domenica 13 settembre 2009

Nicola e le assistenti di volo della Japan Air Lines: il volo della verità...

Tra pochi giorni prenderò per la terza volta il volo JL400 (comprato come AZ7788 ma che di Alitalia per fortuna non ha nulla, oltre al codice IATA e al personale di terra a FCO che si spera sia clemente con la mia valigia...), un Boeing 747-400 della Japan Air Lines che vola diretto da Roma Fiumicino a Tokyo Narita. Penso che per qualunque appassionato di Giappone raggiungere Tokyo su un aereo Giapponese non possa che essere il massimo: ci si immerge subito in quell'atmosfera "strana" che fa il sol levante un posto così interessante, si comincia a mangiare del cibo che può in qualche maniera somigliare a quello che si mangerà a destinazione (ma non esaltatevi quello che vi danno in aereo in classe economy non è proprio il massimo...), e chi viaggia per la prima volta su questo vettore e verso questa destinazione può provare la leggendaria cortesia riservata al "cliente" dai Giapponesi.
(Picture by rodney_stich, all rights reserved) In una rara foto sbiadita risalente al 1954, lo strabiliante sorriso di un'assistente di volo della Japan Air Lines. Le assistenti di volo di una compagnia di bandiera sono il biglietto da visita prima ancora che della compagnia per cui lavorano, di una nazione intera.

(Picture by tnwy, all rights reserved) Le assistenti di volo della Japan Air Lines in particolare sono sempre state simbolo di quella infinita ed eterea classe che a mio parere solo le donne Giapponesi posseggono. Ogni loro movimento è permeato di quella femminilità che scopri esistere solo quando conosci una donna Giapponese, e il loro servizio è sempre stata l'applicazione dell'inappuntabile e precisa cura verso il cliente per la quale i Giapponesi potrebbero fare scuola a qualsiasi nazione di questo mondo.

(Picture from JAL calendar) Ogni anno la JAL stampava un calendario dedicato alle sue assistenti di volo, ognuna di loro ha sognato di apparire come miss mese, un esempio di bellezza per le colleghe e una gioia per i clienti (maschi). Ora il calendario non lo stampano più (da quest'anno). L'egemonia conquistata sul mercato nazionale dalla concorrente ANA (All Nippon Airways) e la recente entrata della stessa nelle tratte intercontinentali ha messo in seria difficoltà la compagnia di bandiera (si chiama concorrenza, da noi in Italia non è ancora arrivata...) facendo perdere alla JAL il primato, soprattutto nei cuori del Giapponesi.

Un'immagine già seriamente intaccata dall'apocalittico schianto del Boeing 747-100SR marche JA8119 sul monte Takamagahara il 12 agosto 1985, causato dal distacco nientemeno del piano di coda verticale. Morirono 520 persone e si salvarono 4 donne. I 720 milioni di yen pagati alle famiglie delle vittime come risarcimento, le dimissioni dell'allora presidente della compagnia Yasumoto Takagi e il suicidio dell'ingegnere di manutenzione Hiroo Tominaga (commesso come atto di scusa) non bastarono a levare dalla testa dei Giapponesi quella dannata brutta sensazione di aver visto cadere proprio un aereo della loro amata compagnia aerea di bandiera nel disastro singolo più grave dell'aviazione civile, accaduto a causa di una cattiva e scarsa manutezione del velivolo.

Allora la ANA, con il suo primato di safety, con un esercito di giovani e meno ingessate assistenti di volo, tariffe meno salate e tante altre amenità scavalcò la mitica JAL.

Ma parlavamo di assistenti di volo. Come dicevo, ho volato JAL due volte fin'ora, e in queste due volte ho avuto una non eclatante impressione del servizio ricevuto dalle assistenti di volo. Sia nel volo del 18 gennaio 2007 che nel volo del 19 agosto 2008 ho notato dei lati oscuri: in particolare, una scarsa attenzione da parte delle assistenti di volo nei confronti della clientela non Giapponese.

