giovedì 31 luglio 2008

インスタントラーメン。現役相撲部屋のちゃんこラーメン宮城野部屋流(Tagliolini Istantanei: Il Chanko Ramen delle palestre di Sumo in attività, la ricetta della palestra Miyagino)

Approfondiamo la sotto-tag "Tagliolini Istantanei" della tag "Il Piatto del Giorno" con delle recensioni delle più disparate confezioni di instant noodles e simili!!

Dalla Nissin, ecco il 現役相撲部屋ちゃんこラーメン(Gen-eki Sumō Beya no Chanko Rāmen - Il Chanko ramen delle palestre di Sumo in attività). La Nissin sullo sport del Sumo ha costruito un bel business, sviluppando dei prodotti che rispecchiassero gli stili di preparazione del Chanko ramen il più simili possibile a quelli di diverse famose palestre: nel riquadro bianco c'è scritto 宮城野部屋流(Miyagino beya ryō - lo stile della palestra Miyagino). La 宮城野部屋(Miyagino beya - palestra Miyagino) è famosa per aver allenato uno dei due 横綱(Yokozuna) attualmente in carica, il 69°, al secolo 白鵬翔(Hakuhō Shō), il cui faccione sorridente appare nella confezione. Il suo vero nome è Мөнхбатын Даваажаргал (Mönkhbatyn Davaajargal), è nato in Mongolia l'11 marzo 1985, e nonostate la sua giovane età è la massima carica del Sumo, il quarto straniero della storia a raggiungere questo incredibile primato. Il ragazzo ha 23 anni, è sposato con una sua coetanea, una studentessa universitaria giapponese, e ha dato da poco alla luce un figlio, e dai 62kg coi quali è arrivato in Giappone, ora ne pesa 153, grazie alle tonnellate di ちゃんこラーメン(Chanko-Rāmen) e di ちゃんこ(Chanko-nabe) ingurgitate in sette anni di carriera! E "super-ciccio" significa anche ricco! Chissà quanti soldi ha preso dalla Nissin!!! Ed ecco la versione istantanea del cibo del virtuoso lottatore di Sumo:

Apriamo la confezione fino a metà, facendo attenzione a non togliere via il coperchio: troviamo tre buste colorate, e i noodles secchi sul fondo...

Eccoli schierati sul tavolo!!

Versiamo la busta blu e quella verde all'interno della coppa di polistirolo: sono buste contenenti il かやく(Kayaku), in parole povere il condimento secco che consiste in pezzetti di carne liofilizzati e verdure liofilizzate...

Versiamo acqua bollente all'interno della coppa fino a raggiungere il bordo scanalato, chiudiamo il coperchio e aspettiamo 4 minuti.

Apriamo definitivamente la confezione e versiamo al suo interno la busta rosa, contenente il 液体スープ(Ekitai suupu - brodo liquido), e ne versiamo il contenuto.

Questo chanko ramen non era il massimo, sarà che mi ricordava il brodo di mia mamma, però chissà, magari se ne mangio otto quintali potrei diventare ciccio-bomba, trasferirmi in Giappone e diventare un Dio in terra, con milioni di ragazze adoranti e delle confezioni di tagliolini istantanei su cui mettere il mio faccione!!!

venerdì 25 luglio 2008

Mezzi incredibili Giapponesi: Moto Tamarre, parte prima

Con questo post inizio una nuova e (per me) interessantissima tag: Mezzi Incredibili Giapponesi. I Giapponesi sono estremamente tamarri con qualsiasi cosa abbia un motore a scoppio, anzi, con qualsiasi cosa abbia le ruote, persino le biciclette. L'argomento è talmente esteso che devo dividere la tag in diverse sotto-tag: la sotto-tag di questo post è: Moto Tamarre.
Qui siamo ad 原宿(Harajuku), nell'incrocio 明治神宮前(Meiji jingu-mae) tra la 305° strada chiamata anche 明治道り(Meiji dōri), e la 413° strada, quella che sta esattamente sopra la 明治神宮前(Meiji-Jingūmae eki - stazione di Meiji-Jingumae). Questa è una Suzuki バンバン(Ban-Ban - Van-Van): qui nessuna modifica se non negli indicatori di direzione, ma rimane comunque un modello estremo nonostante abbia massimo 200cc di cilindrata...guardate quella gomma posteriore!!!

Qui siamo sulla 明治道り(Meiji dōri). Attualmente i maxi-scooter sono le vittime più popolari del tuning, in Giappone: questo è un modello che non è mai arrivato in Italia: il Yamaha マグザム(Maguzamu - Maxam), e ne vedrete molti di questi in questa rubrica! E' un maxi-scooter lunghissimo, impossibile da manovrare, ma assolutamente Sci-fi!! Il proprietario di questo esemplare ha montato un bel marmittone stellare, di quelli che fanno tremare l'asfalto: evidentemente la 日本自動車連盟(Nihon jidōsha renmei - Motorizzazione Civile Giapponese) è molto permissiva in materia di rumore, e di modifiche estreme!! Poi il sedile è artigianale, con un ricamo a quadretti, e le pedane sono custom, con un motivo che riproduce delle fiamme; il manubrio è completamente custom...

