, musica, taglio e cucito, artistica: qui hanno attrezzature che noi ci sognamo in Italia, e poi la palestra, ho messo la foto proprio della palestra perchè ricorda proprio Slam Dunk, con vetrate, un pò Sekai No Chushin con quella porta bianca scorrevole in fondo! Poi c'era il classico palco dall'altra parte etc! LA preside mi ha regalato due poster bellissimi di Toyama e delle montagne! Grazie mille a lei e alla signora Watanabe per l'intercessione!

Dopo abbiamo incontrato Machiko con la sua fantomatica Nissan Cube celestina come quella di Touch. Siamo andati in ristorante a mangiare, poi via verso le montagne!

Il posto si chiama Nagareha, alpi Giapponesi centrali, 1400 metri, c'era poca gente e poca neve, ma il giusto per fare qualche discesa con lo slittino!

Allora via giù per il pendio, Machiko ha battuto tutti finendo alla fine di questa discesa sulla strada asfaltata strisciando ancora con lo slittino, era l'unica che col rollio riusciva a controllare la traiettoria: io e Sato abbiamo sperimentato quanto sia controproducente frenare coi piedi, perchè ci si inondava di neve fino alle mutande! Noriko faceva degli incredibili testacoda, anzi andava moglio all'indietro che in avanti!

Dopo le incredibili discese eccoci a riscaldarci il culo in una stufa, io stravolto cerco di rifocillarmi con una ciotola di riso dove non c'era riso, e le bacchette erano sigillate...

La serata si è conclusa col mio primo piatto di Ramen, finalmente! Domani a Kanazawa, a presto!

30 gennaio: Toyama

Risveglio burrascoso, dovevano venirmi a prendere alle 12 ma non mi sono svegliato, allora ho fatto tutto di fretta per essere pronto in tempo, ma ho fatto in tempo a fare una foto dalla finestra del mio albergo, ed ecco la vista dal nono piano, giornata fantastica, più caldo che a Tokyo!

Siamo andati al ristorante di Soba della famiglia di Kaho-chan, ci ha accolto la mamma che è stata gentilissima, mi ha regalato pure una bottiglia di sakè! Il ristorante è tipico, coi tatami etc, molto pittoresco. Poi la signora ci ha fatto vedere la cucina dove fabbricano loro stessi la soba, e il coltello enorme personalizzato che usano, con incisi i kanji della famiglia!

Con noi è venuta Ayano, l'amica di Nori-chan, con la figlioletta An-chan, che è qui ritratta in una bellissima foto! Che amore!

Ci siamo poi recati in una collina panoramica dove si vedeva Toyama e le montagne col monte Tateyama che domina il paesaggio! Bello?

In uno dei tantissimi fiumi della città ho visto questo argine che mi ha ispirato molto visto che in film e cartoni giapponesi si vedono scorci del genere, mi sono fatto fotografare e per caso passava un ragazzino in divisa scolastica con la bicicletta! Japanese style!

Se andate a Toyama ANDATE in questo negozio, milioni di manga usati (dalla vetrina si vede un filare di manga), poi libri, dvd, cd, videogiochi, persino PS3 usate (tutto nuovissimo), e ho fatto acquisti incredibili per i quali dovete vedere il post successivo!

Poi siamo andati a rompere le palle a Machiko, l'altra amica di Noriko, che stava lavorando nel negozio di gioielli dove fa la commessa, e tornando ho visto QUESTA in una vetrina: una Honda NSX Type S, vera, non su Gran Turismo! Cose incredibili!

Come bella conclusione dela giornata siamo stati di nuovo a casa Watanabe per una cena a base di Sashimi qui ritratto in tutto il suo splendore (davide non sbavare...). Domani si va a visitare la scuola elementare, poi si sta tutto il giorno con Machiko e forse si va in montagna a vedere la neve! A presto!