Qualcuno mi ha preso per matto (anche Shiho che non ci voleva credere), ho "trovato rifugio" nella cortesia di un'assistente di volo tedesca con divisa JAL, di nome Vloka, che prestava servizio nel mio ponte. Ho pure ricevuto un messaggio da un dipendente JAL di nazionalità Italiana e basato a Londra LHR: questo era il messaggio di "Curson": "Non sai che piacere mi ha fatto leggere. Lavoro per la base Londra di JAL, e da "straniero" tra colleghe giapponesi, non posso che essere estremamente d'accordo su quanto sia brutto l'atteggiamento che alcune di loro a volte hanno nei confronti di chi non è giapponese. Sono in minoranza, ma alcune lo fanno apertamente. Sono felice che tu abbia trovato una collega di Francoforte a renderti il viaggio piacevole, e se ti va, fatti sentire da JAL, per ricordargli quanto sia importante l'apporto dei crew stranieri".

Il mistero s'infittiva: si insomma la JAL è comunque al top, soprattutto per noi che siamo abituati agli standard nostrani.

Le assistenti di volo Alitalia, per esempio: un servizio nella maggior parte dei casi all'insegna dell'indifferenza, portato da persone che si pongono come fossero un gradino più in alto del cliente che servono, un'indifferenza che si tramuta in scortesia quando il servizio è espletato nel chiacchiericcio (Quando sono andato a Parigi le gentili signore in verde parlavano di "quella stronza della responsabile turni e assegnazioni", condendo il discorso con una variegata scelta di parolacce). Nei voli di ritorno, sempre effettuati con Alitalia, sparivano tutte non si sa come, in coda all'aereo. E poi ricordo quella bellissima assistente di volo (era davvero bella) che sembrava lì a recitare una fiction tanto era bella e svolgeva male il suo lavoro: serviva il the ai Giapponesi cantilenando aggressivamente una frasettina in Giapponese appena imparata e già storpiata alla terza o alla quarta ripetizione, e prendeva in giro ad alta voce la sua collega Giapponese (in divisa Alitalia) che invece li trattava con tutte le cure possibili. Si, non ci si aspetta nulla dal personale Alitalia, tranne che rompano il meno possibile con la loro presenza in cabina. D'altronde, i problemi per loro sono altri: ad esempio il cercare di dichiarare maternità a Sydney per fare 2 anni di permesso di maternità con la retribuzione da volo intercontinentale (ah l'Italia...), e tante altre amenità che ho scoperto lavorando in un aeroporto (ex) base Alitalia.

E non si vedono neanche le scene da film dell'orrore dei voli Ryanair, come ad esempio quell'assistente di volo ZOPPA che si dirigeva all'aereo qui a Cagliari la settimana scorsa (nulla da dire per la sua condizione, ma per l'evacuazione di un aeromobile non è il massimo).

Nei voli JAL queste cose non potrebbero mai accadere, figuriamoci, ma nella mia continua ricerca del perchè di ogni cosa, mi chiedevo perchè si dimenticavano di servirmi, perchè non mi sorridevano alla stessa maniera di come sorridevano ai clienti Giapponesi, perchè addirittura non emettevano suoni quando mi servivano, cercando di evitarmi come la peste? Shiho mi ha dato le spiegazioni di massima sul fenomeno:

1) La clientela Giapponese è estremamente esigente, tanto è viziata dalla consuetudine di un servizio sempre ineccepibile. Un cliente Giapponese scontento è una grana non indifferente perchè il cliente Giapponese scontento non si ferma alla semplice lamentela, ma va oltre scrivendo lettere ai piani alti etc. Il cliente straniero invece, essendo abituato a standard inferiori e soprattutto capendo che anche quelli che stanno "dall'altra parte del bancone" sono esseri umani, lascia stare e non insiste.