Sempre sulla 明治道り(Meiji dōri), a nord dell'incrocio 明治神宮前(Meiji jingu-mae). Questo Maxam è "come mamma Yamaha l'ha fatto"...

Qui siamo a 渋谷(Shibuya), nella parte nord-ovest del quartierino di センター(Center-gai), nella circoscrizione di 宇田川(Udagawa-chō). Questo è un Honda フォルツァ(Forutsa - Forza), proprio come quello che c'è anche in Italia, ma opportunamente modificato con super marmitta, delle delicate borchie metalliche sulla fiancata e delle carenature sullo scudo, tanto per farlo sembrare meno pacchiano!! Pure le pedane sono custom. Davanti a questo esemplare è parcheggiata una Vespa! A Tokyo ce ne sono tantissime!!

Sempre nella stessa zona, ecco il master piece di questa puntata: non sono in grado di capire che modello sia, il motore è Yamaha, ma moltissimi pezzi sono adattati, come la sella ad esempio. La forcella posteriore è smisuratamente lunga. La paratia anti-schizzi della ruota posteriore è in condizioni pietose, e la cosa più allarmante sono i freni, entrambi a tamburo, e quello posteriore è collegato al pedale tramite un'asticella che definire "empirica" è un eufemismo! E poi che dire della targa, completamente orizzontale tendente al diagonale verso l'alto? Per ogni necessità, il manubrio è dotato di portaborraccia ciclistico: però che bello dev'essere girare per Tokyo con questa "cosa"!

martedì 22 luglio 2008

円覚寺の方丈と五山十刹制度(Engaku-ji: lo Hōjō e il Sistema Delle Cinque Montagne)

(Picture from Engakuji official site, all rights reserved, modified by nicolacassa) Risalendo il pendio, lungo la stradina principale è impossibile non notare una costruzione molto grande, che sembra essere la principale costruzione del tempio...

Si chiama 方丈(Hōjō). Nonostante la pronuncia di questi kanji sia uguale a quella del cognome del fondatore di questo complesso, tale costruzione non è dedicata nè connessa in alcun modo alla figura di 時宗北条(Tokimune Hōjō)(1251-1284). Il nome 方丈(Hōjō) è composto dal kanji 丈(), che se ben ricordate da qui è il nome di un'antica unità di misura giapponese. Un 丈() sono esattamente 10尺(Shaku). Uno 尺(Shaku) sono 10/33 metri, quindi un 丈() sono 100/33 metri, ovvero 3,0303 metri. L'Hōjō era l'abitazione personale dell'abate, e la regola diceva che 3 metri quadri fossero una grandezza sufficiente per la sua abitazione. Negli anni la costruzione si è diciamo "ingrandita" ed ora viene utilizzata per altri scopi, ad esempio quello di ospitare importanti visitatori come fosse una specie di "suite Zen". Inoltre, vi si svolgono la maggior parte delle cerimonie che hanno luogo in questo complesso, di cui le principali sono: dal 1 al 3 gennaio, la 般若祈祷会(Dai-hannya Kito-e - Cerimonia del nuovo anno); l'8 aprile il 降誕会(Gotan-e), chiamato anche まつり(Hana matsuri - festa dei Fiori), cioè il compleanno del Buddha; gli ultimi 5 giorni di Luglio c'è un corso Zen estivo; il 16 agosto c'è il 山門施餓鬼会(San-mon Segaki-e), una specie di giorno del ringraziamento; i giorni 14 e 15 ottobre c'è il 舎利講式(Shari-ko shiki), il giorno per la celebrazione del dente del Buddha. Di solito nei tre giorni attorno al 3 novembre (2, 3, 4 novembre) c'è pure una bellissima esposizione di tesori e reliquie. Per quanto riguarda le funzioni periodiche e giornaliere, la seconda e la quarta domenica di ogni mese c'è il 日曜説教坐禅会(Nichi-yō Sekkyō Zazen-kai), il sermone domenicale, dalle 9:00 alle 10:00 del mattino...

(Foto di Sato) Una foto della struttura scattata da nord...

Davanti al 方丈(Hōjō) c'è un bel giardinetto (sarà un giardino Zen?), con un bel laghetto (Zen?). Se prendete un elicottero e sorvolate la zona facendo attenzione a non disturbare i monaci, scoprirete che il giardinetto e il laghetto sono costruiti per formare il kanji 心, che si pronuncia in diversi modi, tra cui "shin"e vuol dire tantissime cose tra cui "mente, spirito, intelletto, animo, anima, pensiero, idea, cuore, sentimento, sensazione, etc". Il laghetto si chiama 心字(Shin-ji ike - Lago dell'ideogramma "Shin"), e vai con la fantasia nel nominare le cose!! Nel giardino è piantato un enorme Ginepro, come quelli del tempio 建長(Kenchō-ji), sempre a Kamakura: si dice che siano stati portati direttamente dalla Cina dal prete 無学祖元(Mugaku Sogen)(1226 - 1286). Vi sono inoltre posizionate circa 70 delle 100 statue dedicate alla dea Kannon: ognuna di esse proviene da un tempio diverso, il numero originale di statue aveva la seguente provenienza: 33 dal Giappone occidentale, 33 dal Kanto, e 34 dalla prefettura di Saitama.

