Il mio albergo a Tokyo era nella 大田区(circoscrizione di Ōta), una delle 23 circoscrizioni speciali che compongono la città di Tokyo, e la più estesa in grandezza. Ōta fu fondata il 15 marzo 1947 con la fusione delle due circoscrizioni di 蒲田(Kamata) e 大森(Ōmori), al 2005 contava una popolazione di 675,614 abitanti e una densità di 11360 abitanti per kmq.
La circoscrizione di Ōta ospita nel suo territorio le sedi di importantissime compagnie quali la Canon, la Ricoh, la Namco, la Sega, e ha dato i natali a grandissime personalità, prima fra tutte il regista Akira Kurosawa. Il centro nevralgico della circoscrizione, come avviene per tutte le circoscrizioni di Tokyo, e la sua stazione, che in questo caso è la stazione di Kamata: qui si trova l'amministrazione, e qui bisogna arrivare per raggiungere la zona. Dalla 山手線(Yamanote line) cambiate a 上野(Ueno) o a 品川(Shinagawa) con la 京浜東北線(Keihin-Tōhoku line), la riconoscete dalla striscia azzurra che campeggia sullo splendente acciaio inox dei convogli, e dallo stesso azzurro che colora tutti i cartelli di indicazione della linea: potrete anche non saper leggere, ma se non siete daltonici seguite il colore e raggiungerete il binario.
foto dal sito JR
Questa è la visione satellitare della stazione di Kamata (coordinate google earth 35°33'45.96"N 139°42'56.80"E), come vedete la Keihin-Tōhoku line l'attraversa in direzione nord-est/sud-ovest: verso nord la stazione successiva è 大森(Ōmori), a sud superato il 多摩川(Tamagawa, fiume Tama) c'è 川崎(Kawasaki). (Una doverosa precisazione: Le Ikegami e Tamagawa line, non sono operate dalla JR-East, ma dalla Tokyu).
Questo è un treno della Keihin-Tōhoku line, notate la linea azzurra e il logo JR. Il treno è in partenza, in allontanamento dal fotografo, perchè il macchinista affacciato è colui che sta in coda, apre e chiude le porte e fa gli annunci di servizio (che lavoro schifoso..ma loro sono infogatissimi, notare il guantino bianco, il cappello e la divisa impeccabile!).
Una vista della stazione, binario per Shinagawa, ore 10:40 del 20 gennaio 2007.
Scena sul binario opposto, un macchinista in tiro cammina pomposo per la banchina, mentre un altro convoglio si accinge a ripartire. Notare in alto a destra.seminascosto dal pilastro il cartello di indicazione del binario, del colore della linea.
Vista satellitare della stazione, con il percorso che dovevo intraprendere per arrivare al mio albergo: quello a nord è quello che mi hanno insegnato i miei tutori giapponesi, mentre quello a sud passa per una stradina un pò meno frequentata ma ti consente di evitare quelli del Pachinko e dei bordelli, soprattutto a tarda notte: il quartiere infatti, pur essendo ben lungi e assolutamente non paragonabile ad una periferia classica (in giappone la criminalità di strada è equivalente a zero), era pieno di bordelli e sale da gioco, e capitava che si avvicinassero prostitute e buttadentro per invogliarti ad usufruire dei loro servizi (comunque mai insistenti nè violenti, anzi sorridenti e gentili). In verde sono indicati e numerati i luoghi da dove ho scattato le foto seguenti, i numeri corrispondono alle foto più in basso.
Panorama dall'undicesimo piano dell'albergo, direzione di scatto nord-ovest, verso Kawasaki e Kanagawa.
Foto 1: il mio albergo, Hotel Urbain, che descriverò in un altro post.
Foto 2: subito a destra dell'albergo, un distributore automatico di bibite e un micro parcheggio a pagamento automatico con due posti auto!
Foto 3: l'incrocio verso est, con semaforo pedonale: non passava mai nessuno quindi si poteva attraversare senza rispettare il verde, ma attenzione: le macchine camminano sulla carreggiata opposta rispetto al resto del mondo, quindi guardate dalla parte giusta!
Foto 4: Il pachinko di cui vi parlavo. Proseguendo dritti o girando a destra, come vi pare, si arriva alla stazione di Kamata.
Foto 5: La piazza antistante all'uscita ovest della stazione di Kamata: attraversamento pedonale senza semaforo, attenti ai taxi, poi rotondina dove c'erano sempre barboni, e via verso l'albergo. Dall'altra parte c'era un negozio di cellulari con la musica assordante e dei ragazzi che la mattina passavano diverso tempo a gonfiare un pupazzo pneumatico gigante di Dokomodake, il fungo della Do Co Mo, simpaticissimo!
Foto 6: Un ristorante vicino alla stazione.
Foto 7: il palazzo a sinistra della stazione, bellissimo di notte, molto Honk-Hong!
Foto 8: il palazzo col negozio di cellulari, di notte.
Foto 9: il lato sinistro della stazione, con l'entrata del centro commerciale Tokyu Plaza. Da qui partivano due lunghissime strade coperte piene di negozi di scarso interesse.
Foto 10: Vista a destra della stazione.
Foto 11: Un'altra vista verso l'altro lato della piazza dell'uscita ovest della stazione. Foto 12: il pachinko, di notte.
5 commenti:
Nick, è inutile che ti ripeto quanto apprezzo la precisione con la quale redigi questi post sul Giappone (però se ti fa piacere lo ripeto ogni volta ^___*)
Credo comunque che sia necessario qualcuno con esperienza (o tutor come dici tu) per districarsi al meglio con le ferrovie e risparmiare tempo
Basta inparare ad utilizzare le macchine per l'emissione dei biglietti ed imparare il meccanismo delle stazioni e del cambio treno, per il resto è una cavolata!
Devo fare una doverosa correzione: la Tokyu Ikegami line e la Tokyu Tamagawa Line che partono da Kamata NON sono gestite dalla JR East, ma dalla Tokyo Kyuko Electric Railway, scusate!
Segnalazione doverosa! :DD
Grande resoconto come al solito Nick! :)
Deiv se vai a Kamata e vorresti andare a Gotanda o a Ikegami, se fai i biglietti alla JR ti fanno le pernacchie, sempre molto cortesemente chiaramente! ..visto che il blog è preciso...:)))
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