2) Pur facendo corsi di inglese a non finire, le assistenti di volo JAL (come il 99% dei Giapponesi) parlano inglese da cani, quindi fanno di tutto per evitare di farlo. Quest'ipotesi è confermata anche da Kazu, che in uno dei voli da lei effettuati grazie alla sua padronanza della lingua Giapponese aveva rassicurato le assistenti di volo potendo così accedere a quel servizio che invece uno stranero che non conosce la lingua non potrà mai avere.

3) (Ipotesi personale di Shiho) Potrei essermi posto male, magari esprimendomi di fronte a loro con un'espressione aggressiva (come sono sucettibili però..), e questo potrebbe aver causato una chiusura da parte loro (ci si riferisce all'assistente di volo "anzianotta" che mi aveva malamente negato l'acqua nel volo del 2008).

"Allora, ragazze della JAL, io voglio cercare di capirvi, così mi sono guardato questa cosa qui sotto..."

Un ドラマ(Dorama - Drama), cioè una serie televisiva a puntante come se ne vedono tante in Giappone, prodotta interamente dalla JAL. S'intitola アテンションプリーズ(Atenshon Puriizu - Attention Please), sono undici puntate da 45 minuti andate in onda nella Fuji TV tra il 18 aprile e il 27 giugno 2006, più due puntate speciali da 135 minuti andate in onda il 13 gennaio 2007 e il 3 aprile 2008. La storia parla di una ragazza, Misaki Youko (interpretata dalla stessa bravissima 上戸彩(Ueto Aya) che ho disprezzato nel terribile film インストール(Insutooru - Install) del 2004 ma apprezzato alla stragrande in questo lavoro), una rockettara che decide di iscriversi alle selezioni per assistenti di volo della JAL per fare colpo su un amico.

La serie è incredibilmente interessante per chi vuole conoscere la vita delle assistenti di volo della JAL: una vita quasi ascetica sin dai primi giorni di corso. Le ragazze vengono inquadrate in un disciplina militaresca che impone un'etichetta allucinante: ogni movimento del corpo, ogni accenno vocale, ogni dettaglio della divisa, del trucco e dell'attività lavorativa sono oggetto di studio e di un'estenuante esercizio e ridondante ripetizione. Le istruttrici, tutte ex assistenti di volo, sono severissime (e se lo sono nella fiction, lo sono altrettanto nella realtà, garantito). A partire dagli inchini (ce ne sono di diversi tipi da utilizzare in tante diverse occasioni), addirittura il sorriso è modificato ad esigenza degli standard di compagnia, al prezzo di ore e ore di esercizi. Le aspiranti assistenti di volo e in linea generale anche le assistenti di volo non possono prendere ascensori nè scale mobili, sono tenute a curare l'aspetto e la forma fisica perchè non è previsto un cambio di misura nella divisa, che deve rimanere sempre uguale per tutta la carriera. Solo il servire un bicchiere ad un cliente richiede una gestualità precisamente codificata, e non parliamo del terribile rapporto con le sempai, le assistenti di volo più anziane... e questa è solo la punta di un iceberg (in 11 puntate la nostra Misaki Youko ne passa veramente di tutti i colori).

Al di là di tutte le considerazioni sul drama, mi preme dire che questa serie è stata creata come additivo all'attuale campagna di restauro che la JAL sta attuando per la propria immagine: una compagnia dalla grande storia che si vuole riproporre ai cittadini Giapponesi con il suo stile: l'autorevolezza "della compagnia aerea di bandiera Giapponese", il servizio ineccepibile di affascinanti e preparate assistenti di volo, un parco macchine moderno ed efficiente (una buona parte del drama è dedicato al reparto di manutenzione di Haneda, dove lavora uno dei personaggi chiave della storia). Una compagnia dalla grande storia e dal grande futuro, nella continuità di una tradizione della quale fa un grande punto di forza.

Di sicuro, troverò di nuovo le assistenti di volo vecchiotte che sono di solito dislocate nei voli internazionali della JAL, di sicuro non avrò lo stesso trattamento riservato ad un Giapponese, ma spero, anche alla luce della visione di questa serie televisiva, in qualche modo immedesimarmi nell'inferno che hanno passato, tutte quante, per poter indossare quella divisa, e magari di ricredermi su tanti aspetti che ho già criticato, anche per buona pace di Shiho. E poi questa volta non sarò da solo, ci sarà mio fratello che potrà dare un giudizio a riguardo!