Cambiando discorso, leggendo qua e là, mi sono imbattuto in una cosa che mi ha interessato moltissimo: il complesso 円覚(Engaku-ji) fa parte del "sistema delle cinque montagne", ed è in seconda posizione: dunque, io ci sono stato e posso garantirvi che i templi del complesso non corrono nè gareggiano, quindi la prima cosa che mi è saltata in mente è stata una cosa tipo Indiana Jones, con passaggi segreti, trappole, connessioni paranormali tra montagne etc.

Leggendo più a fondo ho trovato la spiegazione, forse non così sensazionale ma allo stesso modo interessante, e purtroppo mi risveglia da quella magia che mi fa pensare che questi bellissimi luoghi del Sol Levante siano delle isole felici. Il 五山十刹制度(Gozan Jissetsu Seido - Sistema delle cinque montagne e dei dieci monasteri) naque in Cina durante la Dinastia Song Meridionale (1127–1279) come network di templi Zen sponsorizzato dallo Stato. Fu introdotto in Giappone durante la reggenza degli Hōjō. Nonostante la resistenza delle sette buddhiste preesistenti la cosa prosperò grazie all'appoggio degli stessi reggenti, una sorta di dittatura militare dell'epoca. Il suo scopo era quello di promuovere lo Zen nel paese, che era sconosciuto in quanto religione straniera, e allo stesso tempo era controllato ed usato dalle caste dominanti del paese per i loro scopi governativi e politici. I templi stessi divennero sedi politiche e la loro dislocazione uniforme nel territorio facilitò il lavoro legiferativo e soprattutto permise ai reggenti di avere un significativo controllo del territorio. I monaci cominciarono a lavorare come interpreti e cancellieri, diplomatici e consiglieri, e la 臨済宗(Rinzai-shū - setta Rinzai) grazie alla collaborazione con lo Shogunato acquisto maggior prestigio, influenza e potere.

La cosa peggiorò a dismisura nel 江戸時代(Edo-jidai - periodo Edo), quando fu creato il 檀家制度(Danka seido - sistema Danka), una forma di schedaura della cittadinanza volta allo sradicamento del cristianesimo nel paese e alla ricerca dei cristani, attuata dalle stesse sette buddhiste che per l'appunto si avvalevano della fitta rete di templi sparsa uniformemente nel territorio. C'è chi paragona il buddhismo del periodo Edo alla Stasi, l'organizzazione di spionaggio della ex Germania dell'Est.

Potremo fare dei paragoni con la storia Italiana, parlando delle influenza religiose nella politica di ogni tempo, ma mi sono promesso di non fare politica, in questo blog. L'Engaku-ji, comunque, a Kamakura sta in seconda posizione! Quale sarà in prima? Torneremo dopo la pubblicità!! (Un ringraziamento a chi ha reso possibile questo post, e che quando leggerà capirà!)

lunedì 21 luglio 2008

京浜東北快速線で新橋から有楽町へ(Linea rapida Keihin-Tōhoku, da Shinbashi a Yūrakuchō)


Se non riuscite a vedere il video su questo blog, cliccate qui!!

Capisco che parlare di templi in maniera prolungata sia massacrante, cosiccome è massacrante andare a vederli, e vederne a decine. Allora che ne dite di una pausa, col naso attaccato al finestrino di un vagone di un convoglio della 京浜東北快速線(Keihin Tōhoku Kaisoku-sen - Linea rapida Keihin-Tohoku)? Potrete vedere il bellissimo paesaggio urbano del tratto tra le stazioni di 新橋(Shinbashi), nella 港(Minato-ku - circoscrizione speciale di Minato), e 有楽(Yūrakuchō), nella 千代田(Chiyoda-ku - circoscrizione speciale di Chiyoda). Un altro post della serie "Il video pendolare a Tokyo", ovvero i video attraverso i quali potete vedere ciò che ogni abitante di Tokyo vede dal finestrino di un treno JR cittadino!!

mercoledì 16 luglio 2008

円覚寺の松嶺院と選仏場と居士林(Engaku-ji: lo Shōrei-in, il Senbutsu-jō e il Koji-rin)

(Picture from Engakuji official site, all rights reserved, modified by nicolacassa) Sono tre templi sui quali non ho molte foto, tutti ad ovest del segmento 山(San-mon - cancello principale) - 仏殿(Butsu-den - sala del Buddha), leggermente soprelevato per via della scalinata che precede il San-mon. I tre templi sono costruiti di un leggero pendio che segue il profilo della montagna.
A sud-ovest del Butsu-den, quasi davanti al San-mon c'è lo 松嶺(Shōrei-in): è un tempio abbastanza grande innalzato in onore dell'abate 淑悦禅懌(Zen-eki Shukuetsu), il centocinquantesimo abate di questo complesso, scomparso nel 1535. al suo interno vi è custodita una statua di 阿弥陀如来(Amida Nyorai), un Buddha celestiale della tradizione Mahāyāna. Questo è il Buddha principale per la 浄土教(Jōdokyō - setta della pura terra), presente per lo più nell'asia orientale. Altre statue, per lo più raffiguranti antichi abati del complesso, qui trovano sistemazione. Nel retro, vi è un piccolo cimitero dove sono sepolte diverse celebrità dello spettacolo e della vita comune, come l'attrice 田中絹代(Tanaka Kinuyo)(1910 - 1977); lo scrittore e giornalista 開高健(Kaikō Takeshi)(1930 - 1989); l'avvocato 坂本堤(Sakamoto Tsutsumi)(1956 - 1989), assassinato assieme a sua moglie 坂本都子(Sakamoto Satokoe) di 29 anni e al figlio 坂本竜彦(Sakamoto Tatsuhiko), di 14 anni, mentre era impegnato in una causa di tipo "class action" contro una setta Buddhista chiamato オウム真理教(Ōmu Shinrikyō), conosciuta come "Aum Shirinkyo" o "Aleph". Si scoprì in seguito che gli autori degli omicidi furono membri della setta sopracitata. La stessa setta fu responsabile degli attacchi col gas nervino "Sarin" nella metropolitana di Tokyo, che causò la morte di 12 persone, il ferimento grave di 54 e il ferimento lieve di 980. Si potrebbe dire che questo sub-tempio è una sorta di "Santa Croce" giapponese. Se volete visitarlo, potete farlo solo dalla secondo sabato di settembre al 30 novembre. L'ingresso è subordinato all'offerta (se così si può definire) di 100 yen (0,60 euro)...

Questo è il 選仏(Senbutsu-), architettonicamente unico nel suo genere perchè coperto da un tetto di paglia di forma piramidale: la sua costruzione risale al 1699. Fino al 1966 fu utilizzato come "palestra" per la formazione spirituale dei monaci.

Questo cartello, davanti al tempio in questione, dice: 大本山円覚寺百観音霊場第一番札所(Daihonzan Enkakuji hyaku kannon reijou daiichiban fudasho - Il complesso Engaku-ji è il primo tra i cento templi in cui è presente lo spirito della dea Kan-non), gli ultimi tre kanji sono la ripetizione del nome del complesso, 円覚寺(Engaku-ji). (Grazie infinite a Kazu-Kura e SHIHO per l'aiuto nella traduzione!!)

Ecco l'interno del 選仏(Senbutsu-). L'ambiente è abbastanza scarno, come fosse una palestra per l'appunto. Al centro troneggia una statua lignea raffigurante 薬師瑠璃光如来(Yakushirurikō Nyorai), abbreviato anche come 薬師如来(Yakushi Nyorai), noto come il "Buddha Della Medicina" o "Maestro Delle Cure": nel buddhismo Mahāyāna è invece "l'aspetto curativo" del Buddha Sakyamuni. I tatami che formano il pavimento sono rimovibili e modulari.

Affianco al 選仏(Senbutsu-), ecco un cartello ancora più difficile!! E' riferito al tempio 居士(Koji-rin), che sta sulla destra in posizione soprelevata. La lettura del cartello, parte nera, a partire a destra, dall'alto verso il basso: 居士林土曜坐禅会毎週土曜居士林午後二時より午後三時半まで予約不要無料学生坐禅会中年末年始休会問合せ0四六七(二二)0四七八(Kojirin doyō zazen kai maisyū doyō Kojirin gogo niji yori gogo sanjihan made yoyaku fuyō muryō gakusei zazen kai cyū nenmatsunenshi kyūkai. Toyawase - Incontro Zen del sabato: tutti i sabati dalle 14 alle 15:30, gratuito e senza bisogno di prenotazione: Chiuso il 31 dicembre e il 1 gennaio. Per informazioni: 0467(22)0478 ). Incredibile, il numero di telefono scritto in kanji!! Ora la lettura della parte bianca: 学生坐禅会円覚慈雲(Gakusei Zazen kai Enkakujiun - Incontri Zen per studenti, Engakujiun), questo è semplicemente il cartello che dice che qui si fanno gli incontri (per chi non ha voglia di leggere tutto il resto! Poi c'è il cartello a forma di casetta per gli uccellini: 境内たき火たばこ禁止鎌倉市消防部円覚文化財を火災から守りましょう(Keidai takibi tabako kinshi kamakura shi shoubou bu engaku bunkazai wo kasai kara mamorimashou - In questa zona non si possono accendere fuochi ed è proibito fumare. Vigili del fuoco della città di Kamakura. Proteggete il patrimonio storico e culturale dal fuoco). Beh evidentemente i templi sono alquanto infiammabili... (Grazie infinite a Kazu-Kura e SHIHO per l'aiuto nella traduzione!!)

Ecco il 居士(Koji-rin), nel quale non si poteva entrare.

Nel pendio dietro, altre costruzioni incredibili, probabilmente le abitazioni dei monaci.

martedì 15 luglio 2008

成田から東京へ車で(In macchina da Narita a Tokyo) 東関東自動車道2(L'autostrada del Kantō orientale, parte seconda)


Se non riuscite a vedere il video su questo blog, cliccate qui!!