E comunque, che sia bello o no, volare sul JL400 significa che si va in Giappone, e 12 ore passano, alla fine!

21 commenti:

Robe-chan ha detto...

Mi dispiace che tu abbia provato questa sensazione a bordo di un volo JAL. Anche se lavoro per un'azienda costola di questa societa' il gruppo principale e' sempre JAL (che diventera' parte principale della mia azienda proprio dal prossimo 1 ottobre....). Tuttavia, sono proprio io a dirti che anch'io ho avuto la medesima esperienza a bordo degli aerei JAL, fino a quando non davo prova di parlare giapponese, ma pur facendolo venivo sempre trattato su un gradino piu' in basso rispetto alla clientela giapponese.
Shiho-san ha ragione... purtroppo. La clientela giapponese e' molto esigente. Sopratutto, (ahime) al ritorno da un viaggio in un paese straniero dove non sono presenti quei rigidi schemi mentali che caratterizzano la societa' giapponese. Sai meglio di me che salire a bordo di un aereo che batte bandiera giapponese significa stare sul luogo giapponese... come tale avviene la trasformazione di una persona. Una volta andai in Giappone insieme ad un gruppo di giapponesi che avevo frequentato per una settimana. Gente carinissima, educata, sensibile e rispettosa del prossimo (questa e' l'immagine che adorano dare i giapponesi all'estero) ma mai mi aspettavo una trasformazione degna di Mr. Hyde una volta a bordo... Arroganti e irrispettosi con le povere assistenti di volo, dai modi e addirittura con il linguaggio passato dal Sonkei al Meirei. La professionalita' e la bravura delle assistenti hanno pero' tenuto fede alla loro fama. Si sa in Giappone il cliente e' Dio お客様、神様です.

PS. come Drama io adoro Stewardess Keiji - スチュワーデス刑事

Weltall ha detto...

Secondo me questa volta che c'è anche tuo fratello va tutto bene...nel senso che a te ti trattano con gentilezza e a lui gli rovesciano le cose sopra ^__*

Fabiusli ha detto...

Temo molto per la mia prenotazione Alitalia Malpensa-Fiumicino-Narita-Malpensa. Sopravviverò?

L'ultima volta avevo voltato British ed ero stato molto bene...

Ti prego, Nicola, dammi un po' di conforto! ;-)

---Fab

P.S.: Non ho prenotato JAL perché al tempo quella di Alitalia era la migliore offerta (550 A/R tasse incluse).

P.P.S.: Ma è vero che i sedili su JAL sono "a misura di giapponese"? Un'amica che si è recentemente trasferita a Tokyo per motivi di studio si è lamentata di questo nel suo viaggio d'andata.

Luca da Osaka (ora in Tokyo) ha detto...

Nicola lo sai che ho volato con tutte le compagnie e secondo me comunque la JAL e' la migliore senza passare per i paesi arabi.
Io nel mio caso ho sempre avuto assistenti innamorate di me che mi servivano come un dio.
Una volta pure un maschietto mi guadava in modo strano.
Ma comunque il loro modo di parlare e il tono e i movimenti sono aggraziati e studiati.
Anche se ti mandano a quel paese lo sanno fare con classe, voglia comparare la cosa con un assistente alitalia che ti risponde non me scassa.
Le giapponesi ti intortano alla grande con i loro sorrisi aggraziati io penso che riuscirebbero a scarica i volo clienti senza che questi capiscano a cosa vanno incontro usando questi sorrisi e movimenti aggraziati.
Maledette imbonitrici aeree.
Sul discorso dell' incidente chiariamo due punti.
Prima la Jal a scaricato la colpa sul pilota. La sua famiglia per anni e' stata additata come assassini.
Poi un collega pubblico le comunicazioni radio ecc. che dimostravano che il povero pilota aveva battagliato col la bestia per molti minuti nel vano tentativo di governarlo.
Dopo affioro la verita il guaio tecnico.
La boeing scarico la colpa sull' impiegato Jal della manutenzione ma molti pensano a un errore della boeing a monte ma queste sono congietture.
Ciao e buon viaggio

davide ha detto...

Tranquillo Nicola, ci penso io con le hostess giapponesi ;)

Marco ha detto...

ho volato con un 747-400 KAL ad agosto e ho notato anche io questa cosa seppur lievemente e verso fine volo...magari saranno state stanche..

e poi l'unico appunto sul mangiare, la brioches con il formaggio sopra e gli spaghetti al pomodoro con il mais dentro...davvero improponibile eheheh :D, ricordo ancora l'espressione degli altri nello scoprire il ripieno...

sono stati cmq dei voli molto tranquilli anche grazie a loro

ciauuu

Mirtilla ha detto...

Ho volato con la JAL a giugno ed ho notato un crollo di qualità di tutto, tutte le "Amenities" che c'erano nei bagni sono sparite, il catering è peggiorato tantissimo ma in compenso il servizio è ancora ineccepibile! Da mesi si sente che in JAL non se la passano bene, con debiti enormi e polemiche di ogni genere, io spero che non facciano la fine dell'Alitalia perché con tutto il rispetto, un viaggio per Narita con Alitalia non lo rifarei nemmeno a metà prezzo..

nicolacassa ha detto...

>Robe-chan> Ho provato a cercare quel drama ma non l'ho trovati, neanche su "dramawiki" che dovrebbe essere il più completo motore di ricerca! Cosa mi consigli? :)

>Cuggino> hehe che scena memorabile!!

>Fabiusli> Beh, sicuramente noterai la differenza.Per lo meno l'aereo Alitalia ci arrIva, a Tokyo, ma dentro il carro bestiame non è una gran cosa (la cabina del 777 è sterminatamente lunga e senza le discontinuità che sono apprezzatissime del 747-400 della JAL. I sedili della JAL sono come gli altri, nessuna differenza! Ah, e comincia a pregare perchè quelli perdono sempre i bagagli nei transiti a Fiumicino!! L'hanno perso pure a Shiho poche settimane fa!

>Luca> Io l'ho sempre detto, che ci vorrei volare con te! Ho letto che il 747 aveva subito un tail strike nel 1978, e la struttura non era stata revisionata a dovere...

>Deiv> Eccolo qui!! hehehe

>Marco> Eh si, la colazione JAL è da incubo!

>Mirtilla> Concordo con te!! :)

Luca da Osaka (ora in Tokyo) ha detto...

I dati dell' incidente sono un rimasuglio di uno special che vidi qui in Giappone ma a quei tempi capivo poco.
Ma per ogni sicurezza sfrutta a dovere il tuo traduttore parlante (shiho)
http://ja.wikipedia.org/wiki/%E6%97%A5%E6%9C%AC%E8%88%AA%E7%A9%BA123%E4%BE%BF%E5%A2%9C%E8%90%BD%E4%BA%8B%E6%95%85

Per il discorso di volare insieme "Dame" e femene son tutte mie e non le condivido con nessuno ma se vuoi ti passo lo steward che mi fissava arrapato.
Dio che paura che avevo veniva da me ogni cinque minuti e attaccavo bottone. scusa il termini ma mi si strisse il cul e non riusci a dormire per paura di essere stuprato sul volo.
Hahahahahaha

Weltall ha detto...

Mi raccomando Nick "don't feed the troll" ^__*

nicolacassa ha detto...

>Luca> Ma dai! Che orrore!

>Cuggino> ;)

Marco Alioli ha detto...

La prossima volta (JAL o no, servizi scadenti o ottimi) voglio benire anche io!^-^ mi ci porterai, vero? dici che se partiamo con il PA28 o con il Tampico da LIEE ci arriviamo? Ciao, divertiti ed ancora buon viaggio!!

nicolacassa ha detto...