E' il 19 gennaio 2007: sono appena arrivato al 東京国際空港成田(Shin-Tōkyō Kokusai Kūkō Narita - Nuovo aeroporto internazionale di Tokyo Narita), nella 千葉(Chiba-ken - prefettura di Chiba), N-chan e Sato sono venuti a prendermi con una Toyota Sienta noleggiata poco prima, e dopo aver guadagnato l'uscita dell'immenso parcheggio multipiano (qui e qui i relativi video-post), stiamo percorrendo la 関東自動車道(Higashi Kantō Jidōsha-dō - Autostrada del Kanto orientale)(qui per maggiori info), gestita dalla 東日本高速道路株式会社(Higashi Nippon Kōsoku-dōro Kabushiki Gaisha - East Nippon Expressway Company Limited): quest'autostrada costeggia 成田(Narita), è lunga 74,5km, e corre da 市川(Ichikawa-shi - Ichikawa), nella 千葉(Chiba-ken - prefettura di Chiba), a 茨城(Ibaraki-machi - Ibaraki) diventando la 関東自動車道(Kita-Kantō Jidōsha-dō - Autostrada del Kanto settentrionale). A Ichikawa, verso Tokyo, diventa una 首都高速道路(Shuto Kōsoku Dōro - Metropolitan expressway. Erano le mie prime ore in Giappone, ed ero preso dallo stupore per qualsiasi cosa vedessi: rivedendo il filmato mi accorgo di esclamare stupefatto "guarda quel cartello" (a circa 27" dall'inizio): era un enorme cartello che riproduceva uno svincolo, alcuni tratti di strada al suo interno erano accesi di giallo o di rosso: penso fosse un indicatore del congestionamento di tale svincolo...cose incredibili!! Poi i più attenti avranno certamente notato che tutte le macchine nella corsia opposta hanno i fari allo xenon, chissà magari sono obbligatori in Giappone! Il navigatore satellitare ci avvisa del fatto che siamo vicini all'uscita per l'aeroporto di Haneda (47" dall'inizio), siamo quasi arrivati a Tokyo, e dice testualmente: まもなく羽田方面です(Mamonaku Haneda hōmen desu - La prossima uscita è Haneda). Un altro video della serie "Il Video Automobilista In Giappone" (cliccate sulla tag per vedere anche gli altri)!

giovedì 10 luglio 2008

円覚寺の仏殿(Engaku-ji, il Butsu-den)

(Picture from Engakuji official site, all rights reserved, modified by nicolacassa) Proseguendo oltre il 山(San-mon - cancello principale) verso nord-est, lungo il lastricato, si trova un tempio abbastanza importante nel complesso del 円覚(Engaku-ji)...

E' il 仏殿(Butsu-den - sala del Buddha). Purtroppo quella che si può visitate ne è la ricostruzione, effettuata nel 1964. Il Butsu-den infatti andò completamente distrutto nel 関東震災(Kantō dai-shinsai - Grande terremoto del Kanto) nel 1923. La placca in legno tra i due cornicioni riporta la scritta 大光明宝殿(Daikomyohoden), incisa con la riproduzione della calligrafia del 後光厳天皇(Go-Kōgon-tennō - imperatore Go-Kogon)(1336-1374).

(Foto di Sato) In lontananza si possono vedere due turisti (io e N-chan) che si affacciano all'interno del tempio. Di solito l'ingresso è proibito, ma c'è sempre una cassa con una griglia sopra di essa per le offerte: gli indigeni lanciano la monetina sulla griglia e iniziano a pregare col classico battito di mani....

Un vista verso nord, cioè a sinistra del Butsu-den: il tempio in fondo è il 選堂(Sen-butsu-do).

L'interno del Butsu-den: l'attuale costruzione è in cemento armato rinforzato, e i suoi costruttori affermano che potrebbe resistere senza problemi ad un terremoto simile a quello che distrusse l'originale. Il progetto s'ispira ad uno schema originale risalente al 1573. L'oggetto principale esposto all'interno è la statua del Siddhārtha Gautama, conosciuto anche come Shakyamuni (In lingua Pali vuol dire "Saggio del clan Shakya"), cioè il fondatore del Buddhismo e riconosciuto come il supremo Buddha della nostra era. Il suo nome Giapponese è 宝冠釈迦如来(Hokan Shaka Nyorai - Shakyamuni con la corona di gioielli). La statua è alta 2,6 metri e rappresenta una figura in posizione seduta. Quella di 2,6 metri è la tipica dimensione per le statue del Buddha, e si chiama 丈六(Jō-roku): In realtà quest'unità di misura corrisponde a 4,8 metri, e molte sculture in posizione eretta avevano questa dimensione (da qui la credenza che Shakyamuni fosse effettivamente alto 4,8 metri), 丈() sono circa 3 metri, 六(Roku - sei) è un numerale che si riferisce alla misura di 尺(Roku Shaku - sei "Shaku"): lo 尺(Shaku) è un'antica unità di misura Giapponese, equivalente a 30 centimetri, quindi un 丈() e sei 尺(Shaku) equivalgono al totale di 4,8 metri, infatti 3+(0,30x6)=4,8. Se la statua fosse in posizione eretta, misurerebbe quest'altezza (chiaramente la posizione seduta in Giappone è molto più bassa della nostra, in quanto ci si siede "all'indiana", quindi il raddoppio dell'altezza in posizione eretta è abbastanza verosimile). Normalmente nell'iconografia Buddhista questa divinità è vestita di abiti semplici, ma in questo tempio è ingioiellata a tal punto da essere facilmente scambiata per un 菩薩(Bosatsu) o Bodhisattva, cioè una divinità di tipo diverso (Un Bodhisattva è un individuo che ha raggiunto l'illuminazione o Karma ma che ha fatto la scelta di rimanere sulla terra per aiutare gli esseri viventi). In questa statua, la parte della testa è più antica rispetto al corpo, risalendo alla prima metà del quattordicesimo secolo. Il corpo è frutto di un restauro ricostruttivo del 1625. All'interno vi sono altre statue di minore importanza che raffigurano il 梵天(Bonten) e il 帝釈天(Taishakuten): la loro costruzione risale al 1692. Il soffitto è decorato con un dipinto che si chiama 雲竜の図(Unryu no zu - disegno di nuvole), e raffigura un drago tra le nuvole: fu dipinto da 守屋多々志(Moriya Tadashi) sotto la supervisione di 前田青邨(Maeda Seison)(1885-1977), uno dei più grandi pittori contemporanei Giapponesi.

Sempre a sinistra del tempio, il complesso prosegue in salita con altri templi....

(Picture by Sato) La secchezza di questi rami spogliati dall'inverno fa risaltare la perfezione architettonica degli ordini superiori del Butsu-Den... (come sono romantico..)

Il Butsu-den visto dal suo lato anteriore-sinistro. In questo tempio si svolgono diverse funzioni, e queste sono le principali: Il 15 febbraio c'è il 涅槃(Nehan-e - Il Giorno del Nirvana), cioè l'anniversario del giorno in cui il Buddha Gautama raggiunse il 涅槃(Nehan - Nirvana) passando in un'altra dimensione; il 5 ottobre c'è il 達磨大師毎歳忌(Daruma Taishi Maisaiki), l'anniversario della morte del Buddha; il 15 dicembre c'è il 成道(Jodo-e), cioè la festa del giorno in cui il Buddha ricevette l'illuminazione; il 31 dicembre in parallelo col tempio 弁天堂(Benten-do) c'è il 除夜念誦(Joya Nenju), cioè la celebrazione di fine anno. Per quanto riguarda le attività giornaliere, ogni giorno al Butsu-den si svolge il 暁天坐禅会(Gyoten Zazenkai), cioè l'incontro Zen della mattina: in estate (da aprile a ottobre) dalle 5:30 alle 6:30, in inverno (da novembre a marzo) dalle 6:00 alle 7:00.

martedì 8 luglio 2008

円覚寺の山門2(Engaku-ji, il San-Mon, parte seconda)

Ed ecco il 山(San-mon) in tutto il suo splendore: Una specie di portale simbolico, in questo caso a due livelli, con la parte superiore che include degli ambienti, costruito completamente in legno, e come molti altri templi Giapponesi vanto assoluto e orgoglio nazionale, perchè costruito senza neanche un chiodo: tutti i pezzi sono incastrati secondo uno schema perfetto. Inutile dure che la complessità di questa costruzione, unita alla consapevolezza del fatto che sia un enorme gioco d'incastri, ti lascia a bocca aperta! Del 山(San-mon) del 円覚(Engaku-ji) nessuno riporta la data di costruzione originaria, neanche l'opuscolo che viene fornito all'acquisto del biglietto, ma di certo si sa che fu ricostruito nel 1783, nel terzo anno della 天明年号(Tenmei nengō - era Tenmei)(1781-1789), sotto il 光格天皇(Kōkaku-tennō - imperatore Kokaku)(1771-1840). Quindi un terremoto o più probabilmente un incendio avevano distrutto la costruzione originale, e quella che abbiamo oggi risale a 225 anni fa. Fu il precedentemente citato sacerdote 誠拙周樗(Seisetsu Shuchō) ad avviarne la ricostruzione. La placca in legno apppesa sotto il cornicione del livello superiore, reca in incisione la riproduzione della calligrafia 円覚興聖禅(Engaku Kosho Zen-ji), scritta dal 伏見天皇(Fushimi-tennō - imperatore Fushimi)(1265-1317) in persona.

Ora, non che io sia un esperto di architettura Giapponese, ma mi sento di dire che questa è la vera entrata del tempio, per diversi motivi: è allo stesso livello "altimetrico" dei padiglioni più importanti; è assolutamente imponente, proprio come dovrebbe essere un "vero ingresso imponente", e poi se sei lì non puoi fare a meno di passarci sotto, non perchè non ci siano degli spazi ai lati, ma perchè se sei lì, ci vuoi passare sotto, punto.