>Marco> Certo che si! Col Tampax o col Piper dovremo fare un bel pò di scali, hehehe

Anonimo ha detto...

Mi dicono fonti giapponesi che la JAL versa in condizioni perigliose assai, sembra sopprimano il volo per Rio de Janeiro fra le proteste di migliaia di nippo-brasiliani, anche il volo su Roma pare in predicato di essere dismesso o fortemente ridotto.

A.

Seaman ha detto...

Buon viaggio Nicola, ricordati tappi per le orecchie, copriocchi, cuscino da viaggio, scelta dei posti con seatguru, melatonina per addormentarsi e per il fuso orario etc etc
Sul Sole 24 di oggi riportano che JAL cancellera' il volo Roma -Tokyo dal prossimo orario ..
Mi ero abituato a vedere il 747-400 JAL decollare dalla 16R a Fiumicino e passare sopra il porto di Ostia verso le 21, 22.. mannaggia..

nicolacassa ha detto...

>A.> Eh si, la crisi :)

>Seaman> Ho già preso tutto, tranne la melatonina (ma cos'è?). Peccato per il JL400, la prossima volta mi toccherà prendere quel cesso di 777 Alitalia...

Seaman ha detto...

La melatonina e' un integratore appunto di.. melatonina che nello specifico e' un ormone che regola i ritmi del sonno. Lo vendono nelle farmacie e anche alcuni supermercati nella forma di compresse. Da quando l'ho scoperto, nei voli a lungo raggio quando e' necessario adattarsi, e' formidabile e la prendo sempre quando devo adattarmi al fuso orario. Ha di solito effetto in un ora e ti induce il sonno. Quindi consiglio sia di prenderla in volo (ovviamente se uno vuole addormentarsi), sia li' in Giappone un ora prima di andare a dormire per evitare di restare svegli. E' ottimo, ed e' una sostanza naturale.

Mirtilla ha detto...

Siii i 777 Alitalia sono terribili! Gli annunci fatti con l'accento romano poi sono un tocco di classe che fa molto trenitalia. :P

The Future of JAL
http://www.japanprobe.com/?p=12708

Enrico ha detto...

Hola Nicola.
Mi ha fatto proprio piacere il tuo post, fino ad ora ho sempre volato con KLM ma prima o poi proverò anche JAL. Le cose che racconti le sto vivendo con la mia ragazza che lavora a Kyoto per una negozio di telefoni cellulari, campo distinto ma concorrenza spietata. Anche lei ha dovuto fare un corso molto severo prima di lavorare e il cliente è ritenuto dio, proprio pochi giorni fa una lamentela (x noi sarebbe una stupidaggine) arrivò ai piani alti creando scompiglio. Mi sembra abbastanza singolare che il giapponese medio sia cosi duro quando passa da lavoratore a essere cliente... Per finire ti consiglio di guardarti anche "Good Luck" dorama su un pilota JAL (Takuya Kimura)di qualche anno fa. Un saluto è un piacere seguire il tuo blog. (il mio non è attualizzato da mesi sorry)

nicolacassa ha detto...

>Seaman> Beh io ho un'attitudine particolare al sonno, visto che faccio un lavoro coi turni, mi posso addormentare a qualsiasi ora ormai! Comunque molto interessante questa cosa! Grazie per il suggerimento!

>Mirtilla> Oltre agli annunci, anche il chiacchiericcio mentre lavorano, parlano e sparlano tra di loro di qualunque cosa non curandosi dei passeggeri che stanno servendo! Grazie per il link!

>Enrico> A non lo conoscevo! Cercerò di recuperarlo! Grazie! :)

Elisabetta ha detto...

Mah... per quanto mi riguarda io non ho riscontrato questa differenza di trattamento nei due voli A/R che mi sono sciroppata, entrambi rigorosamente JAL... ma sono ancora traumatizzata dalla brioche ripiena di spaghetti al pomodoro...

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