(Picture by Sato) E qui sono dolori, perchè questa sicuramente non la sapete: state camminando tranquilli col naso all'insù sotto le maestose colonne di legno del cancello, e vi sentite un pò come Atreyu (il protagonista del film "La Storia Infinita") che passa il cancello delle sfingi, fate le vostre foto un pò intimoriti da cotanta storia, e "BAM", ecco un bel trave di legno del peso di qualche tonnellata che sbarra la strada, si proprio a voi, proprio mentre stavate per votarvi all'ascetismo di questo silenzioso monastero. Ebbene si, potete vederlo nella foto qui sopra, ci si può inciampare sopra! Se fossimo in Italia la 626 non lo permetterebbe! Superato lo sgomento iniziale, magari ci scappa anche una foto, magari pensate "forse i monaci vogliono tenersi in esercizio con un pò di salto al trave": ma poi siete sopraffatti, vi sentite stanchi pensando al tempo passato in piedi sul treno per raggiungere Kamakura, al tempo di attesa in stazione sempre in piedi che alla fine non è molto ma voi avete la sciatica, il mal di schiena etc, allora mettete il vostro bel piede sul trave (che tra l'altro non è bassissimo, saranno quei 40/50 centimetri buoni) e lo scavalcate. Ora possono accadere tre cose:

1) Non vi vede nessuno e la passate liscia;

2) Se avete degli amici Giapponesi che vi accompagnano, si metteranno le mani nei capelli e si getterannno verso di voi per placcarvi ed evitare che continuiate a calpestare quel maledetto trave;

3) Vi vedono i monaci, che non sono amichevoli come i vostri amici, e vi cazziano!

Si perchè nei cancelli dei templi, come questo, nelle soglie delle porte delle stanze interne dei templi e nelle aperture in generale ci sono sempre o un listello o un grosso trave di legno, per terra, ed è assolutamente VIETATO calpestarli! Dovete agilmente saltarli in caso l'altezza non vi consenta di effettuare un passo normale, o semplicemente oltrepassarli senza sfiorarli. Sono completamente all'oscuro del motivo di tutto ciò, cosiccome sono all'oscuro di altri aspetti della vita del povero turista-fai-da-te all'interno dei templi Giapponesi, come ad esempio del perchè non si possa utilizzare il cavalletto in un certo tempio a Kyoto (ma questa è un'altra storia), comunque se dovessi avere degli update aggiornerò il post!

(San-mon), con traduzione in Romaji, proprio per noi turisti fai-da-te!

Ecco una cosa che mi ha affascinato moltissimo: la scaletta quasi segreta che porta di sopra! Sono sempre stato affascinato dai passaggi segreti! Nel piano di sopra c'è una cappella che ospita le statue di 観世音(Kanzeon), il Bodhisattva della Grande Compassione e di un 阿羅漢(Arakan), una specie di "apostolo" della religione buddista.

Superato il cancello, ecco cosa vedete se vi voltate verso di esso. Notate il passaggio lastricato? All'ingresso gli avvisi richiedono di camminare solo nei lastricati, a quanto pare questi vogliono proprio che passiate sotto il cancello!! Buona fortuna!!

(Picture by Sato) Un'altra foto del cancello!

sabato 5 luglio 2008

円覚寺の山門1(Engaku-ji, il San-Mon, parte prima)

(Picture from Engakuji official site, all rights reserved, modified by nicolacassa) Subito dopo l'ingresso dal 総(Sō-mon - cancello esterno), si possono scegliere due vie: sicuramente, la più interessante è quella attraverso la monumentale scalinata a destra, affiancata da degli alti cedri, che introduce con una spettacolare scenografia il maestoso 山(San-mon)...

Il 山(San-mon) è un'enorme costruzione in legno comune a molti templi Zen: l'esemplare in questione è un 二重(Nijuu-mon), cioè un cancello a due livelli con un falso tetto inferiore che circonda la struttura in corrispondenza della separazione dei due livelli, e come copertura un 入母屋屋根(Irimoya-yane), che è un tetto a due falde spioventi che nella parte inferiore si trasforma in un tetto a quattro falde spioventi lasciando così due luci triangolari nei lati o nelle facciate a seconda della sua disposizione (nel San-Mon ad esempio le luci sono posizionate nei fianchi). Questo tipo di copertura, tipica degli edifici 入母屋造(Iri-moya zukuri) fu introdotta in Cina, assieme al Buddismo stesso, all'incirca nel sesto secolo, e in giappone ebbe una eccezionale popolarità e diffusione durante il 鎌倉時代(Kamakura-jidai - Periodo Kamakura) che va dal 1185 al 1333. Nelle costruzioni religiose Giapponesi solitamente la parte a doppio spiovente della copertura sovrasta il nucleo centrale, chiamato 母屋(Moya), mentre la parte inferiore a quattri spioventi sovrasta il corridoio anulare esterno, chiamato 廂(Hisashi): Nei cancelli monumentali, vista la tipologia di edificio, non c'è un corridoio anulare esterno, e le falde del tetto sporgono anche per alcuni metri al di fuori dei muri perimetrali.. Questa è la scalinata che introduce il cancello...

Foto ricordo sulla scalinata (una delle mille che mi hanno scattato...)

(Picture by Sato) Eccone un'altra ancora: i Giapponesi hanno una vera predilezione per le foto, e ancor più per le "foto ricordo", cioè quelle foto nelle quali si appare davanti al monumento o la cosa che si desidera conservare a futura memoria. Allora se chiedete a qualche giapponese di scattarvi una "foto ricordo", beh vi aspetterà una mini sessione da set fotografico: il vostro fotografo improvvisato dirà はいチース(Hai-chiisu), l'equivalente del nostro "cheese", e scatterà. Dopo ogni scatto vi mostrerà lo schermo della fotocamera e vi chiederà se vi piace. Se invece chi fotografa sarà un vostro amico, allora sarà una raffica di scatti ad investirvi. per questa scalinata ho almeno 6 foto!! Magari sul momento potrà sembrarvi eccessivo, anche perchè ci potrebbe essere una fila di persone che aspetta per farsi fotografare proprio in quel punto, come mi era successo a 京都(Kyōto), ma al vostro ritorno, sarà piacevole avere di che scegliere tra le vostre foto!!

A destra della scalinata, ecco l'ambiente dal quale sono circondati i templi, una vegetazione apparentemente spontanea, ma accuratamente governata da incredibili tecniche di giardinaggio; i recinti poi, assolutamente fatti in bambù!

Piccole steli votive vicino alla scalinata...

Ancora vegetazione...

(Picture by Sato) E per la gioia degli amanti della vegetazione, ancora vegetazione! Prossimamente, le foto del 山(San-mon) e qualche retroscena su di esso!

giovedì 3 luglio 2008

円覚寺の総門2(Engaku-ji, il cancello esterno, parte seconda)

Un pò di storia su questo complesso di templi zen: Circa settecento anni fa, nella 文永年号(Bun-ei nengō - Era Bun-ei) e nella 弘安年号(Kōan nengō - Era Koan), il giappone era stato attaccato per due volte dalla mongolia. Questa fu la peggiore crisi nazionale che il Giappone aveva mai incontrato nella sua storia. Il reggente 時宗北条(Tokimune Hōjō)(1251-1284), di fatto il dominatore del Giappone e immensamente devoto al buddismo Zen, infittì il suo già intenso studio di tale religione durante questi anni, per la nazione assai bui e difficili. In questo suo percorso fu seguito dal maestro Zen 無学祖元(Mugaku Sogen)(1226-1286), conosciuto anche come 仏光国師(Bukko Kokushi), arrivato dalla Cina nel 1279 apposta per seguire il suo cammino spirituale. Nel frattempo, la nazione ingaggiò il temibile nemico unita come fosse stata un solo uomo, e sconfisse i mongoli. In seguito a questa formidabile vittoria, Tokimune volle che lo Zen non fosse riservato solo alla sua interiorità, e cosiccome tale pratica aveva dato un supporto ristoratore ed illuminante alla sua mente, lo stesso avrebbe fatto per le migliaia di anime dei soldati sia Giapponesi che Mongoli che avevano perso la vita in battaglia; e allo stesso tempo voleva dimostrare la sua gratitudine al suo maestro Bukko. Per questo scopo, fu progettata la costruzione di questo tempio. Al tempio fu dato il nome 円覚(Engaku) in onore della divinità 円覚経(Engaku-kyō - Sutra della Perfetta Illuminazione), quando all'inizio dei lavori di costruzione, nel 1277, venne posta una stele in suo onore. Per quanto riguarda l'altra parte del nome, 瑞鹿山(Zuirokusan), deriva dalla leggenda che narra dell'apparizione di un cervo bianco durante il sermone d'apertura del tempio pronunciato dal maestro Bukko, e del fatto che tale cervo si era fermato ad ascoltare le parole del maestro: questo avvenimento era stato considerato di buon auspicio per il tempio: 瑞鹿(Zuiroku) infatti vuol dire "Cervo Fortunato". Tralasciamo il seguito, altrimenti vi addormentate, e passiamo ad argomenti più "scottanti": il tempio conobbe il fuoco diverse volte nella sua storia, e conobbe anche un declino temporaneo. Nonostante tutto il sacerdote 誠拙周樗(Seisetsu Shuchō) si impose alla fine del 江戸時代(Edo-jidai - periodo Edo)(1603-1868) e ricostruì il tempio e il monastero per consolidare le basi dell'attuale Engaku-ji: mantenne l'austera atmosfera ascetica per i tirocinanti, portando avandi una profonda restaurazione. Ora l'Engaku-ji è un luogo di assoluta tranquillità, lontano dal rumore di Tokyo e pur di facile accesso da essa, dove diversi circoli di Zazen portano avanti l'antica tradizione, e dove chiunque anche attraverso corsi estivi può esercitarsi. L'Engaku-ji ha ben 18 templi al suo interno.
(Picture by Sato) Questo è il box di destra, il quale passaggio era adibito a 出(de-guchi - uscita).

Alcune costruzioni oltre i parapetto a sud-est...

Rivolgendo lo sguardo ad ovest, troviamo il 桂昌庵(Keishoan)...

(Picture from Engakuji official site, all rights reserved, modified by nicolacassa) Ecco la posizione di questo tempietto all'interno del complesso dell'Engaku-ji...

Era ora di pulizie al 桂昌庵(Keishoan), monaci e monache si chinavano sul liscissimo pavimento di legno per pulire quel poco ancora pulibile. All'interno di questo tempio vi è la 十王堂(Jū-o-dō - cappella dei dieci re), dedicata allo 承先道欽(Shosen Dokin). All'interno vi sono custodite le statue dei "dieci re nell'Ade".

(picture by Sato) Un monaco in tenuta da "massaia", che rovescia un secchio d'acqua fuori dal 桂昌庵(Keishoan)...

Un'altra immagine del tempietto, i monaci erano andati via e mi ero timidamente avvicinato per fotografare...

Il cancello esterno con le biglietterie visto da nord-est.